La città
"Angioletto e disabili" beffati dal Sindaco Maffei
Disagi e sofferenze non sono tra le priorità dell'Amministrazione. Viaggio tra le sensibilità dimenticate
Barletta - mercoledì 27 giugno 2012
9.42
Il 23 dicembre dello scorso anno, dalle colonne di questo giornale, ci siamo occupati della squallida vicenda dell'"Angioletto" di Via Barberini, denunciando ritardi e inadempienze. Una struttura, è bene ricordarlo, in passato adibita a scuola materna poi ristrutturata, sulla base di un progetto costato 390.000 euro e co-finanziato al 50% con fondi regionali, per la realizzazione di un "centro educativo diurno per portatori di handicap grave", così come testualmente recitava il titolo della delibera.
Dopo i lavori deliberati nel 2006 e conclusi faticosamente nel 2010, la struttura già a febbraio del 2011 secondo gli annunci del Sindaco, avrebbe dovuto essere di lì a poco pienamente fruibile e attiva. In realtà trascorsero inutilmente altri 10 mesi senza alcun risultato. Al comunicato "beffa" del Sindaco del febbraio 2011 seguì quindi un altro comunicato stampa dell'allora Assessore ai Servizi Sociali Antonio Divincenzo che in data 03 Dicembre 2011, in occasione della "Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità", informava la Città che l'apertura dell'Angioletto era ormai in dirittura di arrivo in quanto "obiettivo prioritario dell'Amministrazione". Ad oggi persiste, purtroppo, un colposo e grave ritardo che nega a tanti uomini e donne, in condizione di ridotta abilità, una importante occasione di socializzazione e quindi una esistenza più dignitosa e accettabile.
Siamo alla fine di giugno 2012, sono trascorsi oltre 14 mesi dal comunicato stampa del Sindaco del 17 febbraio 2011, ma la sostanza non è affatto cambiata: famiglie e cittadini disabili beffati, cancelli chiusi, struttura inutilizzata, oltre ad una bellissima palma piantata nel giardinetto oramai completamente secca e malandata.
Una politica di annunci e odiose strumentalizzazioni consumate con comunicati stampa a dir poco "sospetti". In un caso a ridosso della campagna elettorale (Febbraio 2011) e nell'altro in occasione della giornata dedicata alle persone disabili (Dicembre 2011). Le cause dei ritardi non sono note. Non è dato sapere, ad esempio, se anche per l'affidamento di questo servizio siano intervenute le "ricorrenti problematiche" legate alla gestione delle procedure di gara ed alla relativa valutazione delle offerte.
E' quantomeno singolare che l'Amministrazione Maffei sia prodiga di vacui comunicati stampa che annunciano a più riprese l'apertura della struttura, e non abbia alcuna sensibilità, né avverte il dovere, di dare un minimo di informazione rispetto alle cause che hanno generato tali ritardi, tenuto conto che è già trascorso oltre 1 anno dall'annuncio del Sindaco, trattandosi per di più di un intervento annoverabile tra gli "obiettivi prioritari" dell'Amministrazione.
A guardar bene una modesta attività di manutenzione straordinaria, classificata come "obiettivo prioritario", la cui attuazione sconta tempi a dir poco assurdi: 4 anni per l'affidamento e la realizzazione dei lavori, 2 anni (forse) per l'attivazione del servizio. Per fortuna i tempi per il rifacimento delle "strisce pedonali", altro "obiettivo prioritario" di questa Amministrazione, risultano ben più rapidi.
Data la particolare tipologia di utenza di tale servizio vi è il rischio di lasciarsi andare a facili e demagogici pietismi, dai quali vogliamo invece rifuggire. Osserviamo infine quanto un'Amministrazione poco efficiente, incapace di dare risposte efficaci sul piano generale, tradisce pesantemente nei fatti sensibilità politiche e culturali di "sinistra" ipocritamente vagheggiate nei confronti delle persone che vivono una condizione di oggettivo svantaggio sociale.
Burocrazia e cattiva politica evidentemente non fanno sconti a nessuno, rendendoci forse tutti "disabili".
Dopo i lavori deliberati nel 2006 e conclusi faticosamente nel 2010, la struttura già a febbraio del 2011 secondo gli annunci del Sindaco, avrebbe dovuto essere di lì a poco pienamente fruibile e attiva. In realtà trascorsero inutilmente altri 10 mesi senza alcun risultato. Al comunicato "beffa" del Sindaco del febbraio 2011 seguì quindi un altro comunicato stampa dell'allora Assessore ai Servizi Sociali Antonio Divincenzo che in data 03 Dicembre 2011, in occasione della "Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità", informava la Città che l'apertura dell'Angioletto era ormai in dirittura di arrivo in quanto "obiettivo prioritario dell'Amministrazione". Ad oggi persiste, purtroppo, un colposo e grave ritardo che nega a tanti uomini e donne, in condizione di ridotta abilità, una importante occasione di socializzazione e quindi una esistenza più dignitosa e accettabile.
Siamo alla fine di giugno 2012, sono trascorsi oltre 14 mesi dal comunicato stampa del Sindaco del 17 febbraio 2011, ma la sostanza non è affatto cambiata: famiglie e cittadini disabili beffati, cancelli chiusi, struttura inutilizzata, oltre ad una bellissima palma piantata nel giardinetto oramai completamente secca e malandata.
Una politica di annunci e odiose strumentalizzazioni consumate con comunicati stampa a dir poco "sospetti". In un caso a ridosso della campagna elettorale (Febbraio 2011) e nell'altro in occasione della giornata dedicata alle persone disabili (Dicembre 2011). Le cause dei ritardi non sono note. Non è dato sapere, ad esempio, se anche per l'affidamento di questo servizio siano intervenute le "ricorrenti problematiche" legate alla gestione delle procedure di gara ed alla relativa valutazione delle offerte.
E' quantomeno singolare che l'Amministrazione Maffei sia prodiga di vacui comunicati stampa che annunciano a più riprese l'apertura della struttura, e non abbia alcuna sensibilità, né avverte il dovere, di dare un minimo di informazione rispetto alle cause che hanno generato tali ritardi, tenuto conto che è già trascorso oltre 1 anno dall'annuncio del Sindaco, trattandosi per di più di un intervento annoverabile tra gli "obiettivi prioritari" dell'Amministrazione.
A guardar bene una modesta attività di manutenzione straordinaria, classificata come "obiettivo prioritario", la cui attuazione sconta tempi a dir poco assurdi: 4 anni per l'affidamento e la realizzazione dei lavori, 2 anni (forse) per l'attivazione del servizio. Per fortuna i tempi per il rifacimento delle "strisce pedonali", altro "obiettivo prioritario" di questa Amministrazione, risultano ben più rapidi.
Data la particolare tipologia di utenza di tale servizio vi è il rischio di lasciarsi andare a facili e demagogici pietismi, dai quali vogliamo invece rifuggire. Osserviamo infine quanto un'Amministrazione poco efficiente, incapace di dare risposte efficaci sul piano generale, tradisce pesantemente nei fatti sensibilità politiche e culturali di "sinistra" ipocritamente vagheggiate nei confronti delle persone che vivono una condizione di oggettivo svantaggio sociale.
Burocrazia e cattiva politica evidentemente non fanno sconti a nessuno, rendendoci forse tutti "disabili".