Barletta, città dell'omertà
La violenta lettera aperta di Francesco Corcella, coordinatore Camera del Lavoro CGIL. «Tutti a casa e ricominciamo dai migliori»
Le vicissitudini giudiziarie di questi giorni che stanno interessando alcuni "personaggi", che salgono e scendono le scale del nostro "Palazzo di Città" e della Regione Puglia, potrebbero rappresentare solo l'inizio della loro definitiva scomparsa dalla vita politica, amministrativa e istituzionale del nostro territorio. Certo è troppo poco pensare ai soli biglietti omaggio pretesi con "l'arroganza del potere" oppure al falso ideologico e la violazione delle norme elettorali per vederli per sempre distrutti!… Ma credo - e spero – che, prima o poi possa venir fuori quel che Noialtri abbiamo segnalato da tempo e che, contiamo, potrebbe dare i giusti frutti!
I "voti" – quelli elettorali – a Barletta hanno sempre rappresentato a destra e a sinistra, una "attrazione fatale", un inspiegabile e ingiustificato dispendio di risorse umane e finanziarie, troppo sovradimensionate per il ruolo che si ambiva a ricoprire; eppure, prima o poi si capirà! Basta che la gente parli senza esitazioni e chiaramente! Senza attendere il Robin Hood di turno al quale sussurrare le mille angherie subite o i mille imbrogli a cui ha assistito ed evitando di pronunciare la miserabile e vigliacca locuzione…"…qui lo dico e qui lo nego!". In ogni caso, l'azione della Giustizia è inesorabile e lo sarà anche in questa circostanza come pure su tutta la partita dei servizi sociali e delle cooperative che vi girano attorno da anni, non sempre al servizio del comune e dei barlettani bisognosi.
C'è qualcosa nell'aria che mi fa ritenere che, forse, siamo alla riedizione di quanto già visto all'inizio degli anni '90 nel nostro "Palazzo di Città" a carico del sindaco di quel tempo; inizialmente solo sospetti, voci e allusioni sussurrati sottovoce, di sregolatezze istituzionali e arroganze di ogni tipo perpetrate in danno della Pubblica Amministrazione e di privati cittadini, come non si erano mai sentiti né visti prima nella nostra città. E poi, finalmente, mezze ammissioni e qualche verità cominciarono ad espugnare il muro della paura e dell'omertà; il coraggio, sia pur lentamente, cominciò a farsi breccia e a prendere il giusto sopravvento in modo prepotente, sicuro e liberatorio! E accadde quel che accadde, compresi gli arresti a ripetizione e le entrate e le uscite continue dal carcere!
Personalmente, con la CGIL, mi assunsi la responsabilità di sottoscrivere numerose, articolate e documentate denunce su talune malefatte nelle amministrazioni pubbliche territoriali. Ci si augurava di non rivivere mai più tali situazioni e che la classe politica successiva, memore di tali accadimenti, non cadesse nuovamente nelle medesime tentazioni. Però, qualche personaggio politico che oggi fa il bello e cattivo tempo nell'amministrazione comunale è creatura di quel sistema. Non poteva, perciò, non essere nuovamente "indotto in tentazione" né comportarsi in maniera diversa. Anche noi siamo gli stessi di ieri e – come abbiamo sempre fatto - continueremo ad impegnarci per l'affermazione dei principi di legalità e di giustizia, di corretta e sana convivenza, nel sacrosanto rispetto della dignità umana, denunciando "senza quartiere" i soprusi consumati in danno dei meno avveduti, dei deboli, dei dimenticati, insomma…a difesa degli ultimi degli ultimi!
Oggi, però, più di ieri, rischia di essere forte la tentazione, per i "deboli di spirito e di pancia", di svendersi l'anima andando, così facendo, ad irrobustire il sottobosco della illegalità e il potere di chi è nei "Palazzi" a fare gli interessi propri, della propria famiglia, dei familiari allargati e degli affiliati, utilizzando l'istituzione pubblica come piattaforma di lancio per arricchimenti patrimoniali vari e affinamento di attitudini imprenditoriali imponderabili e sconosciute. Pochi si son fatti eleggere per portare a conclusione una missione nobile e solidaristica e con spirito di servizio! Quando il lavoro non lo si trova o lo si perde ci si aspetta che i politici e gli amministratori "più vicini" manifestino, appunto, tutta la loro "vicinanza" e disponibilità a sostegno del bene comune e di chi ne ha più bisogno e che un Palazzo di Città come il nostro, sia sempre preservato, nell'immagine e nella sostanza, da quanti, dentro e fuori il Palazzo, lo deturpano e lo svuotano di significato e di risorse. Nessuno è al di sopra della legge né ci può girare attorno! Perciò o si sta dentro oppure si sta fuori! Diventa, pertanto, ineludibile la costituzione di parte civile ad opera del Sindaco di Barletta in questa circostanza e in altre analoghe che eventualmente dovessero presentarsi; indipendentemente dalle implicazioni di ordine politico che ne possono derivare!
L'immagine di un Sindaco forte, che campeggia e sovrasta su tutto e tutti in maniera autorevole, anche a rischio di far sciogliere il consiglio comunale… avrebbe un benefico effetto rigenerativo sulla politica locale! Tutti a casa e ricominciamo dai migliori! Da chi si interessa, per esempio, di lavoro e disagio sociale.
Francesco Corcella
Coordinatore Camera del Lavoro CGIL Barletta