Pierluigi Bersani
Pierluigi Bersani
Politica

Barletta invia una lettera disperata a Bersani

Un giovane gruppo di volenterosi del PD sollecita l'intervento del segretario. «La città ha il diritto di essere amministrata»

Il gruppo barlettano "La Bottega delle Idee" ha divulgato questa lettera aperta inviata al Segretario Bersani, redatta e siglata dal comitato portavoce del neonato movimento culturale. Il documento altro non è se non un specifico invito al segretario Bersani affichè prenda contezza di quanto sta accadendo a Barletta. Il documento rappresenta una presa di posizione seria e precisa su quanto sta accadendo, e contiene un'aperta condanna di una logica di sistema che puntualmente paralizza l'opera amministrativa di ogni, e qualsivoglia, amministrazione.

Questo il testo ufficiale della lettera.

Illustre Segretario,
il momento politico che la città di Barletta sta attraversando è pericoloso ed imbarazzante, merita un tuo autorevole ed immediato intervento. Come ben saprai il Sindaco Nicola Maffei, in data 30.06 2011 ha confermato le dimissioni presentate il giorno 29.06.2011 dinanzi al consiglio Comunale. Tale scelta, frutto del mancato accordo – tutt'interno al Partito Democratico- in merito alla nomina del Presidente del Consiglio comunale, rischia di danneggiare in modo incontrovertibile questa comunità.

Barletta è uno dei pochi capoluoghi di provincia nel quale il centro-sinistra governa, ininterrottamente, da oltre vent'anni. Governa e amministra grazie alla capacità degli amministratori ed al consenso e alla fiducia che la collettività ha sempre accordato agli uomini di questa coalizione.Fiducia che, nonostante il consenso plebiscitario accordato l'undici e il dodici maggio corrente anno, rischia di essere clamorosamente ed inspiegabilmente tradita. Tradita da chi, antepone individualismi e particolarismi al buon senso e al dovere di amministrare la città nell'interesse della collettività. Ecco perché oggi - nonostante la città abbia indicato in Nicola Maffei, alle primarie prima e alle consultazioni elettorali poi, la persona preposta ad amministrare e a far crescere questa città- il Sindaco è impossibilitato ad ottemperare al proprio mandato.

Questa città ha il diritto di essere amministrata. Questa città che, ha riposto la propria fiducia nel Sincado Maffei e negli uomini del centro-sinistra, ha il sacrosanto diritto di farsi governare, nel rispetto delle regole, per il raggiungimento degli obbiettivi che tutti (anche se alcuni solo a parole) vogliono raggiungere. Segretario illustre, i tempi per un'azione incisiva e forte sono estramente contenuti.

L'amministrazione deve veder approvato al più presto il Bilancio comunale. La città ha bisogno dell'approvazione del Bilancio. Rinunciare all'amministrativa, in un periodo così nero per l'economia mondiale, nazionale e locale, equivale a decratare il collasso economico di questo territorio. L'azione amministrativa, infatti, ha bisogno di concretizzarsi in provvedimenti efficaci e funzionali alla crescita economica, sociale e culturale della collettività, garantiti solo attraverso l'approvazione del bilancio programmatico.

Ecco perché l'approvazione del bilancio non può bloccarsi a causa di appetiti di questo, o di quell'altro, verso una carica che non potrebbe e non dovrebbe attribuire potere, ma dovrebbe essere semplicemente utilizzata al servizio del bene comune. Siamo stati, in campagna elettorale, al centro dell'attenzione nazionale ed abbiamo rappresentato, e rappresentiamo ancora oggi anche grazie all'opera di Nicola Maffei -all'interno della sesta provincia pugliese- il baluardo dei valori della solidarietà e del buon governo, che da sempre ci contraddistinguono.

Non possiamo essere abbandonati. Pochi non possono ostacolare l'affermazione dei nostri valori. Intervieni!

Comitato promotore del Movimento
"La bottega delle idee"


Giuseppe Cioce (p.d)| Giuseppe Pavone (p.d.)| Romeo Tuoso
Francesco Piccolo (p.d.)| Nicola Palmieri (p.d.)| Mimmo Balestrucci
Ruggiero Mennuni | Ruggiero Lemma| Donatella Buttari | Nicola Daloiso
In data 09.07.2011 è nato in Barletta il movimento culturale "La Bottega delle idee". Il suddetto movimento ha quale fine istituzionale quello di promuovere progettualità e programmi che siano di supporto all'azione politico amministrativa della città di Barletta.

Il movimento, ideologicamente ispirato ai principi fondamentali della costituente del Partito Democratico, annovera nelle proprie fila non solo esponenti di rilievo della partito democratico ma anche, e soprattutto, personalità provenienti dal mondo sindacale e dalla società civile. Le ragioni che hanno determinato la nascita del movimento, muovono dalla consapevolezza di creare un luogo nel quale individualità, progettualità e idee possano confrontarsi e crescere, all'insegna della sintesi e della condivisione.

Il movimento, di fatti, si propone di diventare, nel più breve tempo possibile, un'entità giuridica che sia il motore trainante di un risveglio etico, morale, culturale, sociale ed economico per questo territorio.

Un'associazione culturale che sia da monito per quanti credono che basti assicurarsi, non importa come, il consenso per essere legittimati a far finta di governare. Un movimento di pensiero che, travalicando i confini della staticità dei partiti, consenta a quanti credono nell'importanza del pensiero di adoperarsi per il benessere di questa comunità. I lavori del neonato comitato portavoce, infatti, hanno subito prodotto un primo risultato concreto. Si legga in tal senso la lettera aperta indirizzata al segretario nazionale del Partito Democratico dal comitato portavoce del movimento, per mezzo della quale si invita il segretario Bersani ad interessarsi personalmente della grave crisi politico-amministrativa imperversante in Barletta. E di risolvere, prima del 19 luglio 2011 - data in cui le dimissioni del Sindaco Maffei diverranno definitive- l'imbarazzante disputa fra alcuni consiglieri comunali.

Il documento rappresenta solo il primo passo verso un nuovo modo di intendere la questione politica, libera da condizionamenti individuali e dai particolarismi esasperati propri ad alcuni esponenti del centro sinistra e del Partito Democratico.
  • Partito Democratico
  • Lettera aperta
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