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Barletta, 25 aprile è una data che racchiude il ricordo
Perché ricordare è sintomo di rispetto
Barletta - lunedì 26 aprile 2010
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota dei Giovani Democratici.
«Il 25 Aprile è la Festa della Liberazione: ricordiamoci che uomini e donne di tutte le età sono morti allora, per garantirci i diritti democratici dei quali oggi godiamo».
Leggendo questo semplice periodo si può riassumere tutto ciò che rappresenta il "25 Aprile" in Italia, ma è molto di più: è sacrificio, amore per la patria, amore per la libertà. Capita a tutti di non fare caso a ciò che significhi questa data per il nostro Paese, ma proprio dietro a questo senso di disinteresse si nasconde il vero significato di questo giorno, il poter vivere senza l'oppressione di un regime dittatoriale che nega qualsiasi forma di libertà e democrazia.
Noi, Giovani Democratici di Barletta, vogliamo appunto ricordarlo come un momento di festa per tutti gli italiani, senza pensare alle varie parti o alle varie correnti di pensiero, perché da quel giorno abbiamo iniziato a costruire le fondamenta del palazzo chiamato "Italia". Un'Italia che aveva riconquistato la libertà e la democrazia e che si apprestava ad affrontare un boom economico che l'avrebbe portata ad essere una dei paesi più sviluppati del mondo. Nessuna città è rimasta la stessa dopo quel giorno, in particolare la nostra città, Barletta, che è stata una delle prime nella quale si formò uno dei tanti gruppi di partigiani, città che ogni anno ricorda i 13 caduti presso la Direzione delle Poste di quel tempo.
Questo 65° Anniversario della Liberazione ci ricorda anche che non fu una resistenza dei singoli, ma una resistenza di tutto il popolo italiano: insegnanti che non accettarono il regime fascista; lavoratori che difesero le loro fabbriche; studenti che continuarono a ragionare liberamente CONTRO la guerra; intellettuali che si ribellarono alla negazione della parola e della critica.
Il nostro ricordo non deve fermarsi al solo 25 Aprile, ma deve essere sempre presente, e Barletta, con il suo Archivio della Resistenza, alimenta la voglia della gente di non dimenticare, di continuare a rivendicare la libertà quando ci viene negata, di non farsi opprimere anche nelle situazioni meno serie, senza farsi influenzare e senza condizionamenti.