Viva
Buon 2017 da BarlettaViva, un anno di sogni e traguardi
Addio 2016, 365 giorni di cronaca: resta aperta la ferita del disastro ferroviario
Barletta - domenica 1 gennaio 2017
Si chiude qui il lungo e arduo cammino del 2016 appena trascorso: è stato un anno difficile per il nostro territorio, contraddistinto da vicende che definiremmo indimenticabili poiché difficilmente spariranno dalla memoria collettiva.
Prima di tutto, resta ancora aperta la ferita dell'immane disastro ferroviario del 12 luglio 2016, un'apocalisse che ha generato una voragine nel cuore del nostro territorio, tra Andria e Corato, lasciando ancora oggi un segno indelebile sulla tratta che collega Barletta a Bari, spezzata e distrutta dopo quella violenta tragedia. BarlettaViva è stata tra le prime testate a cogliere la notizia e insieme vi abbiamo raccontato la tragica diretta dai luoghi dei disastro, diventato in poche ore epicentro dell'attenzione del mondo intero.
I nomi delle vittime resteranno l'eredità più nera da cui ripartire per un futuro più sicuro, in cui disgrazie del genere rimangano incubi, e non diventino più oggetto di cronaca.
Sono state numerose le pagine di cronaca, tutte caratterizzate da una triste evidenza: bassi livelli di sicurezza, sbilanciati da un alto radicamento di criminalità violenta e sanguinaria (ricordiamo ad esempio la fredda esecuzione in Piazza Marina), e pericoli sulle strade del territorio, dove la disattenzione e l'alta velocità ci costringono a raccontare troppo spesso di terribili incidenti mortali.
Nell'ambito politico, è stato un 2016 decisamente traballante per l'amministrazione Cascella, un "tirare a campare" più volte bacchettato ma che è riuscito a traghettare – con qualche cerotto a nascondere le profonde ferite in seno all'assetto amministrativo cittadino – il sindaco a fine anno senza intoppi, se non per qualche paventato atto di dimissioni dissolta come un incubo lontano.
L'immagine della città non è stata delle migliori durante quest'anno: se il 2016 si è concluso con la polemica innescata su Instagram da Ambra Angiolini – con un battage mediatico a livello nazionale – non dimentichiamo la clamorosa diatriba sulle pagine della Lonely Planet, che ha scatenato il malcontento di tanti ma senza alcuna incisiva soluzione. Dopo 30 anni però, un risultato importante per i residenti della zona Barberini è avvenuto: la rimozione del campo rom è stato sicuramente uno dei traguardi più memorabili per la vita cittadina (e forse anche per l'amministrazione Cascella).
Per lo sport, si è avverato il sogno del Barletta Calcio a 5, ma per il calcio è stato pur sempre un anno senza stadio, con tanto di denuncia (alquanto sardonica) su "Striscia la Notizia". Tuttavia è stata un'altra stella a brillare nel nostro firmamento sportivo: quella di Veronica Inglese, campionessa italiana alle Olimpiadi di Rio. Nonostante una caduta che ha fatto tirare il fiato, l'emozione di vedere di nuovo Barletta gioire nei più alti contesti sportivi al mondo ha rievocato i fasti di Pietro Mennea.
E proprio con una massima dell'atleta barlettano potremmo riassumere questo 2016 ormai concluso: "Soffri ma sogni". Tra un oceano di difficoltà restiamo coraggiosi e sogniamo un nuovo anno migliore, ricco di nuove prospettive e traguardi importanti, per noi e per la città.
BarlettaViva resta sempre con voi, 365 giorni l'anno, ringraziandovi dell'immenso affetto che ci dimostrate quotidianamente, e perciò il nostro migliore augurio è quello di un 2017 ancora insieme, da costruire con ottimismo e tenacia.
Prima di tutto, resta ancora aperta la ferita dell'immane disastro ferroviario del 12 luglio 2016, un'apocalisse che ha generato una voragine nel cuore del nostro territorio, tra Andria e Corato, lasciando ancora oggi un segno indelebile sulla tratta che collega Barletta a Bari, spezzata e distrutta dopo quella violenta tragedia. BarlettaViva è stata tra le prime testate a cogliere la notizia e insieme vi abbiamo raccontato la tragica diretta dai luoghi dei disastro, diventato in poche ore epicentro dell'attenzione del mondo intero.
I nomi delle vittime resteranno l'eredità più nera da cui ripartire per un futuro più sicuro, in cui disgrazie del genere rimangano incubi, e non diventino più oggetto di cronaca.
Sono state numerose le pagine di cronaca, tutte caratterizzate da una triste evidenza: bassi livelli di sicurezza, sbilanciati da un alto radicamento di criminalità violenta e sanguinaria (ricordiamo ad esempio la fredda esecuzione in Piazza Marina), e pericoli sulle strade del territorio, dove la disattenzione e l'alta velocità ci costringono a raccontare troppo spesso di terribili incidenti mortali.
Nell'ambito politico, è stato un 2016 decisamente traballante per l'amministrazione Cascella, un "tirare a campare" più volte bacchettato ma che è riuscito a traghettare – con qualche cerotto a nascondere le profonde ferite in seno all'assetto amministrativo cittadino – il sindaco a fine anno senza intoppi, se non per qualche paventato atto di dimissioni dissolta come un incubo lontano.
L'immagine della città non è stata delle migliori durante quest'anno: se il 2016 si è concluso con la polemica innescata su Instagram da Ambra Angiolini – con un battage mediatico a livello nazionale – non dimentichiamo la clamorosa diatriba sulle pagine della Lonely Planet, che ha scatenato il malcontento di tanti ma senza alcuna incisiva soluzione. Dopo 30 anni però, un risultato importante per i residenti della zona Barberini è avvenuto: la rimozione del campo rom è stato sicuramente uno dei traguardi più memorabili per la vita cittadina (e forse anche per l'amministrazione Cascella).
Per lo sport, si è avverato il sogno del Barletta Calcio a 5, ma per il calcio è stato pur sempre un anno senza stadio, con tanto di denuncia (alquanto sardonica) su "Striscia la Notizia". Tuttavia è stata un'altra stella a brillare nel nostro firmamento sportivo: quella di Veronica Inglese, campionessa italiana alle Olimpiadi di Rio. Nonostante una caduta che ha fatto tirare il fiato, l'emozione di vedere di nuovo Barletta gioire nei più alti contesti sportivi al mondo ha rievocato i fasti di Pietro Mennea.
E proprio con una massima dell'atleta barlettano potremmo riassumere questo 2016 ormai concluso: "Soffri ma sogni". Tra un oceano di difficoltà restiamo coraggiosi e sogniamo un nuovo anno migliore, ricco di nuove prospettive e traguardi importanti, per noi e per la città.
BarlettaViva resta sempre con voi, 365 giorni l'anno, ringraziandovi dell'immenso affetto che ci dimostrate quotidianamente, e perciò il nostro migliore augurio è quello di un 2017 ancora insieme, da costruire con ottimismo e tenacia.