La città
Al Curci di Barletta l'orchestra ucraina suonerà la pace
Questa sera i solisti di Kiev si esibiranno in teatro
Barletta - sabato 26 febbraio 2022
16.58
Da Kiev a Barletta per suonare la pace. Questa sera la National Chamber Ucrainan si esibirà al teatro Curci nell'ambito della 38ª stagione musicale dell'Associazione cultura e musica "G. Curci", con la direzione artistica del maestro Francesco Monopoli.
I solisti di Kiev erano già in Italia quando a casa loro stava iniziando l'attacco russo. La loro tournée, infatti, è partita mercoledì dalle Marche per poi proseguire in altre città come Bari e Barletta. Resteranno lontani da casa almeno fino all'8 marzo, quando è previsto l'ultimo concerto dell'orchestra famosa per aver esportato la cultura musicale ucraina in tutto il mondo.
«Siamo in ansia per le famiglie e per il Paese, ma dobbiamo raccogliere tutte le forze. Gloria all'Ucraina!», hanno scritto sulla loro pagina Facebook dopo un concerto in Italia.
Continuano a farlo anche adesso, mentre il loro paese è terra di guerra. Le testimonianze raccolte dal Tg 1 raccontano tutte le emozioni che attraversano i musicisti. «Ognuno di noi ha l'anima ferita - le parole di Anatolii Vasylkivskyi - È molto difficile suonare in questo stato».
Non appena saputo di quanto si stava consumando in Ucraina «il desiderio è stato quello di tonare - ha spiegato al Tg 1 Francesco Di Rosa, oboe solista dell'orchestra - Ma lo spazio aereo era chiuso e abbiamo deciso di continuare». E come atto di opposizione alla guerra, hanno deciso di cancellare dalla scaletta l'esecuzione del brano del musicista russo Arenskij.
I solisti di Kiev erano già in Italia quando a casa loro stava iniziando l'attacco russo. La loro tournée, infatti, è partita mercoledì dalle Marche per poi proseguire in altre città come Bari e Barletta. Resteranno lontani da casa almeno fino all'8 marzo, quando è previsto l'ultimo concerto dell'orchestra famosa per aver esportato la cultura musicale ucraina in tutto il mondo.
«Siamo in ansia per le famiglie e per il Paese, ma dobbiamo raccogliere tutte le forze. Gloria all'Ucraina!», hanno scritto sulla loro pagina Facebook dopo un concerto in Italia.
Continuano a farlo anche adesso, mentre il loro paese è terra di guerra. Le testimonianze raccolte dal Tg 1 raccontano tutte le emozioni che attraversano i musicisti. «Ognuno di noi ha l'anima ferita - le parole di Anatolii Vasylkivskyi - È molto difficile suonare in questo stato».
Non appena saputo di quanto si stava consumando in Ucraina «il desiderio è stato quello di tonare - ha spiegato al Tg 1 Francesco Di Rosa, oboe solista dell'orchestra - Ma lo spazio aereo era chiuso e abbiamo deciso di continuare». E come atto di opposizione alla guerra, hanno deciso di cancellare dalla scaletta l'esecuzione del brano del musicista russo Arenskij.