La città
Albero pericolante in via Vitrani, Cianci: «Cause di forza maggiore»
«Mi impegnerò affinché l’area archeologica venga dedicata al maestro Giuseppe Savasta»
Barletta - venerdì 4 gennaio 2019
20.17 Comunicato Stampa
In seguito a diverse segnalazioni, avvenute soprattutto via social, è l'amministratore di Bar.S.A., l'avvocato Michele Cianci, a chiarire il destino dell'imponente pino che si erge all'interno dell'area archeologica nei pressi del liceo Classico. «Proprio io avrei voluto evitare di scrivere questa nota - scrive Cianci - ma è giusto che sia proprio io a preannunciare l'abbattimento, in ossequio all'ordinanza emanata dal sindaco Cannito, del pino pericolante che tutti possono vedere nell'isola archeologica di via Vitrani.
Ma quell'albero, pur condannato all'abbattimento per cause di forza maggiore ed evidenti motivi di sicurezza, dovrà diventare il simbolo di una rinascita del verde pubblico di questa nostra bella città. Impegno a cui tutti noi barlettani dovremmo votarci.
Ho subito condiviso, con moltissimi altri, l'istanza rivolta dalla comunità scolastica del terzo circolo didattico Fraggianni, veicolata dall'amico giornalista Nino Vinella come presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e dell'Archeoclub d'Italia sede locale, durante la cerimonia in memoria del maestro Giuseppe Savasta, per intitolare in sua memoria proprio quell'isola archeologica dove verde e cultura s'intrecciano.
Il vincolo archeologico a cui la zona è sottoposta non permette di piantare un nuovo albero, ma ciò non può e non deve impedire di trovare una diversa possibilità a tutela del verde pubblico. Mi impegnerò personalmente in questo.
Mio padre, il professor Pietro Cianci, ha sempre condiviso le battaglie in nome della storia e della cultura di Barletta. Ed è in memoria sua e di tantissimi altri che noi dobbiamo impegnarci a sostenere battaglie sempre nuove, ma sempre provenienti da quel comune passato: battaglie per un verde pubblico, vero "portavoce" di una migliore qualità della vita, a beneficio di tutti i cittadini che meritano una Barletta più sensibile alla Natura.
Ecco perché richiamo l'attenzione di tutti a guardare oltre: nell'archeologia di via Vitrani c'è il nostro futuro, perché il nostro domani inizia dalla nostra storia».
Ma quell'albero, pur condannato all'abbattimento per cause di forza maggiore ed evidenti motivi di sicurezza, dovrà diventare il simbolo di una rinascita del verde pubblico di questa nostra bella città. Impegno a cui tutti noi barlettani dovremmo votarci.
Ho subito condiviso, con moltissimi altri, l'istanza rivolta dalla comunità scolastica del terzo circolo didattico Fraggianni, veicolata dall'amico giornalista Nino Vinella come presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e dell'Archeoclub d'Italia sede locale, durante la cerimonia in memoria del maestro Giuseppe Savasta, per intitolare in sua memoria proprio quell'isola archeologica dove verde e cultura s'intrecciano.
Il vincolo archeologico a cui la zona è sottoposta non permette di piantare un nuovo albero, ma ciò non può e non deve impedire di trovare una diversa possibilità a tutela del verde pubblico. Mi impegnerò personalmente in questo.
Mio padre, il professor Pietro Cianci, ha sempre condiviso le battaglie in nome della storia e della cultura di Barletta. Ed è in memoria sua e di tantissimi altri che noi dobbiamo impegnarci a sostenere battaglie sempre nuove, ma sempre provenienti da quel comune passato: battaglie per un verde pubblico, vero "portavoce" di una migliore qualità della vita, a beneficio di tutti i cittadini che meritano una Barletta più sensibile alla Natura.
Ecco perché richiamo l'attenzione di tutti a guardare oltre: nell'archeologia di via Vitrani c'è il nostro futuro, perché il nostro domani inizia dalla nostra storia».