Viva
Barlettalife incontra La7 in un'inchiesta della "Gabbia"
Collaborazione giornalistica per un'analisi sul lavoro sommerso
Barletta - mercoledì 15 gennaio 2014
20.06
E' sconcertante la distanza che separa il principio e la fine della filiera di produzione di un abito. L'inizio, l'alfa, è la manualità sottovalutata, malpagata e trascurata di mani spesso giovani, con poche ambizioni, come nei piccoli opifici di Barletta. La fine, l'omega, sono le grandi griffe, la sfilate, gli abiti dei Vip che illuminano palchi e passerelle. Qualcosa accade in questo percorso: c'è chi lo chiama sfruttamento, chi lo chiama ordine naturale delle cose, c'è chi la chiama Italia.
Nel palinsesto della trasmissione di La7 "La Gabbia", talk di approfondimento politico su La7 condotto da Gianluigi Paragone, questa abissale distanza è il tema di un'inchiesta realizzata dalla giornalista Martina Proietti, che in prima persona ha raggiunto Barletta e le città limitrofe per conoscere da vicino la realtà del lavoro "sommerso". Così come già era avvenuto per una puntata di Piazza Pulita, in occasione di un servizio del cronista Luca Rosini, la giornalista di La7 è stata supportata dalla redazione di Barlettalife, contattata dalla redattrice per meglio conoscere il tessuto sociale e le situazioni di lavoro precario nell'ambito del settore tessile e manifatturiero.
Non a caso si parla di Barletta, città che è stata, fino a qualche decennio fa, polo riconosciuto per la produzione manifatturiera. Adesso tutto è cambiato: il crollo dell'economia italiana ha trascinato con sé prima le grandi aziende, poi anche le piccole realtà, quelle del sottobosco produttivo, ai limiti della legalità. Non bisogna però commettere errori di generalizzazioni: esiste una profonda differenza tra lo sfruttamento e la sopravvivenza. A volte queste sono le uniche forme per resistere ad una crisi che altrimenti divorerebbe tutte le piccole e medie imprese. E' da condannare invece il lavoro nero e quello sottopagato, a discapito della dignità del lavoro, e questo non avviene solo nel settore tessile. Conoscere da vicino queste realtà è un primo passo verso l'analisi e il superamento di un fenomeno tradizionalmente collegato alla nostra città, ancor più riconosciuto all'opinione pubblica dopo il crollo del 3 ottobre 2011, che fu innanzitutto una strage operaria, in cui la tragica casualità e le concrete motivazioni (politiche, umane, fisiche) uccisero le donne lavoratrici di via Roma.
L'appuntamento con le inchieste di Gianluigi Paragone, Martina Proietti e tutta la redazione de "La Gabbia" è questa sera, mercoledì 15 gennaio, su La7. Sarà possibile anche seguire in diretta streaming la trasmissione, direttamente sul sito de La7.
Nel palinsesto della trasmissione di La7 "La Gabbia", talk di approfondimento politico su La7 condotto da Gianluigi Paragone, questa abissale distanza è il tema di un'inchiesta realizzata dalla giornalista Martina Proietti, che in prima persona ha raggiunto Barletta e le città limitrofe per conoscere da vicino la realtà del lavoro "sommerso". Così come già era avvenuto per una puntata di Piazza Pulita, in occasione di un servizio del cronista Luca Rosini, la giornalista di La7 è stata supportata dalla redazione di Barlettalife, contattata dalla redattrice per meglio conoscere il tessuto sociale e le situazioni di lavoro precario nell'ambito del settore tessile e manifatturiero.
Non a caso si parla di Barletta, città che è stata, fino a qualche decennio fa, polo riconosciuto per la produzione manifatturiera. Adesso tutto è cambiato: il crollo dell'economia italiana ha trascinato con sé prima le grandi aziende, poi anche le piccole realtà, quelle del sottobosco produttivo, ai limiti della legalità. Non bisogna però commettere errori di generalizzazioni: esiste una profonda differenza tra lo sfruttamento e la sopravvivenza. A volte queste sono le uniche forme per resistere ad una crisi che altrimenti divorerebbe tutte le piccole e medie imprese. E' da condannare invece il lavoro nero e quello sottopagato, a discapito della dignità del lavoro, e questo non avviene solo nel settore tessile. Conoscere da vicino queste realtà è un primo passo verso l'analisi e il superamento di un fenomeno tradizionalmente collegato alla nostra città, ancor più riconosciuto all'opinione pubblica dopo il crollo del 3 ottobre 2011, che fu innanzitutto una strage operaria, in cui la tragica casualità e le concrete motivazioni (politiche, umane, fisiche) uccisero le donne lavoratrici di via Roma.
L'appuntamento con le inchieste di Gianluigi Paragone, Martina Proietti e tutta la redazione de "La Gabbia" è questa sera, mercoledì 15 gennaio, su La7. Sarà possibile anche seguire in diretta streaming la trasmissione, direttamente sul sito de La7.