Politica
Bilanci e previsioni, o bilancio di previsione?
La nota politica di Bruno Lattanzio
Barletta - domenica 5 gennaio 2014
3.55
"Un pessimista vede una difficoltà in ogni opportunità. Un ottimista vede una opportunità in ogni difficoltà."
(Winston Churchill)
Fine e inizio anno coincidono sempre con questo: bilanci del recente passato da un lato, progetti e programmi a medio-lungo termine per il futuro, dall'altro. Come tutti, anche il "Gioco della Politica" non si sottrae a questo rito ma, proprio per il ruolo che svolge e per l'importanza del suo essere parte significativa della vita di tutti noi, la Politica non può che fare bilanci rigorosi e previsioni quanto più realisticamente realizzabili possibile, lasciando ai politicanti e ai chiacchieroni il blaterare fumosamente per coprire la realtà dei fatti.
Non starò anche io a farvi un riassunto di quanto accaduto nell'anno appena passato. Ci ha già pensato gente più brava e qualificata di me in questo, vedi la stessa Barlettalife. Ma quel che è certo è che sia stato sicuramente un 2013 difficile per tutti – chi più, chi meno - e gli strascichi di queste difficoltà ce li portiamo comunque nel nuovo anno, perché purtroppo o per fortuna non basta cambiar calendario per cambiare le cose.
Ciò detto, per un inguaribile ottimista come me, però, appunto come affermava Winston Churchill, pur nelle difficoltà, si possono ravvisare delle opportunità, degli sbocchi, delle occasioni per fare di più , meglio e con maggior vigore quei compiti che già ci spettano di dovere. L'impegno e gli sforzi maggiori che sono richiesti alla classe politica di tutti i livelli nell'approntare mezzi e misure per uscire da questa situazione di disagio esteso, devono indurre oggi l'Amministrazione barlettana a prodigarsi sin da ora e senza indugio su due linee cardine (senza tralasciare il resto, ovviamente):
Siamo un'Amministrazione di centro-sinistra ed è nostro compito, come diceva l'ex Segretario del PD Pierluigi Bersani "guardare il mondo con gli occhi dei più deboli per fare un mondo davvero migliore per tutti", capire ed immedesimarci nella gente che - se è fortunata - si sveglia, va a lavoro, mangia, dorme e di nuovo va a lavoro. Se sfortunata passa giorni, settimane e mesi alla ricerca di quel lavoro che oggi manca, come il pane in alcune famiglie.
Ed esattamente come una famiglia, a mio modo di vedere, per questa Amministrazione è ora il momento di fare un bilancio di previsione delle entrate e soprattutto delle spese. Ma per ora intendo ora e non a novembre, ottobre o, nel migliore dei casi, settembre, quando nove-dieci-undici/dodicesimi del bilancio saranno già stati spesi con buona pace della programmazione.
In un Paese come l'Italia, dove ormai ci siamo abituati a questi bilanci di fine anno (non solo a Barletta, ma un po' ovunque) che da "eccezione" sono passati a "regola" e dove proprio questo continuo abituarsi ad accettare compromessi al ribasso ha fatto sì che non ci indigniamo più quasi per nessuna mancanza o colpa, fare le cose per bene sarebbe un gesto di estrema rivoluzione! Sarebbe un buon esempio per tutti.
E se, impegnandosi, un buon esempio verrà dato da chi ci guida, sono sicuro che come ha sempre fatto il più umile dei cittadini, ognuno farà il suo dovere con maggior convinzione, dal pagare le tasse ad aiutare la comunità, dall'evitare scorciatoie o scappatoie fino allo spronare chi ancora non lo fa, non battendo uno scontrino o non emettendo una fattura.
E' nei momenti difficili che si vedono i veri caratteri forti. E noi barlettani lo sappiamo, ci sono due Medaglie a ricordarcelo.
Buon 2014 a tutta Barletta
[Bruno Lattanzio]
(Winston Churchill)
Fine e inizio anno coincidono sempre con questo: bilanci del recente passato da un lato, progetti e programmi a medio-lungo termine per il futuro, dall'altro. Come tutti, anche il "Gioco della Politica" non si sottrae a questo rito ma, proprio per il ruolo che svolge e per l'importanza del suo essere parte significativa della vita di tutti noi, la Politica non può che fare bilanci rigorosi e previsioni quanto più realisticamente realizzabili possibile, lasciando ai politicanti e ai chiacchieroni il blaterare fumosamente per coprire la realtà dei fatti.
Non starò anche io a farvi un riassunto di quanto accaduto nell'anno appena passato. Ci ha già pensato gente più brava e qualificata di me in questo, vedi la stessa Barlettalife. Ma quel che è certo è che sia stato sicuramente un 2013 difficile per tutti – chi più, chi meno - e gli strascichi di queste difficoltà ce li portiamo comunque nel nuovo anno, perché purtroppo o per fortuna non basta cambiar calendario per cambiare le cose.
Ciò detto, per un inguaribile ottimista come me, però, appunto come affermava Winston Churchill, pur nelle difficoltà, si possono ravvisare delle opportunità, degli sbocchi, delle occasioni per fare di più , meglio e con maggior vigore quei compiti che già ci spettano di dovere. L'impegno e gli sforzi maggiori che sono richiesti alla classe politica di tutti i livelli nell'approntare mezzi e misure per uscire da questa situazione di disagio esteso, devono indurre oggi l'Amministrazione barlettana a prodigarsi sin da ora e senza indugio su due linee cardine (senza tralasciare il resto, ovviamente):
- Il sociale, con tutto quello che comporta. Dai sussidi, agli incentivi, a uno sgravio fiscale locale che purtroppo lo scorso anno non è stato possibile mettere in atto
- La programmazione capillare, ragionata e trasparente della spesa, per permettere ai cittadini di capire e sapere come vengono utilizzate le già scarse risorse economiche comunali.
Siamo un'Amministrazione di centro-sinistra ed è nostro compito, come diceva l'ex Segretario del PD Pierluigi Bersani "guardare il mondo con gli occhi dei più deboli per fare un mondo davvero migliore per tutti", capire ed immedesimarci nella gente che - se è fortunata - si sveglia, va a lavoro, mangia, dorme e di nuovo va a lavoro. Se sfortunata passa giorni, settimane e mesi alla ricerca di quel lavoro che oggi manca, come il pane in alcune famiglie.
Ed esattamente come una famiglia, a mio modo di vedere, per questa Amministrazione è ora il momento di fare un bilancio di previsione delle entrate e soprattutto delle spese. Ma per ora intendo ora e non a novembre, ottobre o, nel migliore dei casi, settembre, quando nove-dieci-undici/dodicesimi del bilancio saranno già stati spesi con buona pace della programmazione.
In un Paese come l'Italia, dove ormai ci siamo abituati a questi bilanci di fine anno (non solo a Barletta, ma un po' ovunque) che da "eccezione" sono passati a "regola" e dove proprio questo continuo abituarsi ad accettare compromessi al ribasso ha fatto sì che non ci indigniamo più quasi per nessuna mancanza o colpa, fare le cose per bene sarebbe un gesto di estrema rivoluzione! Sarebbe un buon esempio per tutti.
E se, impegnandosi, un buon esempio verrà dato da chi ci guida, sono sicuro che come ha sempre fatto il più umile dei cittadini, ognuno farà il suo dovere con maggior convinzione, dal pagare le tasse ad aiutare la comunità, dall'evitare scorciatoie o scappatoie fino allo spronare chi ancora non lo fa, non battendo uno scontrino o non emettendo una fattura.
E' nei momenti difficili che si vedono i veri caratteri forti. E noi barlettani lo sappiamo, ci sono due Medaglie a ricordarcelo.
Buon 2014 a tutta Barletta
[Bruno Lattanzio]