La città
Abeti di carta igienica per Barletta, città da vivere
La cittadinanza è invitata a fuggire. Dopo il sindaco, Barletta perde anche l'atmosfera natalizia
Barletta - domenica 30 dicembre 2012
L'Assessorato all'Orrore, istituito per le festività natalizie, ha decretato: "Barlettani, trascorrete le festività ovunque, tranne che a Barletta! Prendete l'auto e scappate verso i paesi vicini, dove si respira l'atmosfera natalizia: c'è Trani con le sue antiche chiese aperte al pubblico e i presepi in mostra, Canosa col suo bel presepe vivente, Corato che, da anni, festeggia il Capodanno in piazza con artisti prestigiosi del panorama musicale. A Barletta poi, il Capodanno è stato cancellato dal calendario, non è stato mai organizzato un concerto, imparate da Corato, che ha imprenditori che sponsorizzano, mentre nella Città della Disfida gli imprenditori si contano su una mano, tutti gli altri si vantano di essere gli eredi di Benetton e Tony Montana".
Dopo aver perso il consiglio comunale, si è perso anche lo spirito natalizio, forse legati entrambi da un vincolo oscuro. Osserviamo - con un po' di spirito critico - l'arredo natalizio 2012 per vie del centro, dato che in periferia è buio pesto. Qui regna individualismo e smog, con addobbi a macchia di leopardo; nella scelta delle illuminazioni vige il motto barlettano "Ognuno per sè, Dio per tutti". E' purtroppo il solito sintomo che nemmeno i commercianti riescono a mettersi d'accordo per abbellire la città, salvo poi lamentarsi che i consumi sono calati. Intanto i commercianti cinesi se la ridono, affittando locali e capannoni altrimenti dismessi: sono loro a salvare l'economia barlettana? Sul versante dell'addobbo floro-vivaistico, si registrano cespugli incartati di rosso, posti accanto a divieti di sosta, un albero di ulivo in via Alvisi, utile per Pasqua. Sono stati avvistati abeti posizionati in zone strategiche, addobbati con quelle che sembrano strisce di carta igienica.
Il boom dello shopping inizierà da gennaio, con l'acquisto dei voti, in vista delle elezioni. A proposito, stando alle ultime quotazioni, un voto, per le prossime elezioni comunali costerà 100 euro, da spendere per il prossimo Natale.
Dopo aver perso il consiglio comunale, si è perso anche lo spirito natalizio, forse legati entrambi da un vincolo oscuro. Osserviamo - con un po' di spirito critico - l'arredo natalizio 2012 per vie del centro, dato che in periferia è buio pesto. Qui regna individualismo e smog, con addobbi a macchia di leopardo; nella scelta delle illuminazioni vige il motto barlettano "Ognuno per sè, Dio per tutti". E' purtroppo il solito sintomo che nemmeno i commercianti riescono a mettersi d'accordo per abbellire la città, salvo poi lamentarsi che i consumi sono calati. Intanto i commercianti cinesi se la ridono, affittando locali e capannoni altrimenti dismessi: sono loro a salvare l'economia barlettana? Sul versante dell'addobbo floro-vivaistico, si registrano cespugli incartati di rosso, posti accanto a divieti di sosta, un albero di ulivo in via Alvisi, utile per Pasqua. Sono stati avvistati abeti posizionati in zone strategiche, addobbati con quelle che sembrano strisce di carta igienica.
Il boom dello shopping inizierà da gennaio, con l'acquisto dei voti, in vista delle elezioni. A proposito, stando alle ultime quotazioni, un voto, per le prossime elezioni comunali costerà 100 euro, da spendere per il prossimo Natale.