Politica
Bilancio 2013: prosegue la discussione in commissione Affari Finanziari
Il dirigente Pedone: «Si guarda molto alla spesa, e poco all’entrata». La bozza di bilancio arriverà in commissione, dopo l’approvazione in Giunta
Barletta - mercoledì 11 settembre 2013
1.00
E' tornata a riunirsi, ieri pomeriggio, la commissione Affari Finanziari, per discutere dello schema del bilancio di previsione 2013. Presenti, oltre al presidente della commissione, Dicataldo, ai consiglieri Cannito, Damiani, Mazzarisi (assente Caracciolo), l'assessore al Bilancio, Chieppa, e il dirigente della programmazione economico-finanziaria, Pedone.
Richiamato, ad inizio seduta, il discorso affrontato la settimana scorsa, in merito ai circa 8 milioni di crediti di dubbia esigibilità, che sono stati stralciati dall'avanzo di amministrazione, ed inseriti nel conto patrimonio. «Questi non hanno a che fare con la programmazione 2013, ma con il 2012 - ha precisato il dirigente Pedone - Per questi crediti, bisogna: rintracciare i titoli giuridici che li hanno generati; verificare l'effettiva esigibilità. C'è stata una deresponsabilizzazione nei confronti delle entrate non spontanee, che necessitavano l'avvio di procedimenti - ha aggiunto Pedone - Si guarda molto alla spesa, e poco all'entrata. E' una situazione diffusa in molte città, che emerge in particolare a Barletta, per mancanza di coordinamento».
Sui circa 8 milioni di debiti fuori bilancio, «sono in corso le istruttorie», ha riferito l'assessore Chieppa. «Il grosso dei debiti fuori bilancio è legato agli espropri. E' necessario monitorarli, per evitare di trovarsi davanti a sentenze esecutive». Per il recupero di questi debiti, le strade da percorrere potrebbe essere transazioni e rateizzazioni? E' una soluzione da verificare, fanno intendere Chieppa e Pedone. Si concretizzerà? Vedremo.
Aumento addizionale Irpef: «L'unico spazio possibile per contenere la spesa 2013, dopo i tagli e la rimodulazione della spesa - ha affermato Pedone - Degli 8 milioni di disavanzo, 5 milioni sono stati recuperati dai vari settori dell'amministrazione, in buona parte con l'applicazione del principio di competenza (stanziando le risorse solo al momento di effettivo inizio del servizio, e non prima). Rimangono circa 3 milioni da coprire». L'addizionale Irpef, che con un'aliquota dello 0,2%, porta un gettito di 1,1 milioni, con un'aliquota dello 0,6, ne porterebbe 3,3 milioni. Chieppa ha ricordato inoltre la previsione di un contestuale aumento della "no tax area" (la sogli di esenzione), dal livello di 7.500 euro, a 9.500 euro.
In merito ai tagli, il presidente della commissione Dicataldo, ha chiesto di sapere in quali settori si è intervenuto per recuperare i 5 milioni di euro, adducendo come motivazione la verifica dello stato degli equilibri politici in base a dove sono avvenuti i tagli, cioè all'ambito di riferimento di quale assessorato. «Il politico deve spiegare al cittadino perché chiede l'aumento - ha detto Cannito - I consiglieri perbene (perché ci sono nella massa anche quelli non perbene) non si fidano più dei dirigenti, perché in passato hanno nascosto le cose. Non nascondete le cose. Devono emergere le responsabilità politiche e quelle del dirigente poco diligente». «Il dirigente che ha fatto male, è perché ha ricevuto ordine dalla politica - ha detto Damiani - L'addizionale Irpef fu introdotta come tassa di scopo per finanziare la cultura, delega che veniva mantenuta dal sindaco Maffei».
«Se riusciremo ad approvare il bilancio di previsione 2014, entro febbraio - ha aggiunto Chieppa - potremo riqualificare la spesa corrente, che ora si presenta rigida, cioè ridurla e dare servizi migliori». Al momento però c'è ancora da approvare il bilancio di previsione 2013, di fatto da applicare sui 3-4/12 di esercizio rimanenti, e con almeno 8/12 già determinati. La bozza del bilancio di previsione 2013 arriverà in commissione Affari Finanziari, dopo l'approvazione in Giunta. Nelle prossime settimane, la commissione dovrebbe intanto procedere alle audizioni dei responsabili dei vari settori dell'amministrazione.
Richiamato, ad inizio seduta, il discorso affrontato la settimana scorsa, in merito ai circa 8 milioni di crediti di dubbia esigibilità, che sono stati stralciati dall'avanzo di amministrazione, ed inseriti nel conto patrimonio. «Questi non hanno a che fare con la programmazione 2013, ma con il 2012 - ha precisato il dirigente Pedone - Per questi crediti, bisogna: rintracciare i titoli giuridici che li hanno generati; verificare l'effettiva esigibilità. C'è stata una deresponsabilizzazione nei confronti delle entrate non spontanee, che necessitavano l'avvio di procedimenti - ha aggiunto Pedone - Si guarda molto alla spesa, e poco all'entrata. E' una situazione diffusa in molte città, che emerge in particolare a Barletta, per mancanza di coordinamento».
Sui circa 8 milioni di debiti fuori bilancio, «sono in corso le istruttorie», ha riferito l'assessore Chieppa. «Il grosso dei debiti fuori bilancio è legato agli espropri. E' necessario monitorarli, per evitare di trovarsi davanti a sentenze esecutive». Per il recupero di questi debiti, le strade da percorrere potrebbe essere transazioni e rateizzazioni? E' una soluzione da verificare, fanno intendere Chieppa e Pedone. Si concretizzerà? Vedremo.
Aumento addizionale Irpef: «L'unico spazio possibile per contenere la spesa 2013, dopo i tagli e la rimodulazione della spesa - ha affermato Pedone - Degli 8 milioni di disavanzo, 5 milioni sono stati recuperati dai vari settori dell'amministrazione, in buona parte con l'applicazione del principio di competenza (stanziando le risorse solo al momento di effettivo inizio del servizio, e non prima). Rimangono circa 3 milioni da coprire». L'addizionale Irpef, che con un'aliquota dello 0,2%, porta un gettito di 1,1 milioni, con un'aliquota dello 0,6, ne porterebbe 3,3 milioni. Chieppa ha ricordato inoltre la previsione di un contestuale aumento della "no tax area" (la sogli di esenzione), dal livello di 7.500 euro, a 9.500 euro.
In merito ai tagli, il presidente della commissione Dicataldo, ha chiesto di sapere in quali settori si è intervenuto per recuperare i 5 milioni di euro, adducendo come motivazione la verifica dello stato degli equilibri politici in base a dove sono avvenuti i tagli, cioè all'ambito di riferimento di quale assessorato. «Il politico deve spiegare al cittadino perché chiede l'aumento - ha detto Cannito - I consiglieri perbene (perché ci sono nella massa anche quelli non perbene) non si fidano più dei dirigenti, perché in passato hanno nascosto le cose. Non nascondete le cose. Devono emergere le responsabilità politiche e quelle del dirigente poco diligente». «Il dirigente che ha fatto male, è perché ha ricevuto ordine dalla politica - ha detto Damiani - L'addizionale Irpef fu introdotta come tassa di scopo per finanziare la cultura, delega che veniva mantenuta dal sindaco Maffei».
«Se riusciremo ad approvare il bilancio di previsione 2014, entro febbraio - ha aggiunto Chieppa - potremo riqualificare la spesa corrente, che ora si presenta rigida, cioè ridurla e dare servizi migliori». Al momento però c'è ancora da approvare il bilancio di previsione 2013, di fatto da applicare sui 3-4/12 di esercizio rimanenti, e con almeno 8/12 già determinati. La bozza del bilancio di previsione 2013 arriverà in commissione Affari Finanziari, dopo l'approvazione in Giunta. Nelle prossime settimane, la commissione dovrebbe intanto procedere alle audizioni dei responsabili dei vari settori dell'amministrazione.