Cronaca
Arrestato per aver rapinato una farmacia a Barletta, un filmato lo scagiona
I fatti risalivano al 4 agosto 2010, protagonista il barlettano Giuseppe Seccia. L'uomo si trovava a Cavallino il giorno della rapina
Barletta - domenica 10 giugno 2012
14.53
Una telecamera a circuito chiuso l'aveva messo nei guai, una telecamera di sorveglianza l'ha scagionato. E' la storia di Giuseppe Seccia, 37enne barlettano arrestato l'8 agosto del 2010 a Lecce con l'accusa di aver effettuato una rapina qualche giorno prima, il 4 agosto, presso la farmacia "Cannone" in via Madonna della Croce a Barletta. Ieri per Seccia, difeso dagli avvocati Maria Teresa Sasso del foro di Trani e Stefano Prontera del foro di Lecce, è arrivata la piena assoluzione del Tribunale di Barletta: assoluzione arrivata con formula piena "per non aver commesso il fatto", grazie ai filmati recuperati dalla telecamera di sorveglianza di una tabaccheria di Cavallino, in provincia di Lecce.
La storia- Nel tardo pomeriggio del 4 agosto 2010, due rapinatori a volto coperto e armati di un grosso coltello , avevano assaltato la farmacia Cannone in viale Guglielmo Marconi. Mentre i due rapinatori erano ancora all'interno della farmacia, era intervenuta sul posto una pattuglia della Polizia municipale di Barletta. Durante la colluttazione, un agente, seppur privo della pistola di ordinanza, era riuscito a scoprire il volto di uno dei due rapinatori, ma non era riuscito ad evitare un fendente inferto dal rapinatore col coltello, che gli aveva provocato una ferita a un braccio. I rapinatori erano riusciti a scappare, ma uno dei due era stato riconosciuto proprio grazie al volto scoperto dall'agente. Gli uomini della Polizia Municipale individuarono proprio in Seccia, tradito dal suo presunto accento salentino, uno dei due malviventi.
Una telecamera a circuito chiuso aveva ripreso l'accaduto, portando l'8 agosto all'arresto di Seccia, all'epoca domiciliato a San Pietro in Lama (Lecce). Gli avvocati difensori del presunto rapinatore durante il dibattimento hanno invece dimostrato come l'uomo il 4 agosto, nell'ora della rapina, si trovasse a Cavallino, all'esterno di una tabaccheria: tesi confermata dalle immagini riprese da una telecamera di sorveglianza, che hanno restituito la libertà a Seccia e chiuso il processo.
(Twitter: @GuerraLuca88)
La storia- Nel tardo pomeriggio del 4 agosto 2010, due rapinatori a volto coperto e armati di un grosso coltello , avevano assaltato la farmacia Cannone in viale Guglielmo Marconi. Mentre i due rapinatori erano ancora all'interno della farmacia, era intervenuta sul posto una pattuglia della Polizia municipale di Barletta. Durante la colluttazione, un agente, seppur privo della pistola di ordinanza, era riuscito a scoprire il volto di uno dei due rapinatori, ma non era riuscito ad evitare un fendente inferto dal rapinatore col coltello, che gli aveva provocato una ferita a un braccio. I rapinatori erano riusciti a scappare, ma uno dei due era stato riconosciuto proprio grazie al volto scoperto dall'agente. Gli uomini della Polizia Municipale individuarono proprio in Seccia, tradito dal suo presunto accento salentino, uno dei due malviventi.
Una telecamera a circuito chiuso aveva ripreso l'accaduto, portando l'8 agosto all'arresto di Seccia, all'epoca domiciliato a San Pietro in Lama (Lecce). Gli avvocati difensori del presunto rapinatore durante il dibattimento hanno invece dimostrato come l'uomo il 4 agosto, nell'ora della rapina, si trovasse a Cavallino, all'esterno di una tabaccheria: tesi confermata dalle immagini riprese da una telecamera di sorveglianza, che hanno restituito la libertà a Seccia e chiuso il processo.
(Twitter: @GuerraLuca88)