Alla scoperta di uno scorcio di letteratura barlettana

Barletta ha avuto anche dei letterati? Ovviamente sì! Uno di questi è stato il nobile Mario Di Leo, uomo di legge vissuto nel '500. A lui si deve il noto poemetto dal titolo "L'Amore prigioniero", ambientato nei pressi dell'antico fiume Sebèto di Napoli. Due eserciti di nobildonne - dietro cui si celano le ninfe - capeggiate da Diana e Bellona, imprigionano Amore e lo costringono ad abbandonare quel luogo con la promessa di non farvi più ritorno, perché le sue frecce aprono dolorose ferite.

A spiegare questa bella opera in ottave di endecasillabi sarà la ex docente di lettere Francesca De Santis, sempre pronta a mettere le sue competenze a servizio della sua Città natale.

L'evento è organizzato dall'A.N.M.I.G. (Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra) con la collaborazione dell'Archivio di Stato della Bat nella persona del Direttore Adriano Buzzanca e dell'U.N.C.I. (Unione Nazionale Cavalieri d'Italia) nella persona del Presidente Michele Grimaldi.

Appuntamento sabato 18 ottobre alle ore 17:45 nella Sala conferenze del Castello di Barletta. Ingresso libero, senza prenotazione.