Servizi sociali
Carenze nei Pronto Soccorso, intervengono i sindacati
«Avere un adeguato numero di medici nei nostri Pronto Soccorso diventa, purtroppo, un obiettivo ormai difficilissimo da raggiungere»
Barletta - martedì 4 ottobre 2022
17.35 Comunicato Stampa
«Le scriventi OO.SS. mediche e sanitarie della Asl BT nel considerare pienamente e consapevolmente la drammatica situazione di carenza di personale medico in cui da tempo operano i Pronto Soccorso di tutta Italia e quindi anche della nostra Asl, esprimono il loro dissenso all'articolista autore della Gazzetta proprio per quella consapevolezza che evidentemente è completamente sfuggita e che noi vorremmo ancora una volta precisare» scrivono CIMO/FESMED, ANAAO, AAROI, FVM ADMS, CGILmedici, CISLmedici, UIL medici.
«Sono anni che le OO.SS. evidenziano le disumane le condizioni in cui versano i Pronto Soccorso di tutta Italia, disumane per i pazienti e per gli stessi operatori costretti a turni massacranti che mettono a rischio la sicurezza delle cure, i cui dati ufficiali già noti alle OO.SS., sono alla portata di tutti compreso chi di informazione si occupa.
Non solo, sta accadendo da anni che chi lavora nei dipartimenti di emergenza scappa. E scappa verso impieghi meno gravosi in termini di carichi di lavoro e professionalmente ed eticamente più gratificanti.
Gli avvisi pubblici, i concorsi per i Pronto soccorsi e 118 vanno da anni purtroppo deserti, con una innegabile enorme difficoltà da parte degli amministratori a reperire medici dovendo, in alcune realtà e per fortuna non ancora nella nostra, rivolgersi a cooperative private e o a medici stranieri (cubani o argentini) pagati profumatamente a gettoni, con tutte le conseguenze sul piano giuridico, assicurativo e della qualità delle cure.Avere un adeguato numero di medici nei nostri Pronto Soccorso diventa, purtroppo, un obiettivo ormai difficilissimo da raggiungere e la disponibilità di giovani professionisti non può che essere auspicata oltre che ben accolta.
La nostra non è una difesa d'ufficio del nostro Direttore Sanitario Dott. Scelzi, ma del PS di Barletta, di Andria, di Bisceglie e delle Direzione Mediche dei presidi che hanno vissuto momenti drammatici per la carenza di medici con tutte le criticità che ne sono derivate e soprattutto è una difesa dei cittadini utenti a cui si devono dare le migliori risposte ai loro bisogni sanitari.
Nel caso specifico sollevato dall'articolista della Gazzetta, vogliamo solo dire che al PS di Barletta i medici assunti dal bando estivo sono 4 e a novembre gli stessi quasi sicuramente si dimetteranno perché presumibilmente entreranno nelle scuole di specializzazione da loro desiderate e Il problema della carenza si ripresenterà in tutta la sua criticità.
Quindi è bene che alcuni giornalisti la smettano di fare un inutile sensazionalismo sulla nostra pelle e su quella dei cittadini utenti ma, come sanno sicuramente fare, valutino con serietà e distinguo i contesti e diano giuste informazioni ai lettori».
«Sono anni che le OO.SS. evidenziano le disumane le condizioni in cui versano i Pronto Soccorso di tutta Italia, disumane per i pazienti e per gli stessi operatori costretti a turni massacranti che mettono a rischio la sicurezza delle cure, i cui dati ufficiali già noti alle OO.SS., sono alla portata di tutti compreso chi di informazione si occupa.
Non solo, sta accadendo da anni che chi lavora nei dipartimenti di emergenza scappa. E scappa verso impieghi meno gravosi in termini di carichi di lavoro e professionalmente ed eticamente più gratificanti.
Gli avvisi pubblici, i concorsi per i Pronto soccorsi e 118 vanno da anni purtroppo deserti, con una innegabile enorme difficoltà da parte degli amministratori a reperire medici dovendo, in alcune realtà e per fortuna non ancora nella nostra, rivolgersi a cooperative private e o a medici stranieri (cubani o argentini) pagati profumatamente a gettoni, con tutte le conseguenze sul piano giuridico, assicurativo e della qualità delle cure.Avere un adeguato numero di medici nei nostri Pronto Soccorso diventa, purtroppo, un obiettivo ormai difficilissimo da raggiungere e la disponibilità di giovani professionisti non può che essere auspicata oltre che ben accolta.
La nostra non è una difesa d'ufficio del nostro Direttore Sanitario Dott. Scelzi, ma del PS di Barletta, di Andria, di Bisceglie e delle Direzione Mediche dei presidi che hanno vissuto momenti drammatici per la carenza di medici con tutte le criticità che ne sono derivate e soprattutto è una difesa dei cittadini utenti a cui si devono dare le migliori risposte ai loro bisogni sanitari.
Nel caso specifico sollevato dall'articolista della Gazzetta, vogliamo solo dire che al PS di Barletta i medici assunti dal bando estivo sono 4 e a novembre gli stessi quasi sicuramente si dimetteranno perché presumibilmente entreranno nelle scuole di specializzazione da loro desiderate e Il problema della carenza si ripresenterà in tutta la sua criticità.
Quindi è bene che alcuni giornalisti la smettano di fare un inutile sensazionalismo sulla nostra pelle e su quella dei cittadini utenti ma, come sanno sicuramente fare, valutino con serietà e distinguo i contesti e diano giuste informazioni ai lettori».