Eventi
«Barletta deve dedicare Palazzo della Marra a De Nittis»
La prof.ssa Sperken presenta il volume “La pittura dell’Ottocento in Puglia”
Barletta - domenica 6 marzo 2016
Venerdì 4 marzo si è tenuta, presso il Palazzo della Marra di Barletta, la presentazione del volume La pittura dell'Ottocento in Puglia, realizzato da Christine Farese Sperken, docente di Storia dell'arte contemporanea dell'Università di Bari. Alla presentazione sono intervenuti il giornalista Giuseppe Annibalis e Giusy Caroppo in qualità di curatrice e storica dell'arte. Il volume della Sperken è la nuova edizione ampliata e aggiornata di un lavoro pubblicato nel 1996, quando in Puglia non esisteva alcuna ricerca in merito nel campo storico-artistico. Sin dalla copertina, ha sottolineato Giuseppe Annibalis «emerge il concetto di arte come forma estetica da godere, densa al contempo di personaggi dalle forti identità regionali»
«A vent'anni di distanza dalla prima edizione dunque, il volume può vantare un accresciuto e rinnovato corredo fotografico ed un più dettagliato dizionario bibliografico degli artisti» ha aggiunto la Sperken nel corso nella presentazione. Si è trattato dunque di un lavoro pioneristico mirato ad una maggiore appropriazione di un'identità estetica della regione pugliese. Il volume perciò, è frutto di un percorso di emancipazione ed è la testimonianza di come le identità regionali siano fondamentali anche nell'arte. Durante la presentazione, è stato più volte sottolineato come la nostra regione abbia prodotto grandi artisti e grandi nomi nella pittura (e non solo) e sia stata interessata da importanti donazioni (come nel caso del lascito del 1913 da parte della vedova Leontine De Nittis) che hanno permesso a Barletta di annoverarsi tra i più ricchi bacini di arte nell'Ottocento in Puglia.
«In Puglia c'è stato un forte risveglio della pittura del paesaggio» ha continuato la Sperken e dunque ha mostrato alcuni dei dipinti dei grandi artisti nostrani sottolineando come ad essi andrebbe riconosciuta una maggiore attenzione. Alla nostra domanda se potesse esser fatto ancor di più per restituire una più adeguata importanza al pittore nostrano, la Sperken ha risposto: «D'intesa con le autorità cittadine credo che Barletta abbia il dovere di dedicare l'intero palazzo della Marra e non solo il secondo piano al grande pittore».
«A vent'anni di distanza dalla prima edizione dunque, il volume può vantare un accresciuto e rinnovato corredo fotografico ed un più dettagliato dizionario bibliografico degli artisti» ha aggiunto la Sperken nel corso nella presentazione. Si è trattato dunque di un lavoro pioneristico mirato ad una maggiore appropriazione di un'identità estetica della regione pugliese. Il volume perciò, è frutto di un percorso di emancipazione ed è la testimonianza di come le identità regionali siano fondamentali anche nell'arte. Durante la presentazione, è stato più volte sottolineato come la nostra regione abbia prodotto grandi artisti e grandi nomi nella pittura (e non solo) e sia stata interessata da importanti donazioni (come nel caso del lascito del 1913 da parte della vedova Leontine De Nittis) che hanno permesso a Barletta di annoverarsi tra i più ricchi bacini di arte nell'Ottocento in Puglia.
«In Puglia c'è stato un forte risveglio della pittura del paesaggio» ha continuato la Sperken e dunque ha mostrato alcuni dei dipinti dei grandi artisti nostrani sottolineando come ad essi andrebbe riconosciuta una maggiore attenzione. Alla nostra domanda se potesse esser fatto ancor di più per restituire una più adeguata importanza al pittore nostrano, la Sperken ha risposto: «D'intesa con le autorità cittadine credo che Barletta abbia il dovere di dedicare l'intero palazzo della Marra e non solo il secondo piano al grande pittore».