La città
Bagno disabili-sala ricreativa: dopo il ripristino, le giustificazioni dei custodi
«Si alzano polveroni credendo ciecamente a ciò che si dice, non ascoltando altre versioni». I custodi a Barlettalife: «Finalmente possiamo dire la nostra»
Barletta - venerdì 2 settembre 2011
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«Si alzano polveroni credendo ciecamente a ciò che si dice, non ascoltando altre versioni». E' con queste parole che i custodi dei giardini del Castello hanno questa mattina improntato discussione con alcuni nostri redattori impegnati a constatare le condizioni del bagno (completamente ripristinato) per disabili ridotto a "club ricreativo", come definito dal presidente dell'Associazione Parco Cane, Michele Cocchiarulo, protagonista del tanto discusso reportage presto rimbalzato sui mass media locali.
«Come gli scatti testimonieranno, il bagno è stato completamente reso agibile nel giro di poche ore e ora fruibile. Resta il fatto che questo blitz, se così vogliamo definirlo, è stato condotto per vendetta da egli annunciata dopo che il giorno precedente, per una chiamata del nostro collega al corpo di polizia municipale, il signor Cocchiarulo è stato multato, come lo è stato chiunque altro, per aver introdotto il proprio cane nemmeno provvisto di museruola e guinzaglio come per legge si dovrebbe fare in spazi attrezzati (e come da indicazione su tutti i cancelli non si tratta di tale), lasciato scorrazzare liberamente in quello spazio che hanno rivendicato senza ottenere nulla, pur avendo avuto risposta negativa continuano a usufruirne tra l'altro in maniera scorretta.Non solo, basti pensare ai "rifiuti" degli animali. Le feci possono essere raccolte, il rifiuto liquido no! I bambini in quei prati corrono e si rotolano.»
Tralasciando l'astuta dinamica del blitz, secondo le loro parole studiato per avvenire quando era rimasto solo un custode a concludere il turno lo scorso sabato, hanno continuato dicendo: «Nessuno ha ascoltato la nostra voce. Più di una emittente è passata di qui per vedere il bagno, senza darci ascolto. Ora possiamo parlare. Sappiamo bene che secondo le normative vigenti, nelle strutture destinate ad attività sociali e limitatamente ai servizi igienici, il requisito s'intende soddisfatto se almeno un servizio igienico per ogni livello utile dell'edificio, è accessibile alla persona su sedia a rotelle. Il bagno accessibile ai disabili posto nel wc donne non è mai stato intaccato e chiunque può testimoniare che ogni disabile che avesse dovuto utilizzare il bagno ha trovato un addetto sempre pronto ad indirizzarlo.
Non abbiamo lo stipendio stando seduti come si è detto. Più di una volta abbiamo affrontato senza l'aiuto delle forze dell'ordine corpo a corpo delinquenti nel vero senso della parola e più di un pedofilo è stato cacciato fuori a pedate. Purtoppo non si può contare sul pattugliamento che facilmente farebbe diminuire la presenza dei ceffi perennemente presenti che impediscono alle mamme di lasciare i bambini a correre liberi.
Tornando alla questione "club ricreativo", non crediamo servano giustifiche ma basterebbe semplicemente chiedere. Da 9 anni lavoriamo qui, siamo in sei. Nonostante le svariate richieste rimaste inascoltate di avere uno spazio per lasciare gli effetti personali, del quale tutte le ville comunali (comprese quelle sprovviste di custode) sono dotate, constatato il mancato utilizzo del bagno e controllate le delibere dirigenziali in materia di accesibilità alle strutture pubbliche abbiamo attrezzato il bagno in modo da poter lasciare effetti personali, indumenti, cappotti e ristorarsi in inverno con un caffè considerato che i nostri turni durano sei ore sistematicamente in piedi. Non abbiamoo più vent'anni.
Non abbiamo mai negato della presenza di quello spazio, nessuno ci ha chiesto spiegazioni e si è cominciato a sparlare. Forse anche noi qualche ragione ce l'abbiamo, non passiamo il tempo a giocare a briscola.»
Dopo aver ascoltato tutte le versioni lasciamo ai lettori ogni commento.
«Come gli scatti testimonieranno, il bagno è stato completamente reso agibile nel giro di poche ore e ora fruibile. Resta il fatto che questo blitz, se così vogliamo definirlo, è stato condotto per vendetta da egli annunciata dopo che il giorno precedente, per una chiamata del nostro collega al corpo di polizia municipale, il signor Cocchiarulo è stato multato, come lo è stato chiunque altro, per aver introdotto il proprio cane nemmeno provvisto di museruola e guinzaglio come per legge si dovrebbe fare in spazi attrezzati (e come da indicazione su tutti i cancelli non si tratta di tale), lasciato scorrazzare liberamente in quello spazio che hanno rivendicato senza ottenere nulla, pur avendo avuto risposta negativa continuano a usufruirne tra l'altro in maniera scorretta.Non solo, basti pensare ai "rifiuti" degli animali. Le feci possono essere raccolte, il rifiuto liquido no! I bambini in quei prati corrono e si rotolano.»
Tralasciando l'astuta dinamica del blitz, secondo le loro parole studiato per avvenire quando era rimasto solo un custode a concludere il turno lo scorso sabato, hanno continuato dicendo: «Nessuno ha ascoltato la nostra voce. Più di una emittente è passata di qui per vedere il bagno, senza darci ascolto. Ora possiamo parlare. Sappiamo bene che secondo le normative vigenti, nelle strutture destinate ad attività sociali e limitatamente ai servizi igienici, il requisito s'intende soddisfatto se almeno un servizio igienico per ogni livello utile dell'edificio, è accessibile alla persona su sedia a rotelle. Il bagno accessibile ai disabili posto nel wc donne non è mai stato intaccato e chiunque può testimoniare che ogni disabile che avesse dovuto utilizzare il bagno ha trovato un addetto sempre pronto ad indirizzarlo.
Non abbiamo lo stipendio stando seduti come si è detto. Più di una volta abbiamo affrontato senza l'aiuto delle forze dell'ordine corpo a corpo delinquenti nel vero senso della parola e più di un pedofilo è stato cacciato fuori a pedate. Purtoppo non si può contare sul pattugliamento che facilmente farebbe diminuire la presenza dei ceffi perennemente presenti che impediscono alle mamme di lasciare i bambini a correre liberi.
Tornando alla questione "club ricreativo", non crediamo servano giustifiche ma basterebbe semplicemente chiedere. Da 9 anni lavoriamo qui, siamo in sei. Nonostante le svariate richieste rimaste inascoltate di avere uno spazio per lasciare gli effetti personali, del quale tutte le ville comunali (comprese quelle sprovviste di custode) sono dotate, constatato il mancato utilizzo del bagno e controllate le delibere dirigenziali in materia di accesibilità alle strutture pubbliche abbiamo attrezzato il bagno in modo da poter lasciare effetti personali, indumenti, cappotti e ristorarsi in inverno con un caffè considerato che i nostri turni durano sei ore sistematicamente in piedi. Non abbiamoo più vent'anni.
Non abbiamo mai negato della presenza di quello spazio, nessuno ci ha chiesto spiegazioni e si è cominciato a sparlare. Forse anche noi qualche ragione ce l'abbiamo, non passiamo il tempo a giocare a briscola.»
Dopo aver ascoltato tutte le versioni lasciamo ai lettori ogni commento.