Eventi
Anteprima del film su Alda Merini, ultimo addio alla poetessa dell’anima
Al Cinema Opera incontro con il regista pugliese Damato
Barletta - lunedì 22 marzo 2010
Il ritratto commosso di Alda Merini firmato dal regista pugliese Cosimo Damiano Damato è in programmazione da oggi al Cinema Opera di Barletta, inserito nel circuito Cinema d'Autore: alle 17:30 si svolgerà un incontro alla presenza del regista e di altri ospiti, mentre da martedi 23 a giovedi 25 il film sarà regolarmente inserito in programmazione alle ore 18:00.
Il foyer dell'Opera ospiterà per l'occasione anche una mostra fotografica dedicata alla Merini del Maestro Giuliano Grittini.
Il film di Damato, che ha ottenuto la qualifica di film d'Essai, è l'ultima grande testimonianza della più grande poetessa del '900. Alda Merini - Una donna sul palcoscenico (prodotto da Angelo Tumminelli per la Star Dust International di Roma) è stato Evento Speciale alle Giornate degli Autori alla 66° Mostra del Cinema di Venezia. Girato in presa diretta in tre anni nella casa milanese, la poetessa dei Navigli, candidata più volte al Premio Nobel, si abbandona ad un racconto di sé puro ed elegiaco, mettendo a nudo la sua anima. Un incontro fatto di gesti, parole, sguardi. Un dialogo privato che trasuda dolore ma che rivela l'anima più segreta e nascosta della Merini, la sua sapienza antica e il suo candore. La poetica, la filosofia, la genialità della Merini viene raccontata dal regista Damato grazie ad un canovaccio che affronta i temi del dono della poesia, del misticismo, della seduzione, della musica, un dialogo che diviene confidenza, afflato dell'anima, laddove si parla del dolore, delle brutture del manicomio, della follia riversata a piene mani nella poesia, del mistero di Cristo e della passione.
«È venuto un santo che mi ha illuminato come una stella / Un santo mi ha risposto: perché non ti ami? È nata la mia indolenza. Non vedo più gente che mi picchia e non vedo più i manicomi. Sono morta nell'indolenza».
Questo è il commovente epilogo del prologo inedito scritto da Alda Merini i cui versi prendono vita grazie alla voce di Mariangela Melato.
Cosimo Damiano Damato è nato a Margherita di Savoia, in Puglia, nel 1973. Nel 2008 dirige il film d'animazione "La luna nel deserto" con sceneggiatura di Raffaele Nigro. Nel film sono presenti le voci di Michele Placido e sua figlia Violante, Arnoldo Foà, Renzo Arbore, Emilio Solfrizzi, con musiche originali dei Radiodervish. Parallela all'attività di regista d'animazione inizia la sperimentazione teatrale scrivendo e dirigendo readings come "Agricane ed Orland - Cavalieri per amor cortese" con le voci di Sergio Rubini e Riccardo Scamarcio. Dall'incontro con il produttore Angelo Tumminelli nasce una grande produzione teatrale, "Ritornare a Sud", spettacolo che vede impegnati Giancarlo Giannini e Silvia De Santis. Con loro dirige anche "Amadè - Il ritratto del genio", dedicato a Mozart. Sempre nel 2008 scrive e firma la regia di "Sono sfiorite le rose – Il carteggio d'amore fra Sibilla Aleramo e Dino Campana" con la voce narrante di Arnoldo Foà. Fra gli ultimi impegni ha diretto alcuni readings con Catherine Denueve, Stefania Sandrelli, Fabrizio Bentivoglio, Giulio Scarpati, Isabella Ferrari e Michele Placido. Attualmente è impegnato nella scrittura del nuovo film "Il banditore" dedicato al cantastorie del Gargano Matteo Salvatore.
Il foyer dell'Opera ospiterà per l'occasione anche una mostra fotografica dedicata alla Merini del Maestro Giuliano Grittini.
Il film di Damato, che ha ottenuto la qualifica di film d'Essai, è l'ultima grande testimonianza della più grande poetessa del '900. Alda Merini - Una donna sul palcoscenico (prodotto da Angelo Tumminelli per la Star Dust International di Roma) è stato Evento Speciale alle Giornate degli Autori alla 66° Mostra del Cinema di Venezia. Girato in presa diretta in tre anni nella casa milanese, la poetessa dei Navigli, candidata più volte al Premio Nobel, si abbandona ad un racconto di sé puro ed elegiaco, mettendo a nudo la sua anima. Un incontro fatto di gesti, parole, sguardi. Un dialogo privato che trasuda dolore ma che rivela l'anima più segreta e nascosta della Merini, la sua sapienza antica e il suo candore. La poetica, la filosofia, la genialità della Merini viene raccontata dal regista Damato grazie ad un canovaccio che affronta i temi del dono della poesia, del misticismo, della seduzione, della musica, un dialogo che diviene confidenza, afflato dell'anima, laddove si parla del dolore, delle brutture del manicomio, della follia riversata a piene mani nella poesia, del mistero di Cristo e della passione.
«È venuto un santo che mi ha illuminato come una stella / Un santo mi ha risposto: perché non ti ami? È nata la mia indolenza. Non vedo più gente che mi picchia e non vedo più i manicomi. Sono morta nell'indolenza».
Questo è il commovente epilogo del prologo inedito scritto da Alda Merini i cui versi prendono vita grazie alla voce di Mariangela Melato.
Cosimo Damiano Damato è nato a Margherita di Savoia, in Puglia, nel 1973. Nel 2008 dirige il film d'animazione "La luna nel deserto" con sceneggiatura di Raffaele Nigro. Nel film sono presenti le voci di Michele Placido e sua figlia Violante, Arnoldo Foà, Renzo Arbore, Emilio Solfrizzi, con musiche originali dei Radiodervish. Parallela all'attività di regista d'animazione inizia la sperimentazione teatrale scrivendo e dirigendo readings come "Agricane ed Orland - Cavalieri per amor cortese" con le voci di Sergio Rubini e Riccardo Scamarcio. Dall'incontro con il produttore Angelo Tumminelli nasce una grande produzione teatrale, "Ritornare a Sud", spettacolo che vede impegnati Giancarlo Giannini e Silvia De Santis. Con loro dirige anche "Amadè - Il ritratto del genio", dedicato a Mozart. Sempre nel 2008 scrive e firma la regia di "Sono sfiorite le rose – Il carteggio d'amore fra Sibilla Aleramo e Dino Campana" con la voce narrante di Arnoldo Foà. Fra gli ultimi impegni ha diretto alcuni readings con Catherine Denueve, Stefania Sandrelli, Fabrizio Bentivoglio, Giulio Scarpati, Isabella Ferrari e Michele Placido. Attualmente è impegnato nella scrittura del nuovo film "Il banditore" dedicato al cantastorie del Gargano Matteo Salvatore.