Territorio
Arriva l'ecotassa: sconti per i comuni sopra il 30% di differenziata
Un nuovo surplus per i contribuenti
Puglia - sabato 4 gennaio 2014
Ultimatum della Regione Puglia ai comuni che non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati sulla raccolta differenziata: dal 2014 l'ecotassa si pagherà anche se con qualche sconto e incentivo. Ai comuni virtuosi che sviluppano volumi di differenziata superiori al 30%, infatti, la nuova rimodulazione del tributo riconosce meccanismi incentivanti che arrivano a dimezzare il costo della tariffa (la massima è di 25,82 €/t) man mano che si verificano condizioni di eccellenza nelle pratiche di separazione dei materiali e di monitoraggio dei servizi.
«Credo che quella offerta quest'anno sia davvero l'ultima chance: la rimodulazione dell'ecotassa entra finalmente in vigore e questo, ne siamo certi sarà un pungolo forte per tutte quelle amministrazioni che, fino ad ora, per motivi diversi avevano faticato a raggiungere performance significative. A partire dal 2014 entra quindi in vigore la rimodulazione prevista dalla legge 38/2011 che ha come obiettivo quello di rendere sempre meno conveniente il conferimento in discarica a favore di politiche improntate alla differenziazione dei rifiuti ed al riuso dei materiali», spiega l'assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, all'indomani della seduta di Consiglio Regionale.
La Regione Puglia, dunque, ha voluto dare una ulteriore chance a quei comuni che, pur faticando a ad entrare nei range di percentuali che accedono ai benefici, manifesteranno miglioramenti delle performance nei primi sei mesi del prossimo anno. Se a giugno del prossimo anno avranno migliorato la percentuale di differenziata di almeno un 5% potranno non versare la differenza tra la vecchia ecotassa e la nuova alle casse regionali.
«Non si tratta di uno sconto, né di un differimento dell'ecotassa in altra forma, si tratta di un ulteriore stimolo alle amministrazioni locali che dovranno necessariamente destinare quei fondi ai servizi di raccolta al fine di non gravare sui cittadini da un lato e, dall'altro, di migliorare i servizi e quindi le percentuali di differenziata. E' un ulteriore tentativo di corresponsabilizzazione delle amministrazioni locali. Tanti bravi amministratori nella nostra regione – conclude Nicastro – pur tra mille difficoltà e con gli stessi problemi di bilancio e gestione di tutti gli altri, hanno raggiunto risultati importanti. E' evidente quindi che entra in gioco un fattore culturale sul quale necessariamente si deve intervenire. Vanno modificati i servizi, vanno impostati su base ampia all'interno dei territori degli Aro, si devono immaginare in funzione della scelta politica, effettuata dal governo regionale, di aspirare ad una Puglia con sempre meno rifiuti da conferire in discarica. La regione, e lo abbiamo anche codificato in un emendamento della legge di bilancio, è pronta ad esercitare i poteri sostitutivi previsti in caso di necessità».
«Credo che quella offerta quest'anno sia davvero l'ultima chance: la rimodulazione dell'ecotassa entra finalmente in vigore e questo, ne siamo certi sarà un pungolo forte per tutte quelle amministrazioni che, fino ad ora, per motivi diversi avevano faticato a raggiungere performance significative. A partire dal 2014 entra quindi in vigore la rimodulazione prevista dalla legge 38/2011 che ha come obiettivo quello di rendere sempre meno conveniente il conferimento in discarica a favore di politiche improntate alla differenziazione dei rifiuti ed al riuso dei materiali», spiega l'assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, all'indomani della seduta di Consiglio Regionale.
La Regione Puglia, dunque, ha voluto dare una ulteriore chance a quei comuni che, pur faticando a ad entrare nei range di percentuali che accedono ai benefici, manifesteranno miglioramenti delle performance nei primi sei mesi del prossimo anno. Se a giugno del prossimo anno avranno migliorato la percentuale di differenziata di almeno un 5% potranno non versare la differenza tra la vecchia ecotassa e la nuova alle casse regionali.
«Non si tratta di uno sconto, né di un differimento dell'ecotassa in altra forma, si tratta di un ulteriore stimolo alle amministrazioni locali che dovranno necessariamente destinare quei fondi ai servizi di raccolta al fine di non gravare sui cittadini da un lato e, dall'altro, di migliorare i servizi e quindi le percentuali di differenziata. E' un ulteriore tentativo di corresponsabilizzazione delle amministrazioni locali. Tanti bravi amministratori nella nostra regione – conclude Nicastro – pur tra mille difficoltà e con gli stessi problemi di bilancio e gestione di tutti gli altri, hanno raggiunto risultati importanti. E' evidente quindi che entra in gioco un fattore culturale sul quale necessariamente si deve intervenire. Vanno modificati i servizi, vanno impostati su base ampia all'interno dei territori degli Aro, si devono immaginare in funzione della scelta politica, effettuata dal governo regionale, di aspirare ad una Puglia con sempre meno rifiuti da conferire in discarica. La regione, e lo abbiamo anche codificato in un emendamento della legge di bilancio, è pronta ad esercitare i poteri sostitutivi previsti in caso di necessità».