Cronaca
Barletta, rubano 3 quintali di ferro da un deposito
Arrestati due fratelli in via Monfalcone. Altri due sono stati fermati successivamente
Barletta - mercoledì 26 maggio 2010
Quattro persone sono finite in carcere nelle ultime ore ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Barletta. I primi due sono i fratelli Michele e Christian Curci, rispettivamente di 39 e 25 anni, già noti alle Forze dell'Ordine, accusati di furto aggravato in concorso.
Nel pomeriggio di ieri, una pattuglia del Nucleo Radiomobile, di passaggio in via Monfalcone, nei pressi del deposito ferroviario, hanno udito degli strani rumori provenire da quel luogo e per questo, per vederci chiaro, si sono introdotti in quell'area. Lì hanno sorpreso due persone, identificate nei due germani, che stavano caricando su di un motocarro del materiale ferroso, prelevato da un carrello ferroviario. Inutile il tentativo dei due di giustificarsi, poiché sono stati immediatamente arrestati. L'ispezione dei luoghi ha permesso di accertare che entrambi avevano caricato sul mezzo circa 3 quintali di ferro. La refurtiva, recuperata, è stata poi restituita al responsabile del deposito, mentre i due sono stati trasferiti nel carcere di Trani, ove il 39enne dovrà rispondere anche di violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale a cui era sottoposto.
Il terzo a finire nella rete dei Carabinieri è stato il 34enne Alessandro Morgese, sorvegliato speciale del luogo, accusato di violazione degli obblighi. Verso le 2.30 della notte scorsa, una "gazzella" dell'Arma, durante un servizio di perlustrazione nel centro abitato, ha notato una Lancia Y che transitava a velocità sostenuta in via Torino. Viste le modalità di guida e l'ora, gli operanti hanno deciso di fermarla per procedere al controllo. Alla guida della stessa i carabinieri hanno identificato il 34enne, volto a loro noto in quanto sorvegliato speciale. Inevitabile, a questo punto è stato il suo arresto, in quanto sprovvisto della patente di guida, revocatagli per effetto della misura di prevenzione a cui era sottoposto. La perquisizione, inoltre, ha consentito di rinvenire anche un telefono cellulare, apparecchio a lui espressamente vietato dagli obblighi dello stessa misura.
L'ultimo a finire nel carcere di Trani è stato il 22enne sorvegliato speciale Giuseppe Paolillo, arrestato questa mattina in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Trani, poiché lo scorso 5 maggio si sottraeva ad un controllo dei carabinieri dandosi alla fuga, mentre era in compagnia di un altro pregiudicato.
Nel pomeriggio di ieri, una pattuglia del Nucleo Radiomobile, di passaggio in via Monfalcone, nei pressi del deposito ferroviario, hanno udito degli strani rumori provenire da quel luogo e per questo, per vederci chiaro, si sono introdotti in quell'area. Lì hanno sorpreso due persone, identificate nei due germani, che stavano caricando su di un motocarro del materiale ferroso, prelevato da un carrello ferroviario. Inutile il tentativo dei due di giustificarsi, poiché sono stati immediatamente arrestati. L'ispezione dei luoghi ha permesso di accertare che entrambi avevano caricato sul mezzo circa 3 quintali di ferro. La refurtiva, recuperata, è stata poi restituita al responsabile del deposito, mentre i due sono stati trasferiti nel carcere di Trani, ove il 39enne dovrà rispondere anche di violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale a cui era sottoposto.
Il terzo a finire nella rete dei Carabinieri è stato il 34enne Alessandro Morgese, sorvegliato speciale del luogo, accusato di violazione degli obblighi. Verso le 2.30 della notte scorsa, una "gazzella" dell'Arma, durante un servizio di perlustrazione nel centro abitato, ha notato una Lancia Y che transitava a velocità sostenuta in via Torino. Viste le modalità di guida e l'ora, gli operanti hanno deciso di fermarla per procedere al controllo. Alla guida della stessa i carabinieri hanno identificato il 34enne, volto a loro noto in quanto sorvegliato speciale. Inevitabile, a questo punto è stato il suo arresto, in quanto sprovvisto della patente di guida, revocatagli per effetto della misura di prevenzione a cui era sottoposto. La perquisizione, inoltre, ha consentito di rinvenire anche un telefono cellulare, apparecchio a lui espressamente vietato dagli obblighi dello stessa misura.
L'ultimo a finire nel carcere di Trani è stato il 22enne sorvegliato speciale Giuseppe Paolillo, arrestato questa mattina in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Trani, poiché lo scorso 5 maggio si sottraeva ad un controllo dei carabinieri dandosi alla fuga, mentre era in compagnia di un altro pregiudicato.