Eventi
“Art is a medusa”. Il blu, l’acqua, i castelli secondo Jan Fabre
«L’arte è la mia casa, l’arte è libertà», il maestro fiammingo presenta la sua mostra a Barletta. Presso Palazzo della Marra fino al 28 febbraio 2013
Barletta - venerdì 30 novembre 2012
10.18
Si è svolta mercoledì sera, presso il Palazzo della Marra, la presentazione della mostra "Art is a Medusa", esposizione delle opere artistiche del grande maestro fiammingo Jan Fabre. Con gli interventi istituzionali dell'assessore regionale Silvia Godelli, del presidente della provincia Bat Francesco Ventola e del commissario prefettizio Anna Maria Manzone, hanno preso parte alla discussione artistica la curatrice della mostra Giusy Caroppo, il direttore scientifico Barbara De Coninck, il critico Alberto Fiz, direttore del MARCA di Catanzaro, e Rosalba Branà, direttrice della Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, a cornice dell'intervento di Fabre, che con piacere ha inaugurato personalmente questa importante esposizione barlettana.
La città della Disfida avrà l'onore di ospitare la mostra, negli spazi della Pinacoteca Giuseppe De Nittis, fino al 28 febbraio 2013. Durante il gallery talk, è stato inoltre presentato in anteprima il futuro progetto di esposizione artistica che si terrà presso il Castello di Monopoli: l'intenzione di Fabre è riproporre a Monopoli una "impresa" artistica simile a quella realizzata presso il Castello di Tivoli, ossia ricoprire ogni superficie esterna del castello con una tela disegnata con la penna biro blu, non da solo, ma coadiuvato da tutti i cittadini pugliesi e gli abitanti della città che vorranno prender parte a questo colossale progetto.
Fabre, noto per essere stato il primo artista contemporaneo ad aver violato la sacralità stessa del Louvre con le sue esposizioni, porta per la prima volta, nel nostro ammiratissimo Palazzo della Marra, rappresentazioni non appartenenti alle ottocentesche correnti di Verismo o Impressionismo, sino ad ora esclusivamente selezionate per accostarsi alle opere pittoriche del nostro illustre concittadino, Giuseppe De Nittis. L'esposizione di Fabre è infatti la prima mostra di arte contemporanea a "riempire" le sale della Pinacoteca De Nittis.
"L'arte è una medusa" e "L'ora blu" sono le tematiche principali delle opere esposte: come detto dallo stesso artista, il concetto di «Arte è libertà» sembra essere proprio il principio ispiratore che muove l'animo artistico di Fabre e lo porta a realizzazioni avvincenti, ottenute principalmente con l'uso della penna biro. Non stupisce che una personalità pittorica ed artistica del genere sia difficilmente inscrivibile in qualsivoglia canone stilistico; Jan Fabre esula e fugge dal quadro stesso, con il suo tratto pittorico rievoca l'urticante sensazione dell'arte medusa, che necessita una fuoriuscita espressiva, ma nel momento stesso della sua realizzazione brucia nell'animo degli astanti come veleno; si descrive invece, con il ciclo de "L'ora blu", quel momento della giornata, nel quale la luce lascia posto alla notte, quando il tutto viene investito dal quel manto blu che ritroviamo misto alle tenebre nelle opere di Fabre, intrecciato ad un altro leitmotiv della sua produzione, quello delle lacrime, espressione di sogni ed incubi di un'esistenza tormentata di matrice contemporanea.
Eclettica e visionaria, l'arte di Fabre ben si inserisce nel progetto europeo INTRAMOENIA EXTRA ART "Watershed", dell'ideatrice e curatrice Giusy Caroppo. Il progetto, nel museo del Palazzo della Marra, si dedica ad esplorare il tema dell'acqua, in un continuo alternarsi di film, cibachrome e disegni realizzati tra 1986 e 1992, e quello della luce crepuscolare, tematiche che convivono nell'esposizione in mimesi e metamorfosi, passando per l'apoteosi delle spade, con l' esposizione finale di un progetto ancora in divenire, quello del Castello di Monopoli tinto di blu, ovvero la favola surreale di un castello pugliese.
La città della Disfida avrà l'onore di ospitare la mostra, negli spazi della Pinacoteca Giuseppe De Nittis, fino al 28 febbraio 2013. Durante il gallery talk, è stato inoltre presentato in anteprima il futuro progetto di esposizione artistica che si terrà presso il Castello di Monopoli: l'intenzione di Fabre è riproporre a Monopoli una "impresa" artistica simile a quella realizzata presso il Castello di Tivoli, ossia ricoprire ogni superficie esterna del castello con una tela disegnata con la penna biro blu, non da solo, ma coadiuvato da tutti i cittadini pugliesi e gli abitanti della città che vorranno prender parte a questo colossale progetto.
Fabre, noto per essere stato il primo artista contemporaneo ad aver violato la sacralità stessa del Louvre con le sue esposizioni, porta per la prima volta, nel nostro ammiratissimo Palazzo della Marra, rappresentazioni non appartenenti alle ottocentesche correnti di Verismo o Impressionismo, sino ad ora esclusivamente selezionate per accostarsi alle opere pittoriche del nostro illustre concittadino, Giuseppe De Nittis. L'esposizione di Fabre è infatti la prima mostra di arte contemporanea a "riempire" le sale della Pinacoteca De Nittis.
"L'arte è una medusa" e "L'ora blu" sono le tematiche principali delle opere esposte: come detto dallo stesso artista, il concetto di «Arte è libertà» sembra essere proprio il principio ispiratore che muove l'animo artistico di Fabre e lo porta a realizzazioni avvincenti, ottenute principalmente con l'uso della penna biro. Non stupisce che una personalità pittorica ed artistica del genere sia difficilmente inscrivibile in qualsivoglia canone stilistico; Jan Fabre esula e fugge dal quadro stesso, con il suo tratto pittorico rievoca l'urticante sensazione dell'arte medusa, che necessita una fuoriuscita espressiva, ma nel momento stesso della sua realizzazione brucia nell'animo degli astanti come veleno; si descrive invece, con il ciclo de "L'ora blu", quel momento della giornata, nel quale la luce lascia posto alla notte, quando il tutto viene investito dal quel manto blu che ritroviamo misto alle tenebre nelle opere di Fabre, intrecciato ad un altro leitmotiv della sua produzione, quello delle lacrime, espressione di sogni ed incubi di un'esistenza tormentata di matrice contemporanea.
Eclettica e visionaria, l'arte di Fabre ben si inserisce nel progetto europeo INTRAMOENIA EXTRA ART "Watershed", dell'ideatrice e curatrice Giusy Caroppo. Il progetto, nel museo del Palazzo della Marra, si dedica ad esplorare il tema dell'acqua, in un continuo alternarsi di film, cibachrome e disegni realizzati tra 1986 e 1992, e quello della luce crepuscolare, tematiche che convivono nell'esposizione in mimesi e metamorfosi, passando per l'apoteosi delle spade, con l' esposizione finale di un progetto ancora in divenire, quello del Castello di Monopoli tinto di blu, ovvero la favola surreale di un castello pugliese.