Cronaca
Barletta, omicidi di via Brescia: dopo l’esame autoptico alibi di ferro per il parente
Le donne sono state colpite, forse da una padella, e poi soffocate. Al momento non ci sono sospettati.
Barletta - giovedì 22 marzo 2012
9.07
Proseguono alacremente le indagini dei Carabinieri della compagnia di Barletta per ricostruire gli istanti cruciali del duplice omicidio di via Brescia. In questi giorni sono state ultimate tutte le analisi inerenti all'esame autoptico per stabilire le modalità dell'assassinio delle due donne, la 62enne Maria Diviccaro e la 65enne Maria Strafile. Le due donne, che sono state ritrovate prive di vita in un appartamento di via Brescia, traversa della centralissima via Milano, secondo l'esito dell'autopsia sarebbero state colpite con un corpo piatto, molto simile ad una padella, per essere stordite. La raccapricciante dinamica dell'efferato omicidio procede con un soffocamento, con dinamiche differenti per le vittime: la Diviccaro, infatti, sarebbe stata soffocata con un cuscino, mentre alla Stafile è stato tolto il respiro con un indumento, secondo indiscrezioni una maglietta.
Nonostante sia stata ricostruita quasi completamente la dinamica degli omicidi, i Carabinieri di Barletta, comandati dal capitano Marco Vatore, non sono riusciti ad individuare l'autore di tale scellerato gesto. Al momento, infatti, non ci sarebbero indagati, visto che il parente della Diviccaro, inizialmente sospettato a causa dei continui litigi con la vittima per una serie di proprietà ereditate, avrebbe un alibi di ferro. Si attendono in queste ore i risultati delle indagini della polizia scientifica, che stanno analizzando una serie di impronte digitali e una traccia organica che potrebbe permettere agli inquirenti di risalire al DNA dell'assassino. Intanto le indagini sull'omicidio di via Brescia procedono. I carabinieri stanno ascoltando vicini di casa e parenti alla ricerca di tracce probanti e fondamentali, mentre nel frattempo la comunità barlettana si è stretta attorno ai famigliari delle vittime nella celebrazione dei funerali, svoltasi ieri nel vicino santuario della Beata Vergine immacolata [spesso definito "Chiesa dei monaci" ndr] gremito di parenti e concittadini.
Nonostante sia stata ricostruita quasi completamente la dinamica degli omicidi, i Carabinieri di Barletta, comandati dal capitano Marco Vatore, non sono riusciti ad individuare l'autore di tale scellerato gesto. Al momento, infatti, non ci sarebbero indagati, visto che il parente della Diviccaro, inizialmente sospettato a causa dei continui litigi con la vittima per una serie di proprietà ereditate, avrebbe un alibi di ferro. Si attendono in queste ore i risultati delle indagini della polizia scientifica, che stanno analizzando una serie di impronte digitali e una traccia organica che potrebbe permettere agli inquirenti di risalire al DNA dell'assassino. Intanto le indagini sull'omicidio di via Brescia procedono. I carabinieri stanno ascoltando vicini di casa e parenti alla ricerca di tracce probanti e fondamentali, mentre nel frattempo la comunità barlettana si è stretta attorno ai famigliari delle vittime nella celebrazione dei funerali, svoltasi ieri nel vicino santuario della Beata Vergine immacolata [spesso definito "Chiesa dei monaci" ndr] gremito di parenti e concittadini.