La città
Barletta ci tenta col Park & Ride, «manca la voglia al cambiamento delle abitudini»
Intervista all'assessore Lanotte: «Iniziativa sperimentale ma positiva»
Barletta - venerdì 11 dicembre 2015
L'argomento più caldo di questo intervallo natalizio nella città di Barletta è sicuramente l'introduzione del Park & Ride, uno strumento ben noto per limitare la circolazione di automobili e favorire la passeggiata per le vie dello shopping del centro cittadino. Nonostante sia un espediente ampiamente sfruttato in altre città, Barletta è nuova a questo tipo di "rivoluzione" e di certo non sono mancate le polemiche: poca informazione oppure poco entusiasmo? Alle nostre domande risponde l'assessore Marcello Lanotte, tra i più tenaci promotori dell'iniziativa.
Se dovesse dare un voto all'iniziativa che ha contraddistinto le ultime due giornate festive da poco trascorse, quale sarebbe?
«Il voto all'iniziativa è 7, per un voto più alto non bastano appena 25 ore (tanto è durata la chiusura al traffico). Occorre sradicare abitudini sbagliate che si tramandano da decenni, ma questo si può realizzare solo con il tempo».
Non si può negare che nelle zone limitrofe alla cosiddetta Zona Rossa si sia verificata una vera e propria congestione del traffico. Alcuni automobilisti hanno avuto difficoltà a raggiungere la loro destinazione; un problema, in alcuni casi, attribuibile al fatto che i cittadini non hanno ricevuto una corretta e diffusa informativa. Come si può risolvere tale problematica?
«Il problema fondamentale non è la comunicazione, ma le scuse che alcuni accampano per giustificare la propria e l'altrui scarsa voglia di cambiamento delle abitudini. Noi confidiamo che alla fine anche gli irriducibili del passeggio in auto cedano alle ragioni del progresso rappresentato dall'isola pedonale».
La maggior parte della cittadinanza ha apprezzato la chiusura al traffico della zona centrale e la presenza degli artisti di strada, tuttavia l'esperienza del Park & Ride non è del tutto decollata. Secondo lei perché?
«L'obiettivo principale era e rimane quello di creare una grande piazza pedonale e credo che le migliaia di persone che hanno passeggiato nell'isola pedonale testimonino come il risultato è stato positivo. Il Park & Ride è solo un ulteriore occasione per evitare le polemiche sull'assenza di parcheggi. Fortunatamente, nella giornata di martedì 8 dicembre, la navetta ha iniziato a funzionare. Ricordo ai lettori che la navetta parte dai parcheggi ogni 10 minuti e che ci salgono tutti i passeggeri dell'automobile pagando solo 1 euro».
Una risposta a tale questione potrebbe essere la poca sponsorizzazione del servizio di Park & Ride?
«Non a caso nella giornata di martedì abbiamo distribuito ai varchi principali oltre cinquemila volantini con le indicazioni dei parcheggi. Ora i barlettani sanno che la domeniche del periodo natalizio bisogna parcheggiare nel parcheggio "giù alle giostre", in quello Ipercoop o nel parcheggio comunale nei pressi del complesso "Colosseo". La migliore pubblicità è il passaparola e in città non si parla d'altro... Stavolta nessuno ha alibi, lo sanno tutti».
Durante i due incontri da lei presieduti, in cui sono stati invitati a parteciparvi i commercianti della città, qualcuno ha più volte espresso il timore che la chiusura al traffico della Zona Rossa potesse nuocere alle vendite. Questa perplessità si è poi rivelata esatta?
«La città non è dei commercianti, ma di tutti i barlettani (compresi i predetti esercenti). Chi amministra una città deve garantire gli interessi della maggioranza dei suoi concittadini, non solo di una categoria. Il benessere fisico e psicologico di cui ha goduto chi ha passeggiato per le strade senza automobili non ha prezzo. I cittadini comuni, ne sono convinto, hanno apprezzato, i prezzolati o i portatori di interessi specifici se ne facciano una ragione e smettano di alimentare polemiche disfattiste su tutto. E comunque questa iniziativa è sperimentale, perché abbiamo in animo di creare aree pedonali definitive. Ciò che non capisco è per quale motivo in altre città si è realizzato e noi qui a Barletta dovremmo rimanere ancorati a logiche vecchie. Siamo geneticamente diversi da altri italiani?».
I cittadini che risiedono nella zona periferica della città sostengono che tale zona è stata completamente dimenticata da qualsiasi iniziativa. Come risponde a questa osservazione?
«Ho letto qualcosa, ma non credo sia giusta questa valutazione. A settembre si è svolta una manifestazione, con il sostegno economico comunale, in Via delle Querce, mentre la villa Bonelli, dopo anni e grazie alla caparbietà dell'assessore alle Manutenzioni, è stata illuminata a festa. Certo, non basta, ma affermare che sia trascurata è ingeneroso».
Se dovesse dare un voto all'iniziativa che ha contraddistinto le ultime due giornate festive da poco trascorse, quale sarebbe?
«Il voto all'iniziativa è 7, per un voto più alto non bastano appena 25 ore (tanto è durata la chiusura al traffico). Occorre sradicare abitudini sbagliate che si tramandano da decenni, ma questo si può realizzare solo con il tempo».
Non si può negare che nelle zone limitrofe alla cosiddetta Zona Rossa si sia verificata una vera e propria congestione del traffico. Alcuni automobilisti hanno avuto difficoltà a raggiungere la loro destinazione; un problema, in alcuni casi, attribuibile al fatto che i cittadini non hanno ricevuto una corretta e diffusa informativa. Come si può risolvere tale problematica?
«Il problema fondamentale non è la comunicazione, ma le scuse che alcuni accampano per giustificare la propria e l'altrui scarsa voglia di cambiamento delle abitudini. Noi confidiamo che alla fine anche gli irriducibili del passeggio in auto cedano alle ragioni del progresso rappresentato dall'isola pedonale».
La maggior parte della cittadinanza ha apprezzato la chiusura al traffico della zona centrale e la presenza degli artisti di strada, tuttavia l'esperienza del Park & Ride non è del tutto decollata. Secondo lei perché?
«L'obiettivo principale era e rimane quello di creare una grande piazza pedonale e credo che le migliaia di persone che hanno passeggiato nell'isola pedonale testimonino come il risultato è stato positivo. Il Park & Ride è solo un ulteriore occasione per evitare le polemiche sull'assenza di parcheggi. Fortunatamente, nella giornata di martedì 8 dicembre, la navetta ha iniziato a funzionare. Ricordo ai lettori che la navetta parte dai parcheggi ogni 10 minuti e che ci salgono tutti i passeggeri dell'automobile pagando solo 1 euro».
Una risposta a tale questione potrebbe essere la poca sponsorizzazione del servizio di Park & Ride?
«Non a caso nella giornata di martedì abbiamo distribuito ai varchi principali oltre cinquemila volantini con le indicazioni dei parcheggi. Ora i barlettani sanno che la domeniche del periodo natalizio bisogna parcheggiare nel parcheggio "giù alle giostre", in quello Ipercoop o nel parcheggio comunale nei pressi del complesso "Colosseo". La migliore pubblicità è il passaparola e in città non si parla d'altro... Stavolta nessuno ha alibi, lo sanno tutti».
Durante i due incontri da lei presieduti, in cui sono stati invitati a parteciparvi i commercianti della città, qualcuno ha più volte espresso il timore che la chiusura al traffico della Zona Rossa potesse nuocere alle vendite. Questa perplessità si è poi rivelata esatta?
«La città non è dei commercianti, ma di tutti i barlettani (compresi i predetti esercenti). Chi amministra una città deve garantire gli interessi della maggioranza dei suoi concittadini, non solo di una categoria. Il benessere fisico e psicologico di cui ha goduto chi ha passeggiato per le strade senza automobili non ha prezzo. I cittadini comuni, ne sono convinto, hanno apprezzato, i prezzolati o i portatori di interessi specifici se ne facciano una ragione e smettano di alimentare polemiche disfattiste su tutto. E comunque questa iniziativa è sperimentale, perché abbiamo in animo di creare aree pedonali definitive. Ciò che non capisco è per quale motivo in altre città si è realizzato e noi qui a Barletta dovremmo rimanere ancorati a logiche vecchie. Siamo geneticamente diversi da altri italiani?».
I cittadini che risiedono nella zona periferica della città sostengono che tale zona è stata completamente dimenticata da qualsiasi iniziativa. Come risponde a questa osservazione?
«Ho letto qualcosa, ma non credo sia giusta questa valutazione. A settembre si è svolta una manifestazione, con il sostegno economico comunale, in Via delle Querce, mentre la villa Bonelli, dopo anni e grazie alla caparbietà dell'assessore alle Manutenzioni, è stata illuminata a festa. Certo, non basta, ma affermare che sia trascurata è ingeneroso».