Campo rom
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La città

Campo Rom. L’ennesima Delibera di Giunta dimenticata

Dov’è finito il progetto per lo spostamento?. Il 31 dicembre 2010 si approvava un "atto di indirizzo" per il trasferimento dell'attuale "accampamento" Rom

Il Consiglio Europeo di Bruxelles ha nuovamente sollecitato il Governo italiano affinchè realizzi un Piano Nazionale per l'integrazione delle comunità "rom, sinte e camminanti". Qualcosa che va oltre le rabberciate soluzioni di "problemi logistici", in genere risolti con l'allestimento di aree attrezzate. Con il Piano si vuole un'approccio più strutturato che guardi soprattutto i temi del lavoro, dell'assistenza sanitaria e dell'istruzione, in particolar modo quella dei bambini.

Un atto dovuto non tanto per ricorrenti e ipocriti richiami all'umana solidarietà, quanto invece per il reale rispetto di fondamentali diritti umanitari, come ribadito tempo fa anche da Mons. Giancarlo Perego, direttore generale di "Migrantes", Fondazione della Cei. A Barletta tra le recenti baruffe e polemiche che hanno riguardato l'Amministrazione Comunale e la Diocesi per la mancata concessione dell'ennesimo contributo economico, la situazione dei Rom è di gran lunga più problematica e sembra non riguardare nessuna delle due Istituzioni, siamo alla totale emarginazione, allo stadio zero.

La nostra Amministrazione Comunale sembrava pronta a compiere la sua "buona azione" di fine anno e ad occuparsi della piccola comunità Rom di Barletta; infatti con Delibera di Giunta n.255 del 31.12.2010 approvava un "atto di indirizzo" per il trasferimento dell'attuale "accampamento" Rom su un'altra area compresa tra Via Vecchia Madonna della Croce, strada vicinale Trianello e Centro Sportivo Manzi-Chiapulin. Una delibera di "facciata" approvata evidentemente più per ragioni di opportunità e non per autentico convincimento politico-culturale. D'altronde la "premessa" contenuta nella citata delibera, sotto questo aspetto, appare estremamente emblematica: "…questa Amministrazione ha la necessità di ricollocare su altre aree il campo sosta nomadi divenuto incompatibile con le trasformazioni urbanistiche in corso sulle attuali aree…".

Qualche mese dopo, nel corso della campagna elettorale dello scorso maggio 2011, bastarono le solite scellerate polemiche propagandistiche di una destra retrograda, intollerante e forcaiola per "intimidire" il coraggioso Sindaco Maffei tanto da indurlo ad ammorbidire gli effetti del provvedimento così come accadde nello stesso periodo con l'antennone del sottovia Parrilli. Con una piccola differenza: l'antennone è stato tempestivamente montato e messo in uso, del nuovo campo rom non vi sono notizie. Quella Delibera di Giunta che avrebbe dovuto risolvere 1 problema è riuscita magicamente a provocarne altri 2: non vengono liberati gli spazi utili alla 167, non viene realizzato il nuovo spazio per accogliere dignitosamente e "cristianamente" la piccola comunità rom. Sul tema nessuna reazione o iniziativa da parte delle forze politiche, men che meno da parte di quelle più sensibili che si dicono di sinistra.

"Non siamo secondi a nessuno" è il titolo di un lodevole incontro organizzato di recente nella Sala Rossa del Castello dall'Associazione "Home & Homme" di Barletta sui temi dell'integrazione e dei processi migratori, patrocinato e presenziato anche dall'Amministrazione Comunale. "Non essere secondi a nessuno" è sicuramente una bella provocazione, ma è soprattutto una bella sfida per le Pubbliche Amministrazioni: non so cosa abbia potuto dire in quella circostanza il rappresentante dell'Amministrazione Comunale, di certo non deve essere stato semplice attestare il "primato" delle buone pratiche amministrative del Comune di Barletta a maggior ragione per lo strabismo politico e la penosa indeterminatezza di certe decisioni.
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