Eventi
Cartoline dal 2012: un anno di cultura, ma speriamo nel 2013
Cresce la domanda di cultura. Sogno infranto per la Disfida. Barlettalife sottolinea le risposte non date
Barletta - mercoledì 2 gennaio 2013
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Ricordare un anno di cultura a Barletta non è facile, visti i tanti piccoli appuntamenti, forse troppi, sostenuti ora da questa, ora da quella istituzione locale. Diciamo innanzitutto che i cittadini barlettani preferirebbero la qualità alla quantità. Quindi, forse un po' meno appuntamenti di discutibile valore (ma mai inutili trattandosi di cultura), ma meglio organizzati soprattutto nella pubblicizzazione al fine di attrarre visitatori nella città della Disfida. Già la Disfida: evento che stava ormai entrando a pieno titolo nell'identità urbana collettiva. Portava impegno, lavoro, turisti. Dunque smorzare uno dei pochi canali che ci legano al glorioso passato di questa città, non è stata una grande mossa: da diversi anni non si svolge più la rievocazione del certame cavalleresco, e anche le sfilate rievocative sono state ridimensionate. Naturalmente non si discutono le valide, forse un po' miopi, motivazioni economiche. Ma il 2012 sembrava l'anno della rivalsa. Promesse, soldi stanziati dalla Regione Puglia, ben 200mila euro e almeno un altro simile investimento lo aveva annunciato il Comune. Un sogno infranto. Rimandato tutto all'anno prossimo. Si dovrebbe partire già da Febbraio, ma la vedo dura con la vacanza politica che c'è, fino ad arrivare a fine estate 2013 con il certame, per il 510° anniversario dello storico scontro.
Sono anche piovute polemiche inerenti all'ennesima occasione persa e, comunque tante parole sprecate, su Canne della Battaglia, sito archeologico importantissimo, ancora in un insostenibile stato di abbandono. Forse recentemente qualcosa si è mosso, con una legge regionale che ha previsto lo stanziamento di 400 mila euro per la valorizzazione e divulgazione dei luoghi e della storia concernente la Battaglia. Ora la palla passa al Comune e alla politica presente e futura. Vedremo.
Barlettalife si è occupata di una disamina attenta e puntuale della mostra "Odore della luce. Il mondo femminile nella pittura dell'ottocento e del primo novecento", allestita da maggio a settembre presso Palazzo Della Marra; ennesima esibizione affidata alla plenipotenziaria di questi anni, la barese dott.ssa Angiuli. Per la mostra sono stati spesi oltre 200 mila euro. Pochissimo è stato investito presso le aziende del territorio. L'Angiuli ha anche avuto l'incarico di realizzare il tanto atteso museo archeologico al Castello. Ancora si attende, e i problemi di accessibilità al Polo Museale presso lo stesso, risolvibili con ascensore che resta fantasma, permangono. La mostra ha lasciato domande inevase dal Settore dei servizi e beni culturali, cui avevamo chiesto i dati di affluenza per vedere se ci fosse stato un qualche ritorno economico.
La cultura è anche estate barlettana, saltata 'a piè pari' quest'anno. Si è cercato di salvare capre e cavoli con una notte bianca, autunnale, annacquata con richiami alla Disfida. Per fortuna c'erano almeno gli OPEN DAYS, con l'apertura e visite guidate di alcuni monumenti barlettani, voluti dalla Regione, che hanno goduto di successo in termini di partecipazione, a dimostrazione che la domanda di cultura c'è. Positivo l'inizio del "Premio città di sfide", che ci ha onorato di ospitare il Premio Nobel per la Pace Lech Walesa a ottobre e Pietro Mennea a novembre. Dovrebbe proseguire (?). Ormai consuete le stagioni teatrali e musicali del Teatro "G. Curci".
L'amaro in bocca lo lascia la mancata rivalutazione di contenitori culturali come la Cantina della Sfida o Palazzo Bonelli; continuiamo a sognare il salvataggio dell'ex Distilleria, che non crolli del tutto.
L'augurio per il 2013 è quello di un cambiamento, anche nella vita culturale cittadina, che si fondi sulla partecipazione e coinvolgimento di singoli, associazioni, Istituzioni. Di tutti.
Sono anche piovute polemiche inerenti all'ennesima occasione persa e, comunque tante parole sprecate, su Canne della Battaglia, sito archeologico importantissimo, ancora in un insostenibile stato di abbandono. Forse recentemente qualcosa si è mosso, con una legge regionale che ha previsto lo stanziamento di 400 mila euro per la valorizzazione e divulgazione dei luoghi e della storia concernente la Battaglia. Ora la palla passa al Comune e alla politica presente e futura. Vedremo.
Barlettalife si è occupata di una disamina attenta e puntuale della mostra "Odore della luce. Il mondo femminile nella pittura dell'ottocento e del primo novecento", allestita da maggio a settembre presso Palazzo Della Marra; ennesima esibizione affidata alla plenipotenziaria di questi anni, la barese dott.ssa Angiuli. Per la mostra sono stati spesi oltre 200 mila euro. Pochissimo è stato investito presso le aziende del territorio. L'Angiuli ha anche avuto l'incarico di realizzare il tanto atteso museo archeologico al Castello. Ancora si attende, e i problemi di accessibilità al Polo Museale presso lo stesso, risolvibili con ascensore che resta fantasma, permangono. La mostra ha lasciato domande inevase dal Settore dei servizi e beni culturali, cui avevamo chiesto i dati di affluenza per vedere se ci fosse stato un qualche ritorno economico.
La cultura è anche estate barlettana, saltata 'a piè pari' quest'anno. Si è cercato di salvare capre e cavoli con una notte bianca, autunnale, annacquata con richiami alla Disfida. Per fortuna c'erano almeno gli OPEN DAYS, con l'apertura e visite guidate di alcuni monumenti barlettani, voluti dalla Regione, che hanno goduto di successo in termini di partecipazione, a dimostrazione che la domanda di cultura c'è. Positivo l'inizio del "Premio città di sfide", che ci ha onorato di ospitare il Premio Nobel per la Pace Lech Walesa a ottobre e Pietro Mennea a novembre. Dovrebbe proseguire (?). Ormai consuete le stagioni teatrali e musicali del Teatro "G. Curci".
L'amaro in bocca lo lascia la mancata rivalutazione di contenitori culturali come la Cantina della Sfida o Palazzo Bonelli; continuiamo a sognare il salvataggio dell'ex Distilleria, che non crolli del tutto.
L'augurio per il 2013 è quello di un cambiamento, anche nella vita culturale cittadina, che si fondi sulla partecipazione e coinvolgimento di singoli, associazioni, Istituzioni. Di tutti.