
Cronaca
Attività di ricognizione per i militari barlettani in Afghanistan
L’azione degli uomini del 82° Reggimento in vista delle elezioni. Le azioni spesso, ostacolate dai guerriglieri
Mondo - venerdì 3 settembre 2010
Intensa attività di perlustrazione per la Task Force Center, composta dall'82mo Reggimento di Barletta e dagli Alpini Pinerolo di base a Shindand, Afghanistan. Sono iniziate qualche giorno fa le attività di ricognizione dei seggi elettorali in questo paese martoriato da guerra e instabilità, in vista delle elezioni legislative del 18 settembre.
Infatti non sono pochi i seggi che si trovano in zone remote, tra cui il distretto di Adraskan, lontano solo 40 chilometri da Shindand, e quindi difficilmente raggiungibile dai mezzi blindati. Una azione importante quella in cui sono impegnati gli uomini dell'82° Reggimento di Barletta, infatti vi è il serio pericolo che gli elettori dei villaggi più lontani difficilmente si recheranno a votare per la mancanza delle idonee misure di sicurezza, facilitando quindi la possibilità di ritorsioni da parte dei talebani. Infatti l'anno scorso i talebani hanno bruciato le schede elettorali e anche quest'anno il rischio di incursioni di questo tipo sussiste, ma sembra in misura minore.
Rassicurazioni in tal senso giungono dal Colonnello Giulia Lucia: « Ci stiamo preparando alle elezioni con incontri di pianificazione con i capi villaggio, polizia e esercito afgani. Ci confrontiamo con loro e raccogliamo informazioni che metteremo assieme per elaborare un piano organico tra Adraskan e Shindand. Ci sono stati solo un paio di episodi violenti. Al momento i rappresentanti del governo locale non sono preoccupati, le condizioni generali della sicurezza stanno aumentando». Inoltre, di frequente le attività di ricognizione che i militari italiani compiono in ogni scuola destinata a seggio, vengono ostacolate. Con strade sbarrate dai massi, ad indicare un'imboscata imminente oppure segnalare la presenza di Ied (Improvised Explosive Devise, ordigni esplosivi rudimentali), oppure un semplice invito ad andare via.
Infatti non sono pochi i seggi che si trovano in zone remote, tra cui il distretto di Adraskan, lontano solo 40 chilometri da Shindand, e quindi difficilmente raggiungibile dai mezzi blindati. Una azione importante quella in cui sono impegnati gli uomini dell'82° Reggimento di Barletta, infatti vi è il serio pericolo che gli elettori dei villaggi più lontani difficilmente si recheranno a votare per la mancanza delle idonee misure di sicurezza, facilitando quindi la possibilità di ritorsioni da parte dei talebani. Infatti l'anno scorso i talebani hanno bruciato le schede elettorali e anche quest'anno il rischio di incursioni di questo tipo sussiste, ma sembra in misura minore.
Rassicurazioni in tal senso giungono dal Colonnello Giulia Lucia: « Ci stiamo preparando alle elezioni con incontri di pianificazione con i capi villaggio, polizia e esercito afgani. Ci confrontiamo con loro e raccogliamo informazioni che metteremo assieme per elaborare un piano organico tra Adraskan e Shindand. Ci sono stati solo un paio di episodi violenti. Al momento i rappresentanti del governo locale non sono preoccupati, le condizioni generali della sicurezza stanno aumentando». Inoltre, di frequente le attività di ricognizione che i militari italiani compiono in ogni scuola destinata a seggio, vengono ostacolate. Con strade sbarrate dai massi, ad indicare un'imboscata imminente oppure segnalare la presenza di Ied (Improvised Explosive Devise, ordigni esplosivi rudimentali), oppure un semplice invito ad andare via.