Servizi sociali
Barletta, fidati dell'affido
Campagna comunale per la promozione dell’affidamento familiare. L'importanza di incoraggiare l'affido
Barletta - martedì 25 maggio 2010
E' stata presentata di recente al pubblico la Campagna comunale "Fidati dell'affido". L'iniziativa, promossa dalla locale Amministrazione Comunale, Settore Servizi Sociali, è stata illustrata nell'ambito di un Convegno presieduto dal Sindaco di Barletta, Nicola Maffei e dall'Assessore alle Politiche Sociali della Provincia Barletta Andria Trani, Carmelinda Lombardi.
Il Sindaco Nicola Maffei ha evidenziato che, in un contesto sociale ogni giorno sempre più complesso e articolato a causa dei profondi mutamenti che coinvolgono la famiglia, si va silenziosamente diffondendo una nuova realtà di famiglia aperta alla solidarietà verso gli altri, pronta all'accoglienza di chi vive momenti di grande difficoltà. L'affido familiare, nel panorama delle attività promosse nel Piano Sociale di Zona dell'Ambito Territoriale di Barletta, è sicuramente lo strumento strategico migliore finalizzato alla prevenzione ed alla riduzione del disagio minorile preservando la tranquillità dei minori quando i genitori naturali non possono prendersene cura in modo adeguato.
La Dirigente del Settore Servizi Sociali Comune di Barletta, Maria Rosaria Donno, ha illustrato il senso della campagna di sensibilizzazione, che va inserita nella complessa e strutturata cornice di interventi che l'Amministrazione Comunale ha già avviato in esecuzione delle Linee Guida Regionali emanate nell'aprile del 2007 e del Piano Regionale delle Politiche Sociali 2009-2011. Alla luce delle disposizioni regionali, nel 2009 è stato adottato il disciplinare del Servizio Affido e, nel 2010, è stato rafforzato il processo di integrazione con un protocollo d'intesa con la Asl e la Provincia Bat, attraverso il quale è stato costituito il Servizio Territoriale integrato su Affido e Adozione.
Inoltre, è stata perfezionata l'adesione dell'Ambito di Barletta al Coordinamento Nazionale Servizi Affidi e nell'ottica di una reale promozione della cultura dell'affido è stato creato un Ufficio con mansioni tecnico organizzative, di informazione e di orientamento che fa capo al Settore Servizi Sociali comunale con sede in piazza Moro 16.
Gli interventi del giudice del Tribunale per i minorenni di Bari, Marilisa Moretti, hanno chiarito gli aspetti giuridici dell'affidamento familiare e la rilevanza di tutti gli attori in campo. Angelina Marsicovetere, Responsabile Centro Affidi Provincia di Potenza e rappresentante del Coordinamento Nazionale Servizi Affidi ha puntato l'attenzione sulla formazione e sul sostegno alla famiglia affidataria, in quanto le famiglie devono essere consapevoli anche dei rischi a cui tale scelta di estrema disponibilità può portare.
E' seguito un vivace dibattito con gli interventi di singoli e associazioni, che hanno ribadito l'importanza di incoraggiare l'affido attrezzandosi, perché il supporto alla famiglia d'origine e a quella affidataria sia costante e di alta qualità, per scongiurare rischi di fallimento. Talvolta le esperienze di affido falliscono perché a monte non vi è un progetto valido. L'affidamento familiare deve essere un intervento preventivo e non riparatore, ben vengano quindi campagne di sensibilizzazione continuative che allarghino questa esperienza di cittadinanza attiva.
Il Sindaco Nicola Maffei ha evidenziato che, in un contesto sociale ogni giorno sempre più complesso e articolato a causa dei profondi mutamenti che coinvolgono la famiglia, si va silenziosamente diffondendo una nuova realtà di famiglia aperta alla solidarietà verso gli altri, pronta all'accoglienza di chi vive momenti di grande difficoltà. L'affido familiare, nel panorama delle attività promosse nel Piano Sociale di Zona dell'Ambito Territoriale di Barletta, è sicuramente lo strumento strategico migliore finalizzato alla prevenzione ed alla riduzione del disagio minorile preservando la tranquillità dei minori quando i genitori naturali non possono prendersene cura in modo adeguato.
La Dirigente del Settore Servizi Sociali Comune di Barletta, Maria Rosaria Donno, ha illustrato il senso della campagna di sensibilizzazione, che va inserita nella complessa e strutturata cornice di interventi che l'Amministrazione Comunale ha già avviato in esecuzione delle Linee Guida Regionali emanate nell'aprile del 2007 e del Piano Regionale delle Politiche Sociali 2009-2011. Alla luce delle disposizioni regionali, nel 2009 è stato adottato il disciplinare del Servizio Affido e, nel 2010, è stato rafforzato il processo di integrazione con un protocollo d'intesa con la Asl e la Provincia Bat, attraverso il quale è stato costituito il Servizio Territoriale integrato su Affido e Adozione.
Inoltre, è stata perfezionata l'adesione dell'Ambito di Barletta al Coordinamento Nazionale Servizi Affidi e nell'ottica di una reale promozione della cultura dell'affido è stato creato un Ufficio con mansioni tecnico organizzative, di informazione e di orientamento che fa capo al Settore Servizi Sociali comunale con sede in piazza Moro 16.
Gli interventi del giudice del Tribunale per i minorenni di Bari, Marilisa Moretti, hanno chiarito gli aspetti giuridici dell'affidamento familiare e la rilevanza di tutti gli attori in campo. Angelina Marsicovetere, Responsabile Centro Affidi Provincia di Potenza e rappresentante del Coordinamento Nazionale Servizi Affidi ha puntato l'attenzione sulla formazione e sul sostegno alla famiglia affidataria, in quanto le famiglie devono essere consapevoli anche dei rischi a cui tale scelta di estrema disponibilità può portare.
E' seguito un vivace dibattito con gli interventi di singoli e associazioni, che hanno ribadito l'importanza di incoraggiare l'affido attrezzandosi, perché il supporto alla famiglia d'origine e a quella affidataria sia costante e di alta qualità, per scongiurare rischi di fallimento. Talvolta le esperienze di affido falliscono perché a monte non vi è un progetto valido. L'affidamento familiare deve essere un intervento preventivo e non riparatore, ben vengano quindi campagne di sensibilizzazione continuative che allarghino questa esperienza di cittadinanza attiva.