Mino Cannito
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Politica

Cannito: «Sindaco Cascella, svegliati dal tuo delirio onirico»

L’aspra critica del consigliere Psi. «Non si azzardi ad aumentare l’Irpef»

Per completezza di informazione, riportiamo in forma integrale l'intervento del consigliere Psi Cosimo Cannito apparso nella giornata di oggi sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno.

«Caro sindaco, le anticipo ciò che sarà oggetto di discussione e di critica in consiglio comunale. Premesso che mi sono sempre divertito ad osservare quei soggetti politici che quando assumono ruoli di potere istituzionale per ventura o per capacità, sviluppano una ossessione ideativa: quella di immaginare di possedere una superiorità morale , culturale, politica e professionale per la quale hanno la pretesa di avere un diritto divino ad una sovranità decisionale, in spregio ai più elementari, secondo un'ottica di sinistra ai principi politici della condivisione e della partecipazione alle decisioni politiche.

Rilevo che costoro, quando questo presunto loro diritto non viene soddisfatto, diventano permalosi, facili alla irritazione e alla minaccia, indugianti in plateali dispetti infantili e desideri di vendetta. La cosa peggiore invero è che questi soggetti mal sopportano la critica, la ritengono, avendo una forte personalità narcisistica, una offesa alla loro sacra persona.

Signor sindaco, è il caso del suo attacco scomposto sul piano politico e comportamentale a un'altra istituzione del territorio "la provincia" circa l' allagamento di via Trani e di via Andria. E' evidente che lei non si rende conto che la sua foga, i suoi maldestri tentativi di difesa e offesa arrecano danno alla nostra città perchè la isolano da altre istituzioni. Un uomo delle istituzioni non deve mai stancarsi di offrire esempi di stile e competenza.

Mi piacerebbe conoscere i suggeritori, qualora esistessero, di queste sue amene risposte, date inforcando i vecchi, mai riposti e sempre utili occhiali della ideologia politica della sinistra contro la destra, anche se poi si fa le foto-ricordo con i suoi rappresentanti istituzionali. Non sempre paga la nostalgica tecnica staliniana di attacco anche quando si ha torto. Ma non era lei Cascella, portavoce o addetto stampa del presidente Napolitano che, secondo taluni soggetti di una tacca e di mezza tacca, ormai delusi, che lo hanno sostenuto nella sua campagna elettorale a sindaco della città (Facebook docet!), che avendo una rete fitta di amicizie con i potenti uomini della politica romana dei vertici della grande dirigenza ministeriale e della macchina dello stato avrebbe aiutato Barletta a risolvere i suoi problemi antichi e nuovi? E allora non può fare una telefonata, invece che scrivere (tardivamente) alla ministro Cancellieri , per ridare vita e dignità alla sede giudiziaria di Barletta? Ma come si spiega che nonostante le sue altissime conoscenze, Giorgino sindaco di Andria, uno di destra, ci riesce e lei no? Queste altissime conoscenze non l' hanno tenuta in debito conto informandola? Non può fare telefonate ai big vecchi e nuovi della politica nazionale, agli artisti, giornalisti, scrittori , sindacalisti e imprenditori di calibro nazionale che si sono spesi a Roma e a Barletta per sostenerla quale candidato sindaco, per portare investimenti utili a creare posti di lavoro del quale i cittadini di Barletta hanno vitale bisogno?

In campagna elettorale lei ha dichiarato che l' agire politico suo e quello della sua coalizione si sarebbe basato sul richiamo ai valori della legalità, del bene comune, e soprattutto della trasparenza e allora come interpretare la nomina dell'addetto stampa [più correttamente portavoce, ndr] che si dice avrebbe curato la sua campagna elettorale di candidato sindaco? Come interpretare la ventilata nomina del direttore artistico del teatro Curci che si dice debba essere un attore che viene da Roma, che avrebbe "portato" a Barletta, a suo sostegno, personaggi del mondo dello spettacolo? Come interpretare il concorso di dirigente amministrativo per il quale ho depositato circa un mese fa una interrogazione? Che cosa ci azzecca tra i requisiti richiesti la laurea in Lettere e Filosofia? ( non esiste in Italia tra tutti i concorsi di dirigente amministrativo la richiesta di un requisito simile ne' nelle amministrazioni pubbliche e tantomeno in quelle private). Nemmeno a pensarlo e lungi da me il sospetto che si voglia dare un aiutino a un vecchio compagno comunista. Illazioni malevoli? Forse. Ma che strano però l'iter per la partecipazione al concorso si è chiuso in 15 giorni e durante il mese di agosto. Emerge prepotente il sospetto che, spero vorrà tacitare, che stia utilizzando il suo potere di sindaco per fini clientelari e per pagare cambiali elettorali. In consiglio comunale, amministrazione Maffei , mi sono battuto con il mio partito, pur essendo in maggioranza (vincendo) per impedire l' aumento richiesto dell'Irpef , cosa che farò ovviamente anche in questo consiglio comunale.

Signor sindaco, non si azzardi ad aumentare l'Irpef perchè deve spiegare ai cittadini di Barletta, stanchi di pagare tasse a fronte di servizi inefficienti, vedi cassonetti maleodoranti, strade dissestate, periferie abbandonate ed altro il motivo per il quale devono pagare un inutile e ridondante suo portavoce; il motivo per il quale devono pagare un altro stipendio al neo direttore artistico in pectore del teatro Curci; il motivo per il quale devono pagare, se già pagano, la partecipazione al consorzio del Teatro Pugliese. A proposito non le sembra una pratica clientelare o se vuole il pagamento di una cambiale elettorale aver dato contributi ad un comitato che guarda caso è rappresentato da uomini che lo hanno sostenuto politicamente? Faccio demagogia? No, sono dati di fatto! Lei era l' uomo nuovo, che doveva esprimere una politica nuova di cambiamento. Ma dove sta la trasparenza? Dove sta la competenza? Dove sta il cambiamento?

A proposito sempre in tema di trasparenza, guardi, che qualche assessore ha detto qualche bugia nel suo curriculum vitae e guardi che nella delibera di giunta che ha approvato la strabiliante e scoppiettante estate barlettana, si rileva il palese conflitto di interesse di qualche assessore, quanto meno censurabile sul piano etico. E poi come la mettiamo con i bigliettini da visita che taluni assessori appena nominati si sono fatti stampare con i soldi dei cittadini di Barletta? E' pur vero che rientrano nei previsti costi di rappresentanza ma quale bisogno sottende a questi ormai archeologici mezzi di auto presentazione? Un bisogno narcisistico? Istituzionale? O un loro utilizzo per propaganda personale in ambito professionale privato? Questo a mio modesto avviso non è serio per una coalizione che si dichiara per bene e che dichiara di avere le carte in regola di sana amministrazione. Avrei capito se ci fossero stati in giunta quei maledetti socialisti ma non ci sono e quindi come la mettiamo?

Veda sindaco, queste cose, che come le dicevo si espongono a critiche di sospette pratiche clientelari, non le avrei giustificate se a farle fossero stati uomini politici di destra, si figuri se le accetto e le giustifico quando a farle sono uomini della sinistra che utilizzano, per la ricerca di un consenso politico, i temi della povertà e della diseguaglianza. Ci dica in consiglio comunale o con suoi delicati tweet a che punto sta il suo progetto programmatico e politico di questa città?

Non se ne sente parlare , vero è che nei pochi consigli comunali fatti, ad appena tre mesi dal suo insediamento, le vengono a mancare i numeri della maggioranza (nell'ultimo consiglio è stato salvato dal consigliere di Cinque Stelle). Ci dica il PUG che fine ha fatto? L' assordante silenzio nella città della politica e della nobiltà professionale di questa città quali architetti, ingegneri e avvocati, per esperienza politica mi insospettisce. Che dicono di tutto questo i nani, i ballerini, i buffoni di corte, i questuanti di finte sagre e i frequentatori dei salotti culturali della sinistra al caviale? Tacciono per vergogna o per interesse? Io propendo per questa ultima ipotesi perchè da sempre a mio avviso, costoro sono artefici oscuri e co-protagonisti di pratiche clientelari e di malaffare di questa città.

Sindaco Cascella, si svegli dal delirio onirico della presunta superiorità morale della quale è pervaso e della quale ci vuole convincere. Fare parte di una classe dirigente dal punto di vista politico significa porsi al servizio dei cittadini, non dare la sensazione di porsi a loro capo, glielo dice uno di sinistra, checche' lei e qualche altro della sua coalizione ne pensi. Partecipi di più alla vita della nostra città, provinciale quanto vuole, ma fatta di persone da amare e rispettare per cui non disprezzi con la sua diserzione le manifestazioni popolari di barlettani veri e semplici, delegando la sua partecipazione ad altri, partecipando invece a manifestazioni elitarie e della politica e della cultura lontane dalla vita e dai problemi dei disoccupati dei cassaintegrati, delle donne e dei giovani in cerca di lavoro. Si assuma le responsabilità del ruolo e accetti le critiche e soprattutto ricordi che i cittadini l' hanno votata (attraverso i candidati della sua coalizione) per avere una speranza alla risoluzione dei loro problemi».
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