Crollo in Via Roma
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Politica

Al più presto il “Fascicolo del Fabbricato” diventerà legge

Il progetto pilota di Barletta sarà un primo passo importante. Obiettivo: vivere in una sicurezza reciproca, per una migliore convivenza civile

«L'intesa che sottoscriveremo nei prossimi giorni rappresenta una prima sperimentazione delle norme contenute nel disegno di legge regionale sul "Fascicolo del fabbricato", attualmente in attesa di approvazione del Consiglio regionale». Così l'assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione Civile Fabiano Amati, ha reso nota l'approvazione da parte della giunta regionale della volontà di sottoscrivere al più presto, con il comune di Barletta, un Protocollo d'Intesa, per la realizzazione di un "Progetto Pilota", che «alla luce di alcune possibili criticità che potrebbero evidenziarsi in fase di verifica, si è reso necessario - ha precisato Amati - al fine di definire uniformemente su tutto il territorio comunale i parametri tecnici da seguire per la classificazione dei fabbricati, le modalità di verifica della staticità degli edifici, la tipologia dei dati da comunicare, i più idonei sistemi informatici per la gestione di tali dati, il funzionamento di un efficiente sistema di monitoraggio delle condizioni statiche dei fabbricati, nonché le modalità di condivisione di tali informazioni con le altre amministrazioni interessate».

Siamo certamente di fronte ad un'azione che può portare una accelerazione del percorso iniziato con la presentazione del DdL regionale avente ad oggetto "Disposizioni urgenti in materia di prevenzione del rischio e sicurezza delle costruzioni - Istituzione del fascicolo del fabbricato", approvato dalla giunta regionale il 29 Dicembre scorso. Un percorso che ha avuto la sua origine purtroppo, nel solco di una triste tradizione italiana, da una tragedia evitabile: il crollo di una palazzina in via Roma a Barletta, con la morte di 5 donne. Ora questo percorso potrà tagliare i suoi primi importanti traguardi a cominciare da questo progetto, ma ancor di più con l'approvazione definitiva di questo disegno di legge sul Fascicolo del Fabbricato. Il testo, a inizio Aprile, ha completato il suo iter nella V° commissione consiliare regionale alle Opere Pubbliche, con approvazione all'unanimità, ed ora aspetta di essere discusso e approvato dal consiglio regionale, per poter divenire così legge regionale. E' fondamentale quindi, per capire l'importanza di questo provvedimento, analizzare i punti principali del testo approvato dalla commissione:

Obiettivi:
  • Tutela della pubblica e privata incolumità
  • Conoscenza dello stato conservativo del patrimonio edilizio
  • Sistema integrato ed informatizzato per la conoscenza dello stato conservativo del patrimonio edilizio (seguendo il principio di sussidiarietà tra Regione e Comuni)
  • Prevenzione e protezione dai rischi di eventi calamitosi

Fascicolo del Fabbricato:
  • per tutti gli edifici di nuova costruzione
  • informazioni su situazione progettuale, urbanistica, edilizia, catastale, strutturale, impiantistica, dati dei relativi atti autorizzativi
  • aggiornamento ogni 10 anni e in occasione di ogni lavoro o di modifica significativa dello stato di fatto o della destinazione d'uso dell'intero fabbricato, o di parte di esso

Scheda Informativa:
  • per tutti i fabbricati esistenti
  • redazione a cura dei proprietari, entro 6 mesi dalla pubblicazione della legge
  • informazioni dall'anno di costruzione al referto tecnico di verifica della condizione statica attuale, al certificato di abitabilità, alla tipologia della struttura portante dell'edificio e degli orizzontamenti, oltre ad altri dati ritenuti indispensabili
  • aggiornamento ogni 10 anni e in occasione di ogni lavoro o di modifica significativa dello stato di fatto o della destinazione d'uso dell'intero fabbricato, o di parte di esso

I Comuni devono (entro 6 mesi dalla pubblicazione della legge):
  • raggruppare i fabbricati esistenti per probabile livello di rischio attuale, sulla base delle informazioni e delle conoscenze sulle caratteristiche geotecniche e idrogeologiche del suolo
  • predisporre un crono-programma definito in base al livello di rischio, finalizzato alla sottoposizione dei fabbricati interessati a verifica obbligatoria della condizione statica
  • Per i fabbricati pubblici e privati ad uso pubblico:
  • predisporre, entro sei mesi, le schede di rilevamento, che saranno aggiornate ogni qualvolta muteranno i dati in essa riportati
  • Per interventi su strutture aventi funzione statica degli edifici esistenti, che riguardino in particolare le soprelevazioni e gli aggregati:
  • redigere il progetto di messa in sicurezza delle unità strutturali sottostanti ed adiacenti, anche se attinenti a proprietà diverse

Sanzioni:
  • pena pecuniaria da 5.000 a 50.000 euro nei confronti dei soggetti inadempienti rispetto agli obblighi e relativi termini stabiliti dalla legge
  • contestuale sospensione dell'agibilità per gli immobili sui quali non saranno effettuate le verifiche
  • per patrimonio edilizio comunale il mancato adempimento agli obblighi della legge comporta l'esercizio dei poteri sostitutivi della regione a spese del comune inadempiente attraverso un commissario ad acta nominato dalla Giunta regionale, che stabilirà le sanzioni per l'inadempimento

Immobili a rischio:
  • messa in sicurezza da parte dei proprietari
  • se i comuni dovessero accertare mancati interventi, si procederà alla revoca dei titoli edilizi eventualmente esistenti, allo sgombero forzato degli edifici e ai lavori di messa in sicurezza in danno dei proprietari
  • per gli edifici abusivi non oggetto di condono sarà disposta l'immediata demolizione da parte del comune con spese a carico del proprietario.

Misure rigorose che dovranno coinvolgere tutti i cittadini. Misure necessarie per cercare di segnare realmente una svolta rispetto al passato. Certamente sarà opportuno chiarire se alcuni degli interventi che il disegno di legge prevede, saranno realisticamente attuabili entro 6 mesi dalla pubblicazione della legge, oppure no. Il testo, dunque, completi al più presto il suo iter in consiglio regionale, con gli eventuali miglioramenti del caso, e diventi legge. Assicurare, pubblicamente e a norma di legge, che la propria casa è sicura, sarà come far nascere nella comunità cittadina, un sistema di sicurezza reciproca, in cui ognuno è chiamato a fare davvero la sua parte. In altre parole, la possibilità di attuare una convivenza civile a 360° gradi.
  • Edilizia
  • Sicurezza
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