Servizi sociali
Anche i defibrillatori di Bat Cuore giacciono dimenticati nei cassetti?
I destinatari dei fondamentali strumenti sono stati poi addestrati?. Una determina comunale del 2008 dei Servizi Sociali assegnò 15.000 euro
Barletta - sabato 3 settembre 2011
Non solo la vicenda dei defibrillatori destinati dalla ASL-BAT alle farmacie per un totale di 270.000 euro fa discutere. Ce ne siamo occupati diffusamente e pare che il prossimo mese inizieranno i corsi per consentire ai titolari delle farmacie, comunque restii all'utilizzo dell'importante strumento salvavita, di conoscerne l'utilizzo.
A memoria di cronaca ricordiamo un altro importante impegno finanziario, questa volta delle casse comunali barlettane che, tramite l'assessorato ai Servizi Sociali, destinarono nel lontano 2008 ben 15.000 euro all'associazione Bat Cuore per acquistare sette defibrillatori semiautomatici contro l'arresto cardiaco. Furono consegnati a forze dell'ordine, all'Unitalsi, ai Vigili del fuoco, alla Croce Rossa al, 118 ed altre importanti strutture. Ma, anche in questo caso ed in analogia a quello più oneroso della ASL-BAT, gli indispensabili corsi di conoscenza ed approfondimento di cui abbisognano questi sofisticati salvavita, sono poi stati tenuti? La consegna dei sette defibrillatori dell'Associazione Bat-cuore avvenne nel novembre del 2009, a cura del promotore e direttore scientifico, nonché attuale vice sindaco con delega all'ambiente, alla legalità e al controllo del territorio, il cardiologo Antonio Carpagnano . L'austera cerimonia di consegna avvenne , densa di significati, nella sala rossa del castello, messa a disposizione dall'amministrazione comunale. A quell'evento presenziarono il sindaco Nicola Maffei, il Prefetto Carlo Sessa, il magistrato Carlo Di Bello presidente di Bat-cuore, il dott. Cosimo Cannito responsabile del 118 e il dott. Francesco Barbangelo direttore corsi IRC. La finalità del progetto, fu ampiamente estesa in quella prestigiosa vetrina scientifica.
Fondamentale l'uso dei defibrillatori consegnati ai maggior responsabili della prima emergenza, e indispensabili sarebbero stati i conseguenti corsi di addestramento alle tecniche di rianimazione cardiopolmonari attraverso questi macchinari. Ma, per quanto ci risulta, anche in questo caso, alla consegna degli strumenti salvavita consegnati da Bat Cuore, non sono seguiti i severi corsi di addestramento. Euro anche questi in sospeso come quelli della ASL? IL dubbio sulla indizione e tenuta dei corsi ci è stata confermata da alcuni dei soggetti destinatari dei defibrillatori che ovviamente non sono in grado di affrontare emergenze. Apertissime le pagine di Barlettalife per eventuale differente e auspicata informativa che contraddica le nostre fonti.
A memoria di cronaca ricordiamo un altro importante impegno finanziario, questa volta delle casse comunali barlettane che, tramite l'assessorato ai Servizi Sociali, destinarono nel lontano 2008 ben 15.000 euro all'associazione Bat Cuore per acquistare sette defibrillatori semiautomatici contro l'arresto cardiaco. Furono consegnati a forze dell'ordine, all'Unitalsi, ai Vigili del fuoco, alla Croce Rossa al, 118 ed altre importanti strutture. Ma, anche in questo caso ed in analogia a quello più oneroso della ASL-BAT, gli indispensabili corsi di conoscenza ed approfondimento di cui abbisognano questi sofisticati salvavita, sono poi stati tenuti? La consegna dei sette defibrillatori dell'Associazione Bat-cuore avvenne nel novembre del 2009, a cura del promotore e direttore scientifico, nonché attuale vice sindaco con delega all'ambiente, alla legalità e al controllo del territorio, il cardiologo Antonio Carpagnano . L'austera cerimonia di consegna avvenne , densa di significati, nella sala rossa del castello, messa a disposizione dall'amministrazione comunale. A quell'evento presenziarono il sindaco Nicola Maffei, il Prefetto Carlo Sessa, il magistrato Carlo Di Bello presidente di Bat-cuore, il dott. Cosimo Cannito responsabile del 118 e il dott. Francesco Barbangelo direttore corsi IRC. La finalità del progetto, fu ampiamente estesa in quella prestigiosa vetrina scientifica.
Fondamentale l'uso dei defibrillatori consegnati ai maggior responsabili della prima emergenza, e indispensabili sarebbero stati i conseguenti corsi di addestramento alle tecniche di rianimazione cardiopolmonari attraverso questi macchinari. Ma, per quanto ci risulta, anche in questo caso, alla consegna degli strumenti salvavita consegnati da Bat Cuore, non sono seguiti i severi corsi di addestramento. Euro anche questi in sospeso come quelli della ASL? IL dubbio sulla indizione e tenuta dei corsi ci è stata confermata da alcuni dei soggetti destinatari dei defibrillatori che ovviamente non sono in grado di affrontare emergenze. Apertissime le pagine di Barlettalife per eventuale differente e auspicata informativa che contraddica le nostre fonti.