Politica
Alfarano e Cascella: confronto sul problema "compravendita del voto"
Barlettalife ha posto i candidati davanti alla questione. L’ampio dibattito, al termine del confronto di ieri
Barletta - venerdì 7 giugno 2013
14.00
Al termine del confronto di ieri pomeriggio, tra Giovanni Alfarano e Pasquale Cascella, noi di Barlettalife, in nome della campagna di sensibilizzazione "SOS - Io voto libero", che abbiamo lanciato ancor prima che entrasse nel vivo questa campagna elettorale, abbiamo posto i candidati sindaco, davanti al problema della compravendita del voto. Il tema ha aperto un nuovo dibattito, a margine del confronto, nel quale sono nuovamente intervenuti Giovanni Cassandro e Francesco Sfrecola, e tra il pubblico Rosa Cascella e Franco Fucci.
Riportiamo di seguito la discussione sul tema, che è stata introdotta dalla seguente domanda:
Durante questa campagna elettorale, avete avvertito il problema, la piaga, il reato della compravendita del voto in questa città?
Alfarano: «Questo problema esiste, e secondo me si è aggravato, perché strettamente collegato alla crisi economica che stiamo vivendo. La cosa anomala è che un tempo erano i candidati che compravano i voti, adesso è la gente che va in giro a venderli. Questa è la situazione gravissima di degrado etico e morale con la quale oggi ci troviamo a fare i conti. Il fenomeno esiste e si è anche aggravato».
Cascella: «Perdonami Alfarano, ma se qualcuno è venuto a chiederti i soldi per venderti il voto, dovresti andare dal magistrato e dirgli nome e cognome. A me non è venuto nessuno, e ringrazio il cielo che non sia venuto nessuno. Chi si è permesso in qualsiasi modo di immaginare un qualsiasi scambio, favore o richiesta, credo che le urla si sono sentite pubblicamente, per quello che mi riguarda. Qualcuno ha imparato la lezione, e a me non ci si è rivolto più in questo modo. Ho notato e ho letto quello che è stato scritto sui siti, e ne ho tratto le conseguenze anche con alcuni atti pubblici. Giovanni Cassandro, che ha avuto qualche sentore, è stato ascoltato poi dai magistrati, la sua denuncia l'ha fatta pubblicamente, e ha fatto bene. Possiamo dire che se ci sono dieci, cento, mille, Aldo Musti e Giovanni Cassandro forse la città di Barletta ne guadagnerebbe. Il senso civico in una città è importante, serve anche agli amministratori che devono governare una città: essere sostenuti ed aiutati da tutti i cittadini onesti, puliti, che abbiano una cultura della legalità. Serve anche che ci siano siti, associazioni, che pongano in primo piano questa esigenza. Sono andato dal Prefetto a sostenere l'esigenza che tutte le forze dell'ordine fossero vigili. Il giorno delle elezioni ho fatto soltanto una cosa: ho girato per tutti i seggi, andando dalle forze dell'ordine, che erano lì, a chiedere loro il fare il proprio dovere. E credo che se le forze dell'ordine abbiano, come io spero, registrato qualcosa che non vada, si possa essere conseguenti fino in fondo».
Alfarano: «Sono rammaricato della risposta di Pasquale Cascella, perché prendo atto che non si perde mai occasione per fare inutili polemiche. Quando uno mi da una risposta del genere, facendo finta di non aver letto in tutti questi mesi cosa si è scritto sulla stampa, da parte anche di Giovanni Cassandro, che diverse volte è intervenuto, è andato anche dal magistrato. Ma io chiedo a Cascella: secondo te, la compravendita del voto secondo si fa alla luce del sole? Se io avessi una prova, immediatamente andrei adesso dai Carabinieri a denunciare. La compravendita purtroppo non avviene alla luce del sole. In questa campagna elettorale, ho fatto per la prima volta, da quanti anni faccio politica, 3 querele, ma ne potevo fare trecento per la quantità di diffamazioni che ho ricevuto. Ne ho fatte due per minacce, e una invece per diffamazione aggravata. Quindi, io ti prego di essere rispettoso sulle cose che vengono dette, perché se io avessi avuto un minimo di prova su questa cosa, sarei andato da un magistrato. Però, ti posso garantire che tutti avvertono questa cosa, compreso anche il segretario della CGIL, che ha scritto una pagina intera su questo fenomeno. Il fenomeno esiste, se tu non te ne sei accorto..».
Cascella: «Me ne sono accorto talmente bene che ho chiesto a te e ad altri di prendere pubblicamente posizione insieme, e non l'hai fatto».
Alfarano: «Ma la nostra posizione cosa può determinare? Sono andato anch'io dal Prefetto con l'Onorevole Fucci lunedì a parlare di questa cosa, ma se uno non ha una prova concreta, certa, della compravendita, di cosa parliamo? Facciamo soltanto demagogia e ci facciamo campagna elettorale su queste cose? Questa è campagna elettorale. Il fatto di essere andato a parlare con il Prefetto o con il Procuratore di cose per sentito dire, non ci porta da nessuna parte».
Riportiamo di seguito la discussione sul tema, che è stata introdotta dalla seguente domanda:
Durante questa campagna elettorale, avete avvertito il problema, la piaga, il reato della compravendita del voto in questa città?
Alfarano: «Questo problema esiste, e secondo me si è aggravato, perché strettamente collegato alla crisi economica che stiamo vivendo. La cosa anomala è che un tempo erano i candidati che compravano i voti, adesso è la gente che va in giro a venderli. Questa è la situazione gravissima di degrado etico e morale con la quale oggi ci troviamo a fare i conti. Il fenomeno esiste e si è anche aggravato».
Cascella: «Perdonami Alfarano, ma se qualcuno è venuto a chiederti i soldi per venderti il voto, dovresti andare dal magistrato e dirgli nome e cognome. A me non è venuto nessuno, e ringrazio il cielo che non sia venuto nessuno. Chi si è permesso in qualsiasi modo di immaginare un qualsiasi scambio, favore o richiesta, credo che le urla si sono sentite pubblicamente, per quello che mi riguarda. Qualcuno ha imparato la lezione, e a me non ci si è rivolto più in questo modo. Ho notato e ho letto quello che è stato scritto sui siti, e ne ho tratto le conseguenze anche con alcuni atti pubblici. Giovanni Cassandro, che ha avuto qualche sentore, è stato ascoltato poi dai magistrati, la sua denuncia l'ha fatta pubblicamente, e ha fatto bene. Possiamo dire che se ci sono dieci, cento, mille, Aldo Musti e Giovanni Cassandro forse la città di Barletta ne guadagnerebbe. Il senso civico in una città è importante, serve anche agli amministratori che devono governare una città: essere sostenuti ed aiutati da tutti i cittadini onesti, puliti, che abbiano una cultura della legalità. Serve anche che ci siano siti, associazioni, che pongano in primo piano questa esigenza. Sono andato dal Prefetto a sostenere l'esigenza che tutte le forze dell'ordine fossero vigili. Il giorno delle elezioni ho fatto soltanto una cosa: ho girato per tutti i seggi, andando dalle forze dell'ordine, che erano lì, a chiedere loro il fare il proprio dovere. E credo che se le forze dell'ordine abbiano, come io spero, registrato qualcosa che non vada, si possa essere conseguenti fino in fondo».
Alfarano: «Sono rammaricato della risposta di Pasquale Cascella, perché prendo atto che non si perde mai occasione per fare inutili polemiche. Quando uno mi da una risposta del genere, facendo finta di non aver letto in tutti questi mesi cosa si è scritto sulla stampa, da parte anche di Giovanni Cassandro, che diverse volte è intervenuto, è andato anche dal magistrato. Ma io chiedo a Cascella: secondo te, la compravendita del voto secondo si fa alla luce del sole? Se io avessi una prova, immediatamente andrei adesso dai Carabinieri a denunciare. La compravendita purtroppo non avviene alla luce del sole. In questa campagna elettorale, ho fatto per la prima volta, da quanti anni faccio politica, 3 querele, ma ne potevo fare trecento per la quantità di diffamazioni che ho ricevuto. Ne ho fatte due per minacce, e una invece per diffamazione aggravata. Quindi, io ti prego di essere rispettoso sulle cose che vengono dette, perché se io avessi avuto un minimo di prova su questa cosa, sarei andato da un magistrato. Però, ti posso garantire che tutti avvertono questa cosa, compreso anche il segretario della CGIL, che ha scritto una pagina intera su questo fenomeno. Il fenomeno esiste, se tu non te ne sei accorto..».
Cascella: «Me ne sono accorto talmente bene che ho chiesto a te e ad altri di prendere pubblicamente posizione insieme, e non l'hai fatto».
Alfarano: «Ma la nostra posizione cosa può determinare? Sono andato anch'io dal Prefetto con l'Onorevole Fucci lunedì a parlare di questa cosa, ma se uno non ha una prova concreta, certa, della compravendita, di cosa parliamo? Facciamo soltanto demagogia e ci facciamo campagna elettorale su queste cose? Questa è campagna elettorale. Il fatto di essere andato a parlare con il Prefetto o con il Procuratore di cose per sentito dire, non ci porta da nessuna parte».