La città
Buoni affari in via Canosa, solo dieci euro per un cucciolo di cane
Vendita illegale ed aberrante, animali come peluche
Barletta - mercoledì 26 agosto 2015
10.47
Dieci euro per dei piccoli cuccioli, esposti in una cassetta di frutta all'incanto quasi come peluche. E' illegale oltre che aberrante ma indignarsi non basta.
Succede in Via Canosa all'altezza del supermercato antistante il mercato settimanale che si tiene ogni sabato a Barletta. Secondo alcune indiscrezioni un venditore abusivo avrebbe esposto otto piccoli meticci stipati in una cassetta di plastica e venduti privi di ogni certificazione sanitaria alla misera somma di dieci euro, un affare per chi sensibilità e legalità la utilizza solo alla bisogna.
Una scritta infelice recita "Si vendono cani" come si legge dalla foto postata da un concittadino che ha messo in luce l'accaduto taciuto da molti. La segnalazione inviata a BarlettaViva narra la viva voce di chi ha visto l'accaduto.
La terribile speculazione che ha come oggetto cuccioli, non di razza, è avvenuta venerdì 14 agosto - sembra che non si tratti di un caso solitario e nulla vieta che possa verificarsi nuovamente una situazione analoga - sotto gli occhi indisturbati dei passanti che spesso, non curanti della totale illegalità che tale vendita comporta, si sono avvicinati per l'acquisto invece di informare la polizia municipale o chi di dovere. Ciò va contro un decreto che stabilisce alcune norme per la commercializzazione degli animali e vieta la vendita di animali sprovvisti di certificato genealogico.
La denuncia però, in un'era quanto mai social, è avvenuta su un gruppo di Facebook molto noto ai barlettani, dopo esser stato postato da un membro iscritto alla pagina di "Barlett e avest", molto sensibile alle tematiche della nostra città. La terribile speculazione a danno dei nostri amici a quattro zampe non deve lasciare indifferente la cittadinanza che deve conoscere tutte le informazioni per scegliere un cucciolo sano per vie legali in prima istanza e non deve alimentare un mercato senza scrupoli che non tutela il potenziale cliente, a cui non è rilasciata alcuna documentazione sanitaria, nè tantomeno il povero animale.
Una maggiore sensibilità dovrebbe coniugarsi con una maggiore denuncia. Stare a guardare e indignarsi non cambierà le cose.
Succede in Via Canosa all'altezza del supermercato antistante il mercato settimanale che si tiene ogni sabato a Barletta. Secondo alcune indiscrezioni un venditore abusivo avrebbe esposto otto piccoli meticci stipati in una cassetta di plastica e venduti privi di ogni certificazione sanitaria alla misera somma di dieci euro, un affare per chi sensibilità e legalità la utilizza solo alla bisogna.
Una scritta infelice recita "Si vendono cani" come si legge dalla foto postata da un concittadino che ha messo in luce l'accaduto taciuto da molti. La segnalazione inviata a BarlettaViva narra la viva voce di chi ha visto l'accaduto.
La terribile speculazione che ha come oggetto cuccioli, non di razza, è avvenuta venerdì 14 agosto - sembra che non si tratti di un caso solitario e nulla vieta che possa verificarsi nuovamente una situazione analoga - sotto gli occhi indisturbati dei passanti che spesso, non curanti della totale illegalità che tale vendita comporta, si sono avvicinati per l'acquisto invece di informare la polizia municipale o chi di dovere. Ciò va contro un decreto che stabilisce alcune norme per la commercializzazione degli animali e vieta la vendita di animali sprovvisti di certificato genealogico.
La denuncia però, in un'era quanto mai social, è avvenuta su un gruppo di Facebook molto noto ai barlettani, dopo esser stato postato da un membro iscritto alla pagina di "Barlett e avest", molto sensibile alle tematiche della nostra città. La terribile speculazione a danno dei nostri amici a quattro zampe non deve lasciare indifferente la cittadinanza che deve conoscere tutte le informazioni per scegliere un cucciolo sano per vie legali in prima istanza e non deve alimentare un mercato senza scrupoli che non tutela il potenziale cliente, a cui non è rilasciata alcuna documentazione sanitaria, nè tantomeno il povero animale.
Una maggiore sensibilità dovrebbe coniugarsi con una maggiore denuncia. Stare a guardare e indignarsi non cambierà le cose.