Istituzionale
Cantina sperimentale di Barletta, Cascella scrive al ministro Martina
Il sindaco esprime preoccupazione per la chiusura della struttura storica
Barletta - giovedì 3 marzo 2016
Comunicato Stampa
"Sono a chiedere di evitare ogni forzatura e sospendere il trasferimento di personale e strumentazione per poter verificare insieme le soluzioni più adeguate e funzionali a salvaguardare il patrimonio della Cantina sperimentale di Barletta e rilanciare le attività agricole del territorio". Così il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, in una nota inviata al ministro Ministro alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, esprime "la più sentita preoccupazione per la notizia della chiusura della storica Cantina in esecuzione dei decreti firmati dal Commissario straordinario del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria".
Nel raccogliere la protesta e l'allarme che si leva dalle associazioni produttive operanti in una realtà agricola che sostiene tanta parte dell'economia locale, il sindaco ha ribadito come gli investimenti intensivi nel settore vitivinicolo mostrino potenzialità di crescita legate proprio a specifici progetti di ricerca. "Gravi appaiono le stesse modalità dell'operazione - ha tenuto a precisare il sindaco - giacché l'Amministrazione comunale non è stata per nulla coinvolta nel procedimento nonostante già nell'ottobre del 2014, quando cominciarono a circolare le prime avvisaglie del rischio di chiusura, il Comune manifestò ai responsabili del Ministero e allo stesso direttore dell'Unità di ricerca di Turi a cui la struttura di Barletta è annessa, la piena disponibilità a recuperare proprie strutture che potessero essere utilizzate per sostenere la riorganizzazione e ristrutturazione dell'ente, anche attraverso nuovi progetti di ricerca finanziabili in stretto rapporto con i processi di innovazione indicati dalle direttive comunitarie".
Nel raccogliere la protesta e l'allarme che si leva dalle associazioni produttive operanti in una realtà agricola che sostiene tanta parte dell'economia locale, il sindaco ha ribadito come gli investimenti intensivi nel settore vitivinicolo mostrino potenzialità di crescita legate proprio a specifici progetti di ricerca. "Gravi appaiono le stesse modalità dell'operazione - ha tenuto a precisare il sindaco - giacché l'Amministrazione comunale non è stata per nulla coinvolta nel procedimento nonostante già nell'ottobre del 2014, quando cominciarono a circolare le prime avvisaglie del rischio di chiusura, il Comune manifestò ai responsabili del Ministero e allo stesso direttore dell'Unità di ricerca di Turi a cui la struttura di Barletta è annessa, la piena disponibilità a recuperare proprie strutture che potessero essere utilizzate per sostenere la riorganizzazione e ristrutturazione dell'ente, anche attraverso nuovi progetti di ricerca finanziabili in stretto rapporto con i processi di innovazione indicati dalle direttive comunitarie".