Cronaca
Barletta piange Giovanni, Michele e Pasquale: tre vite spezzate su una sella
È stato dimesso nel primo pomeriggio di ieri il conducente del furgone
Barletta - giovedì 16 luglio 2020
7.25
I tre ragazzi barlettani, due 17enni e un 19enne, stavano percorrendo la strada statale 170 in direzione Andria molto probabilmente per riaccompagnare uno dei tre, Pasquale Simone (17 anni), presso la propria abitazione, nelle vicinanze del distributore di carburante, in frazione Montaltino, all'altezza del quale si è consumata la tragedia all'alba della giornata di ieri.
Prima della fatalità, i due mezzi viaggiavano nella stessa direzione, ma la scarsa visibilità potrebbe essere stata causa dell'impatto. È avvenuto intorno alle 5:00 lo scontro tra la bici elettrica, sulla cui sella viaggiavano i tre giovani barlettani, presumibilmente di ritorno da una festa, e il furgone che trasportava tre persone dirette a lavoro. Tra queste il conducente, 49enne di Trinitapoli, condotto in ospedale in stato di shock, ma dimesso nelle prime ore del pomeriggio. Mentre si attendono i risultati dei consueti accertamenti clinici eseguiti su di lui, la Procura di Trani ha aperto un'inchiesta per omicidio stradale su cui lavora il magistrato Giuseppe Francesco Aiello.
A perdere la vita tre giovani vite che la città di Barletta piange per l'ingiusta fine che le ha raggiunte, stringendosi in un abbraccio comune intorno alle famiglie coinvolte che hanno rivisto i corpi dei propri figli solo all'interno dell'obitorio del cimitero comunale, mentre giacevano tra l'asfalto e i terreni circostanti i pezzi della bici elettrica sulla quale viaggiavano i tre prima di scontrarsi con il frontale laterale destro del Ducato bianco.
Sono morti sul colpo Giovanni Pinto (17 anni) e Michele Chiarulli (19 anni). La speranza, invece, ha resistito ancora per Pasquale Simone (17 anni), cugino di Pinto, condotto d'urgenza presso l'ospedale Bonomo di Andria dove i medici però non sono riusciti a salvarlo a causa delle critiche condizioni in cui versava.
Pasquale aveva una passione per i Pitbull. Lo si intuisce subito dal suo profilo Facebook, raggiunto da messaggi di cordoglio di quanti hanno incrociato la sua strada, condividendone la stessa passione. «Il piccolo handler che ha fatto sbalordire il mondo della cinofilia», scrive Michele nel salutare il suo «piccolo fratellino».
Ad unirsi al cordoglio cittadino, oltre al sindaco Cosimo Cannito e all'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo, anche l'Asd Barletta 1922 e il Direttore generale Asl Bt, Alessandro Delle Donne. «Esprimo il mio sentimento di vicinanza alle famiglie dei tre giovanissimi che nella notte hanno perso la vita nell'incidente stradale tra Andria e Barletta - dice Delle Donne - sul posto sono intervenuti diversi mezzi del 118 e un ragazzo è stato trasportato all'ospedale Bonomo di Andria. Le sue condizioni sono apparse subito molto critiche, i sanitari hanno fatto tutto il possibile. Sono intervenuti specialisti di diverse branche, rianimatori, emodinamisti e medici di primo soccorso. Il loro e il nostro pensiero va ora alle famiglie distrutte dal dolore, agli amici sconvolti da una vicenda che ha scosso tutti noi».
Prima della fatalità, i due mezzi viaggiavano nella stessa direzione, ma la scarsa visibilità potrebbe essere stata causa dell'impatto. È avvenuto intorno alle 5:00 lo scontro tra la bici elettrica, sulla cui sella viaggiavano i tre giovani barlettani, presumibilmente di ritorno da una festa, e il furgone che trasportava tre persone dirette a lavoro. Tra queste il conducente, 49enne di Trinitapoli, condotto in ospedale in stato di shock, ma dimesso nelle prime ore del pomeriggio. Mentre si attendono i risultati dei consueti accertamenti clinici eseguiti su di lui, la Procura di Trani ha aperto un'inchiesta per omicidio stradale su cui lavora il magistrato Giuseppe Francesco Aiello.
A perdere la vita tre giovani vite che la città di Barletta piange per l'ingiusta fine che le ha raggiunte, stringendosi in un abbraccio comune intorno alle famiglie coinvolte che hanno rivisto i corpi dei propri figli solo all'interno dell'obitorio del cimitero comunale, mentre giacevano tra l'asfalto e i terreni circostanti i pezzi della bici elettrica sulla quale viaggiavano i tre prima di scontrarsi con il frontale laterale destro del Ducato bianco.
Sono morti sul colpo Giovanni Pinto (17 anni) e Michele Chiarulli (19 anni). La speranza, invece, ha resistito ancora per Pasquale Simone (17 anni), cugino di Pinto, condotto d'urgenza presso l'ospedale Bonomo di Andria dove i medici però non sono riusciti a salvarlo a causa delle critiche condizioni in cui versava.
Pasquale aveva una passione per i Pitbull. Lo si intuisce subito dal suo profilo Facebook, raggiunto da messaggi di cordoglio di quanti hanno incrociato la sua strada, condividendone la stessa passione. «Il piccolo handler che ha fatto sbalordire il mondo della cinofilia», scrive Michele nel salutare il suo «piccolo fratellino».
Ad unirsi al cordoglio cittadino, oltre al sindaco Cosimo Cannito e all'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo, anche l'Asd Barletta 1922 e il Direttore generale Asl Bt, Alessandro Delle Donne. «Esprimo il mio sentimento di vicinanza alle famiglie dei tre giovanissimi che nella notte hanno perso la vita nell'incidente stradale tra Andria e Barletta - dice Delle Donne - sul posto sono intervenuti diversi mezzi del 118 e un ragazzo è stato trasportato all'ospedale Bonomo di Andria. Le sue condizioni sono apparse subito molto critiche, i sanitari hanno fatto tutto il possibile. Sono intervenuti specialisti di diverse branche, rianimatori, emodinamisti e medici di primo soccorso. Il loro e il nostro pensiero va ora alle famiglie distrutte dal dolore, agli amici sconvolti da una vicenda che ha scosso tutti noi».