Scuola e Lavoro
Asp “Regina Margherita”, Dambra e Remini: «Una situazione scandalosa»
La proposta: nelle more della riattivazione, la struttura potrebbe essere utilizzata subito per far fronte all’emergenza sanitaria del Covid-19
Barletta - martedì 27 ottobre 2020
Comunicato Stampa
Chiusa da 5 anni e, al momento, senza alcuna indicazione sulla riattivazione. Una struttura, quella della Asp Regina Margherita di Barletta, completamente ristrutturata e ammodernata per la quale mancano risorse e soluzioni organizzative che però, a questo punto, potrebbe essere utilizzata subito per far fronte all'emergenza sanitaria del Covid-19. La proposta è della Fp Cgil Bat della Camera del lavoro di Barletta che così ritengono che si possano recuperare spazi che alla rete ospedaliera potrebbero servire a breve se la stessa non sarà in grado di soddisfare le richieste nell'opera di contrasto all'allargamento del contagio. Naturalmente sarebbe solo una soluzione ponte in attesa che decolli l'Asp la cui chiusura nel 2015 doveva essere solo temporanea.
"È intollerabile che una struttura riqualificata in modo polifunzionale e che potrebbe svolgere un ruolo di eccellenza nel campo dei servizi socio-sanitari rivolti agli anziani della nostra provincia e non solo di Barletta possa essere condannata (nel silenzio) ad una condizione di abbandono ingiustificabile. Questa situazione non può perdurare ancora. La riapertura dell'ente 'Regina Margherita' doveva essere assicurata tramite una collaborazione armonica tra Comune e Regione, non appena fossero state ultimate le opere di ristrutturazione dell' immobile, effettuate con finanziamenti dei fondi strutturali dell' Unione Europea. Sicuramente non è più giustificabile il protrarsi di questa chiusura dal momento che i lavori sono stati terminati nel 2018. È inaccettabile che, nonostante l'insediamento del Consiglio d'Amministrazione dell'ente, con la nomina del suo Presidente da parte della Regione nel maggio 2019 e dei componenti designati dal Comune di Barletta, si sia perso altro tempo nel rendere possibile l'attivazione dei 30 posti previsti per la residenza socio-sanitaria assistenziale, dei 27 posti per la Casa di Riposo, dei 28 posti per il Centro Diurno e dei 50 posti per il Centro Polivalente. Le promesse e gli impegni presi con la comunità cittadina vanno pienamente rispettati!", commentano Franco Dambra, coordinatore della Camera del Lavoro di Barletta e Ileana Remini, segretario generale della Fp Cgil Bat.
"Nutriamo una fortissima preoccupazione sull' effettiva volontà di dare una prospettiva immediata e di credibilità alla riapertura della 'Regina Margherita', dopo la notizia delle dimissioni, a seguito sembrerebbe di contrasti con altri componenti dell'organo amministrativo, dell'avvocato Ruggiero Balzano, Presidente del Consiglio d'Amministrazione , nonché rappresentante legale dell'ente, su designazione del Presidente della Giunta pugliese. Chiediamo che si ponga fine subito a questa situazione scandalosa con un coordinamento di volontà e di azioni tra il Comune di Barletta e la Regione Puglia per far sì che l'opera ristrutturata e adeguatamente attrezzata, i cui lavori di ammodernamento effettuati con soldi pubblici riprenda a realizzare la finalità sociale per cui è stata pensata. Inoltre, è altrettanto necessario che si ponga fine all'insopportabile precarietà esistenziale di tutte le lavoratrici e lavoratori, abbandonati a se stessi e alla ricerca di nuove certezze per la ripresa del loro lavoro. Agiremo per debellare tutte le logiche incompatibili con la salvaguardia di un essenziale interesse pubblico. Metteremo in campo tutte le nostre forze per superare ogni ostacolo che impedisce la riapertura dell'Asp di Barletta", concludono Dambra e Remini.
"È intollerabile che una struttura riqualificata in modo polifunzionale e che potrebbe svolgere un ruolo di eccellenza nel campo dei servizi socio-sanitari rivolti agli anziani della nostra provincia e non solo di Barletta possa essere condannata (nel silenzio) ad una condizione di abbandono ingiustificabile. Questa situazione non può perdurare ancora. La riapertura dell'ente 'Regina Margherita' doveva essere assicurata tramite una collaborazione armonica tra Comune e Regione, non appena fossero state ultimate le opere di ristrutturazione dell' immobile, effettuate con finanziamenti dei fondi strutturali dell' Unione Europea. Sicuramente non è più giustificabile il protrarsi di questa chiusura dal momento che i lavori sono stati terminati nel 2018. È inaccettabile che, nonostante l'insediamento del Consiglio d'Amministrazione dell'ente, con la nomina del suo Presidente da parte della Regione nel maggio 2019 e dei componenti designati dal Comune di Barletta, si sia perso altro tempo nel rendere possibile l'attivazione dei 30 posti previsti per la residenza socio-sanitaria assistenziale, dei 27 posti per la Casa di Riposo, dei 28 posti per il Centro Diurno e dei 50 posti per il Centro Polivalente. Le promesse e gli impegni presi con la comunità cittadina vanno pienamente rispettati!", commentano Franco Dambra, coordinatore della Camera del Lavoro di Barletta e Ileana Remini, segretario generale della Fp Cgil Bat.
"Nutriamo una fortissima preoccupazione sull' effettiva volontà di dare una prospettiva immediata e di credibilità alla riapertura della 'Regina Margherita', dopo la notizia delle dimissioni, a seguito sembrerebbe di contrasti con altri componenti dell'organo amministrativo, dell'avvocato Ruggiero Balzano, Presidente del Consiglio d'Amministrazione , nonché rappresentante legale dell'ente, su designazione del Presidente della Giunta pugliese. Chiediamo che si ponga fine subito a questa situazione scandalosa con un coordinamento di volontà e di azioni tra il Comune di Barletta e la Regione Puglia per far sì che l'opera ristrutturata e adeguatamente attrezzata, i cui lavori di ammodernamento effettuati con soldi pubblici riprenda a realizzare la finalità sociale per cui è stata pensata. Inoltre, è altrettanto necessario che si ponga fine all'insopportabile precarietà esistenziale di tutte le lavoratrici e lavoratori, abbandonati a se stessi e alla ricerca di nuove certezze per la ripresa del loro lavoro. Agiremo per debellare tutte le logiche incompatibili con la salvaguardia di un essenziale interesse pubblico. Metteremo in campo tutte le nostre forze per superare ogni ostacolo che impedisce la riapertura dell'Asp di Barletta", concludono Dambra e Remini.