Eventi
Addio a Luca De Filippo, a febbraio sarebbe tornato sul palco del “Curci”
Scompare il figlio del grande Eduardo, protagonista anche nel teatro di Barletta
Barletta - venerdì 27 novembre 2015
19.22
Mancavano solo pochi mesi e l'istrionico Luca De Filippo, figlio del mai dimenticato Eduardo, avrebbe nuovamente calcato il palco del teatro "Curci" di Barletta con lo spettacolo "Non ti pago", previsto per il 12, 13 e 14 febbraio 2016 nel cartellone di prosa. L'attore è scomparso oggi, all'età di 67 anni dopo una grave malattia, nella sua casa di Roma. Da poco aveva interrotto le repliche dello spettacolo, che era in tournée nei teatri italiani, proprio a causa di questo improvviso malessere che l'ha stroncato nel giro di poco tempo.
Attore e regista, legato a doppio filo – nella vita e nel teatro – al padre Eduardo, si era esibito sul palcoscenico del "Curci" a Barletta lo scorso febbraio con la commedia "Sogno di una notte di mezza sbornia", scritta da Eduardo e liberamente tratta dalla commedia "La fortuna si diverte" di Athos Setti. Paradossalmente nello spettacolo si giocava sull'opposizione tragicomica tra vita e morte, sulle conseguenze della scomparsa del protagonista – interpretato proprio da Luca De Filippo – generando situazioni grottescamente ilari, nella genuina salsa napoletana che era stato il marchio di fabbrica di padre e figlio.
Sebbene col suo talento fosse riuscito ad emergere nell'orizzonte teatrale, mantenendo viva una compagnia che porta il suo nome, non aveva mai lasciato il solco artistico tracciato dal padre, continuando a portare in scena le sue commedie più amate. Da poco Luca De Filippo aveva festeggiato i 60 anni di teatro, visto che risale al lontano 1955 la sua prima esperienza sul palcoscenico nel ruolo del piccolo Peppeniello in "Miseria e nobiltà".
Attore e regista, legato a doppio filo – nella vita e nel teatro – al padre Eduardo, si era esibito sul palcoscenico del "Curci" a Barletta lo scorso febbraio con la commedia "Sogno di una notte di mezza sbornia", scritta da Eduardo e liberamente tratta dalla commedia "La fortuna si diverte" di Athos Setti. Paradossalmente nello spettacolo si giocava sull'opposizione tragicomica tra vita e morte, sulle conseguenze della scomparsa del protagonista – interpretato proprio da Luca De Filippo – generando situazioni grottescamente ilari, nella genuina salsa napoletana che era stato il marchio di fabbrica di padre e figlio.
Sebbene col suo talento fosse riuscito ad emergere nell'orizzonte teatrale, mantenendo viva una compagnia che porta il suo nome, non aveva mai lasciato il solco artistico tracciato dal padre, continuando a portare in scena le sue commedie più amate. Da poco Luca De Filippo aveva festeggiato i 60 anni di teatro, visto che risale al lontano 1955 la sua prima esperienza sul palcoscenico nel ruolo del piccolo Peppeniello in "Miseria e nobiltà".