Associazioni
Ancora disagi in via Romanelli, i commercianti formano un comitato
«Traffico chiuso su un lato della strada, impossibile passare quando piove»
Barletta - venerdì 16 settembre 2016
12.45 Comunicato Stampa
Tanto clamore hanno suscitato i frequenti disagi per residenti e commercianti di via Romanelli, dove le opere di urbanizzazione tardano a essere completate con conseguenze nefaste soprattutto per chi opera in quella zona. Così le attività commerciali presenti tra via Romanelli e via Dibari (in particolare: Sanitaria io e il mio bimbo - L'isola dei Pelosi - Cartolibreria Signorile - Il Fontanino - Bar OpenSpace - Pizzeria Il Buco - Le delizie della carne - Pizzeria Gli Antenati - Coloridea - Il Paniciccio - Boulevard Cafè - Pane Latte e Fantasia - Minimarket Fior di Frutta) hanno creato un comitato spontaneo per avanzare con maggiore veemenza le proprie ragioni.
«Gli operatori commerciali di via L. Romanelli e di via Padre R. Dibari intendono esprimere alla pubblica opinione tutto il proprio disagio e la sdegnata protesta sull'iter programmatico e operativo di un intervento che sta arrecando gravi danni alle attività commerciali. In via L. Romanelli è stato completamente chiuso al traffico un lato della strada con conseguente difficoltà per i cittadini di trovare parcheggio, inoltre parcheggiare a 200 mt di distanza da un negozio e camminare lungo una strada di pietre è praticamente impossibile. La ditta ha aperto il cantiere senza dare soluzioni per i pedoni e per gli esercenti peggiorando la situazione drammatica già esistente, per non parlare di quando piove dove è perfino impossibile attraversare da un marciapiede all'altro di tutta via Romanelli.
Capiamo l'urgenza di certi interventi ma è inaccettabile mettere ogni volta gli esercenti di fronte al fatto compiuto senza coinvolgerli preventivamente, e soprattutto senza cercare di trovare una soluzione che non pregiudichi il loro lavoro. Dal 2013 le attività commerciali hanno dato vita al quartiere nonostante i vari disagi: polvere, pietre che schizzano pericolosamente, strade impraticabili anche con una normale pioggia, mancanza di illuminazione (è assurdo che in questi anni la Pubblica Amministrazione non abbia mai pensato a delle soluzioni temporanee di illuminazione). Ribadiamo che capiamo l'urgenza, infatti gli esercenti hanno sistemato a proprie spese, alcuni angoli dei marciapiedi dove si annidavano topi e immondizia, ma non vediamo dall'altra parte la stessa comprensione anzi notiamo mancanza di rispetto: come mai la ditta appaltatrice transenna la strada e poi sparisce per settimane? Pensavamo fosse a causa della pioggia ma ormai anche con il bel tempo nel cantiere non si lavora o avvolte si lavora solo per un paio d'ore. Perché per recuperare tempo, non si lavora nei giorni prefestivi e festivi?
E' questo che chiediamo: tempi brevi! Per noi esercenti ogni giorno di mancato incasso è un passo verso il fallimento dell'attività. Un'altra soluzione che chiediamo è lo spezzettamento del cantiere in mini-cantieri in questo modo il disagio sarebbe minore con possibilità di parcheggio nei pressi degli stessi, è inutile chiudere tutta la strada per poi non lavorarci. Chiediamo di conoscere preventivamente come procederanno i lavori in via L. Romanelli e in via Padre R. Dibari e i tempi previsti. Dall'apertura del cantiere alcune attività hanno visto un decremento dal 30% al 70% del fatturato e siamo solo all'inizio e si sa che i clienti persi è difficile recuperarli per questo chiediamo all'Amministrazione Comunale di porsi l'obiettivo di contribuire in modo sostanziale alla salvaguardia di quel prezioso tessuto economico locale che si è ben radicato nella nuova periferia. Il commerciante non vive di stipendio, ma di dignità del proprio lavoro ed è quindi un imprenditore che non chiede nulla allo Stato, ma almeno i servizi e la possibilità di lavorare tranquillamente e senza disagi, quello sì. Invitiamo l'Amministrazione Comunale ad un incontro con tutti i commercianti della zona interessata per definire possibili soluzioni».
«Gli operatori commerciali di via L. Romanelli e di via Padre R. Dibari intendono esprimere alla pubblica opinione tutto il proprio disagio e la sdegnata protesta sull'iter programmatico e operativo di un intervento che sta arrecando gravi danni alle attività commerciali. In via L. Romanelli è stato completamente chiuso al traffico un lato della strada con conseguente difficoltà per i cittadini di trovare parcheggio, inoltre parcheggiare a 200 mt di distanza da un negozio e camminare lungo una strada di pietre è praticamente impossibile. La ditta ha aperto il cantiere senza dare soluzioni per i pedoni e per gli esercenti peggiorando la situazione drammatica già esistente, per non parlare di quando piove dove è perfino impossibile attraversare da un marciapiede all'altro di tutta via Romanelli.
Capiamo l'urgenza di certi interventi ma è inaccettabile mettere ogni volta gli esercenti di fronte al fatto compiuto senza coinvolgerli preventivamente, e soprattutto senza cercare di trovare una soluzione che non pregiudichi il loro lavoro. Dal 2013 le attività commerciali hanno dato vita al quartiere nonostante i vari disagi: polvere, pietre che schizzano pericolosamente, strade impraticabili anche con una normale pioggia, mancanza di illuminazione (è assurdo che in questi anni la Pubblica Amministrazione non abbia mai pensato a delle soluzioni temporanee di illuminazione). Ribadiamo che capiamo l'urgenza, infatti gli esercenti hanno sistemato a proprie spese, alcuni angoli dei marciapiedi dove si annidavano topi e immondizia, ma non vediamo dall'altra parte la stessa comprensione anzi notiamo mancanza di rispetto: come mai la ditta appaltatrice transenna la strada e poi sparisce per settimane? Pensavamo fosse a causa della pioggia ma ormai anche con il bel tempo nel cantiere non si lavora o avvolte si lavora solo per un paio d'ore. Perché per recuperare tempo, non si lavora nei giorni prefestivi e festivi?
E' questo che chiediamo: tempi brevi! Per noi esercenti ogni giorno di mancato incasso è un passo verso il fallimento dell'attività. Un'altra soluzione che chiediamo è lo spezzettamento del cantiere in mini-cantieri in questo modo il disagio sarebbe minore con possibilità di parcheggio nei pressi degli stessi, è inutile chiudere tutta la strada per poi non lavorarci. Chiediamo di conoscere preventivamente come procederanno i lavori in via L. Romanelli e in via Padre R. Dibari e i tempi previsti. Dall'apertura del cantiere alcune attività hanno visto un decremento dal 30% al 70% del fatturato e siamo solo all'inizio e si sa che i clienti persi è difficile recuperarli per questo chiediamo all'Amministrazione Comunale di porsi l'obiettivo di contribuire in modo sostanziale alla salvaguardia di quel prezioso tessuto economico locale che si è ben radicato nella nuova periferia. Il commerciante non vive di stipendio, ma di dignità del proprio lavoro ed è quindi un imprenditore che non chiede nulla allo Stato, ma almeno i servizi e la possibilità di lavorare tranquillamente e senza disagi, quello sì. Invitiamo l'Amministrazione Comunale ad un incontro con tutti i commercianti della zona interessata per definire possibili soluzioni».