Istituzionale
Barletta ricorda la Grande Guerra, «occasione di riflessione e omaggio»
Una nota del sindaco Cascella, sul filo del ricordo per la Festa della Repubblica
Barletta - giovedì 26 maggio 2016
Comunicato Stampa
«Il secondo anno di commemorazione della Grande Guerra 1915-1918 a Barletta ha rappresentato una ulteriore occasione di riflessione e omaggio ai nostri concittadini – da Nicola Straniero a Ettore Fucci – che hanno combattuto per i valori di indipendenza nazionale, di pace e di democrazia - ha dichiarato il sindaco Pasquale Cascella - E' importante che questo spirito che ha condotto all'unità e alla liberazione continui ad animare la città. Le brecce del cannoneggiamento subito da parte della corazzata austriaca Helgoland il primo giorno della partecipazione dell'Italia al primo conflitto mondiale rappresentano un segno indelebile, così come imperituro il ricordo di Giuseppe Carli che a diciotto anni scelse di lasciare la scuola e andare in guerra come volontario al cui sacrificio, l'1 giugno 1915 sul monte Mrzlivrk, è dedicata la prima medaglia d'oro al valor militare di quella guerra che continua a richiamare "noi contemporanei - come affermò il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenendo nel corso della cerimonia dello scorso 26 maggio a Barletta - al dovere di dimostrare nei fatti almeno altrettanto coraggio e attaccamento verso il nostro paese, spirito di sacrificio, senso della solidarietà e dignità umana, desiderio di costruire il futuro".
Il filo della memoria riconduce alla prossima Festa della Repubblica, il 2 giugno, in occasione della quale ci ritroveremo a celebrare la scelta compiuta dal popolo italiano 70 anni fa quando prevalse l'opzione della Repubblica con la prima espressione del riscatto democratico affidato all'esercizio del diritto di voto alla donne. Un significativo traguardo il cui valore oggi si proietta nel futuro».
Il filo della memoria riconduce alla prossima Festa della Repubblica, il 2 giugno, in occasione della quale ci ritroveremo a celebrare la scelta compiuta dal popolo italiano 70 anni fa quando prevalse l'opzione della Repubblica con la prima espressione del riscatto democratico affidato all'esercizio del diritto di voto alla donne. Un significativo traguardo il cui valore oggi si proietta nel futuro».