La città
Abbandono rifiuti a parco dell’Umanità, Legambiente: «Sporcano in pochi pagano tutti»
Presentato esposto in procura
Barletta - giovedì 7 marzo 2024
12.10
«Lo scorso 5 Marzo abbiamo depositato un esposto per segnalare alle autorità competenti l'abbandono di un enorme quantitativo di rifiuti, derivanti per lo più dal comparto edile, in un'area posta al termine di parco dell'Umanità, chiedendo che venissero attuati i dovuti accertamenti e tutte le altre attività previste per legge, finalizzate a individuare i presunti responsabili. Nel corso degli ultimi anni sembra che a nulla siano servite le varie segnalazioni a mezzo social e le mail di comuni cittadini indirizzate all'ente comunale che, già dal 2019, documentavano chiaramente illeciti abbandoni, nel momento in cui si stavano compiendo». Così il presidente di Legambiente Barletta, Lello Corvasce.
«Sono trascorsi diversi anni e apprendiamo, attraverso un comunicato stampa diramato da Palazzo di città pochi giorni fa, dell'imminente avvio di operazioni di rimozione straordinaria di rifiuti abbandonati in vari quartieri, compresa la parte terminale di parco dell'Umanità, interventi finanziati con fondi pubblici regionali. Abbiamo ritenuto doveroso intervenire, affinché venga fatta chiarezza, perché i cittadini barlettani hanno il diritto di sapere se: "preventivamente" all'impegno di spesa di risorse pubbliche e agli interventi programmati e annunciati da parte dell'ente comunale, siano state avviate tutte le indifferibili attività di indagine, finalizzate a circoscrivere il campo dei potenziali responsabili; siano stati espletati tutti gli adempimenti previsti dalle "Linee guida per la rimozione di depositi incontrollati di rifiuti", approvate con DGR n.6 del 12 gennaio 2017, che prescrivono la predisposizione di un piano di rimozione rifiuti e di un piano di caratterizzazione della matrice suolo sottostante il deposito incontrollato di rifiuti, che consenta di verificare la natura dei rifiuti abbandonati ed escludere la presenza di sostanze pericolose sotto il profilo sanitario, a tutela anche degli operatori addetti agli interventi di rimozione; le risorse pubbliche impegnate per questi interventi avrebbero potuto essere impiegate più utilmente a servizio della collettività, se individuati i responsabili si fosse agito in danno.
Nel corso del consiglio comunale monotematico sull'ambiente, tenutosi lo scorso 7 Febbraio il sindaco ha dichiarato che "la città di Barletta aspetta di sapere chi è il killer, l'assassino dell'inquinamento in città!", al sindaco pertanto ci rivolgiamo, evidenziando che per trovare "i killer" che deturpano con i rifiuti il nostro territorio, è necessario "cercarli" a partire dalle tracce che lasciano. Se si impiegano invece risorse pubbliche per rimuovere quelle stesse tracce, senza aver posto in essere tutti gli sforzi necessari per giungere ad un'eventuale identificazione, si addebitano a "tutti i cittadini" i costi delle condotte illecite di "pochi delinquenti", che continueranno a deturpare il territorio e a restare impuniti. Le brutture e le storture che viviamo in questa nostra città sono solo il riflesso di un agire amministrativo approssimativo e privo di lungimiranza».
«Sono trascorsi diversi anni e apprendiamo, attraverso un comunicato stampa diramato da Palazzo di città pochi giorni fa, dell'imminente avvio di operazioni di rimozione straordinaria di rifiuti abbandonati in vari quartieri, compresa la parte terminale di parco dell'Umanità, interventi finanziati con fondi pubblici regionali. Abbiamo ritenuto doveroso intervenire, affinché venga fatta chiarezza, perché i cittadini barlettani hanno il diritto di sapere se: "preventivamente" all'impegno di spesa di risorse pubbliche e agli interventi programmati e annunciati da parte dell'ente comunale, siano state avviate tutte le indifferibili attività di indagine, finalizzate a circoscrivere il campo dei potenziali responsabili; siano stati espletati tutti gli adempimenti previsti dalle "Linee guida per la rimozione di depositi incontrollati di rifiuti", approvate con DGR n.6 del 12 gennaio 2017, che prescrivono la predisposizione di un piano di rimozione rifiuti e di un piano di caratterizzazione della matrice suolo sottostante il deposito incontrollato di rifiuti, che consenta di verificare la natura dei rifiuti abbandonati ed escludere la presenza di sostanze pericolose sotto il profilo sanitario, a tutela anche degli operatori addetti agli interventi di rimozione; le risorse pubbliche impegnate per questi interventi avrebbero potuto essere impiegate più utilmente a servizio della collettività, se individuati i responsabili si fosse agito in danno.
Nel corso del consiglio comunale monotematico sull'ambiente, tenutosi lo scorso 7 Febbraio il sindaco ha dichiarato che "la città di Barletta aspetta di sapere chi è il killer, l'assassino dell'inquinamento in città!", al sindaco pertanto ci rivolgiamo, evidenziando che per trovare "i killer" che deturpano con i rifiuti il nostro territorio, è necessario "cercarli" a partire dalle tracce che lasciano. Se si impiegano invece risorse pubbliche per rimuovere quelle stesse tracce, senza aver posto in essere tutti gli sforzi necessari per giungere ad un'eventuale identificazione, si addebitano a "tutti i cittadini" i costi delle condotte illecite di "pochi delinquenti", che continueranno a deturpare il territorio e a restare impuniti. Le brutture e le storture che viviamo in questa nostra città sono solo il riflesso di un agire amministrativo approssimativo e privo di lungimiranza».