Politica
Adesso Puoi: «Spese comunicazione più oculate, occorre rispetto per tutte le testate»
Basile e Dicorato intervengono sulla questione inserzione del Comune su "Il Fieramosca"
Barletta - domenica 13 ottobre 2013
I consiglieri dell'opposizione di centro-destra Basile e Dicorato, della lista civica Adesso Puoi, a seguito dei 10.800 euro destinati al mensile "Il Fieramosca", chiedono una maggiore oculatezza nella pianificazione della spesa per la comunicazione. «Nulla da dire sulla rilevanza, sulla storicità, sulla professionalità del mensile "Il Fieramosca" e del suo direttore Renato Russo per la comunicazione istituzionale delle attività del Comune di Barletta ma crediamo che la tematica in questione necessiti di un'attenta ed adeguata pianificazione annuale. Naturalmente, non contestiamo la determina approvata, considerato che la comunicazione rientra nei capitoli di spesa di ogni ente ma invitiamo l'Amministrazione Cascella ad una oculata distribuzione degli importi da destinare alle varie testate giornalistiche del territorio e non, per le attività d'informazione che svolgono per conto del Comune di Barletta».
«Se per una pubblicazione mensile, per 12 mesi, sono stati spesi circa 10.800 euro, con una maggiorazione del 20 % rispetto al passato, quanto bisognerà destinare all'altrettanto valida, efficace e giornaliera comunicazione televisiva, radiofonica, stampa, web e cartellonistica? - continuano Basile e Dicorato - Per una maggiore condivisione e partecipazione, inoltre, va detto che si sarebbe potuto pensare anche ad un bando aperto a tutte le realtà giornalistiche del territorio per la suddetta attività. Nel territorio di Barletta e dintorni, difatti, numerose sono le testate impegnate nell'informazione locale, di proprietà di editori barlettani e non, di matrice commerciale, con a carico più di un dipendente e con spese che vanno sostenute anche dando il giusto merito a quella che è la loro attività costante di diffusione di notizie e contenuti riguardanti l'attività amministrativa di Palazzo di Città».
«Per questo riteniamo opportuno che l'Amministrazione Comunale in carica debba regolamentare la spesa degli investimenti da operare nel campo dell'informazione e della comunicazione a seconda dell'importanza della testata giornalistica, del bacino d'utenza, della tiratura, della diffusione, dei contatti, della periodicità, del lavoro svolto, della presenza attiva, garantendo il giusto riconoscimento a tutti. Un solo esempio: se per un mensile sono stati impiegati più di 10mila euro, per fare comunicazione su "La Gazzetta del Nord-Barese", giornale con tiratura provinciale e periodicità quotidiana, quanto il Comune di Barletta dovrebbe spendere? Stesso discorso vale per tv, radio, testate web e affissioni. Ecco perché crediamo - concludono - che solo attraverso questa necessaria classificazione si potranno ottenere risultati importanti. Solo così si potrà dare conto in maniera trasparente alla città delle proprie attività amministrative, riducendo la spesa e garantendo equità e rispetto nei confronti di tutte le testate giornalistiche impegnate sul territorio nel loro lavoro d'informazione e di comunicazione».
«Se per una pubblicazione mensile, per 12 mesi, sono stati spesi circa 10.800 euro, con una maggiorazione del 20 % rispetto al passato, quanto bisognerà destinare all'altrettanto valida, efficace e giornaliera comunicazione televisiva, radiofonica, stampa, web e cartellonistica? - continuano Basile e Dicorato - Per una maggiore condivisione e partecipazione, inoltre, va detto che si sarebbe potuto pensare anche ad un bando aperto a tutte le realtà giornalistiche del territorio per la suddetta attività. Nel territorio di Barletta e dintorni, difatti, numerose sono le testate impegnate nell'informazione locale, di proprietà di editori barlettani e non, di matrice commerciale, con a carico più di un dipendente e con spese che vanno sostenute anche dando il giusto merito a quella che è la loro attività costante di diffusione di notizie e contenuti riguardanti l'attività amministrativa di Palazzo di Città».
«Per questo riteniamo opportuno che l'Amministrazione Comunale in carica debba regolamentare la spesa degli investimenti da operare nel campo dell'informazione e della comunicazione a seconda dell'importanza della testata giornalistica, del bacino d'utenza, della tiratura, della diffusione, dei contatti, della periodicità, del lavoro svolto, della presenza attiva, garantendo il giusto riconoscimento a tutti. Un solo esempio: se per un mensile sono stati impiegati più di 10mila euro, per fare comunicazione su "La Gazzetta del Nord-Barese", giornale con tiratura provinciale e periodicità quotidiana, quanto il Comune di Barletta dovrebbe spendere? Stesso discorso vale per tv, radio, testate web e affissioni. Ecco perché crediamo - concludono - che solo attraverso questa necessaria classificazione si potranno ottenere risultati importanti. Solo così si potrà dare conto in maniera trasparente alla città delle proprie attività amministrative, riducendo la spesa e garantendo equità e rispetto nei confronti di tutte le testate giornalistiche impegnate sul territorio nel loro lavoro d'informazione e di comunicazione».