La città
A lezione di storia nel condominio
Liberazione e Unità d’Italia sotto i portici di via Mascagni a Barletta. Iniziative nell’ambito dei 150 anni dell’Unità d’Italia
Barletta - mercoledì 4 maggio 2011
I condomini di via Mascagni numero 1 colpiscono ancora. Dopo la celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia lo scorso 16 marzo nei locali al pianterreno, le famiglie del condominio hanno ospitato sotto i portici un nuovo incontro tra storia, presente e futuro. Il convegno, promosso da Michele Borraccino (ex dirigente del PCI negli anni Ottanta), ha avuto come tema "Per non dimenticare i giorni dell'occupazione a Barletta tra il 10 e il 24 settembre 1943", ed è stato l'omaggio dei condomini al 66° anniversario della Liberazione dal nazifascismo in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Tra i relatori della serata, Carmine Cristallo, dirigente scolastico del 4° Circolo didattico "San Domenico Savio"; Maria Campese, Assessore della Regione Puglia.
La storia è stata raccontata, in una serata climaticamente avversa, da Renato Russo, saggista, storico ed editore. Russo ha ripercorso tutti gli accadimenti a partire dal giugno 1943 – momento in cui il territorio di Barletta fu dichiarato zona di operazioni belliche – fino alla ripartenza dei tedeschi da Barletta nel tardo settembre 1943 dopo 15 giorni di terribile e luttuosa occupazione militare. culminati con i tragici fatti dell'11-12 settembre. Partendo dal quesito se i riconoscimenti alla Città di Barletta per la resistenza militare e civile ai nazifascisti siano giustamente meritati o frutto di pressioni politiche (quesito che l'editore da subito ha risolto parlando di riconoscimenti obiettivamente ottenuti), Russo ha sottolineato il contributo e il sacrificio – in particolare quelli dei ragazzi trucidati come la dodicenne Rosaria Cannito – dei 71 civili uccisi durante quell'occupazione militare, «ancora poco ricordati dalla storiografia locale». L'editore non ha glissato su alcuni «aspetti di carattere cronachistico» di quei giorni di battaglia a Barletta (raccontati negli scritti di monsignor D'Amato), che nel dopoguerra eclissarono per troppi decenni a venire l'alto valore della Resistenza di Barletta al nazifascismo, ma Russo ha precisato che spetta agli storici contestualizzare e storicizzare quei fatti.
Il futuro si è detto. Un plauso infinito ai bambini del coro del 4° Circolo Didattico "San Domenico Savio" – già vincitori del Delfino d'argento all'undicesima edizione del Festival internazionale della Musica scolastica svoltosi lo scorso anno al teatro Ariston di Sanremo –, che hanno intonato cori di pace e di amor patrio davvero emozionanti e coinvolgenti sotto la discreta e attenta guida della maestra Maria Teresa Nesta. L'entusiasmo di questi bambini ha davvero riscaldato la serata. Il coro avrà la possibilità di mostrare valore e bravura alla prossima Giornata Nazionale di Musica Popolare, che si svolgerà all'Altare della Patria a Roma il prossimo 14 maggio, rappresentando la Città della Disfida e l'intero Mezzogiorno d'Italia.
Il presente infine. Nel corso del primo appuntamento del 16 marzo scorso i condomini di via Mascagni 1 avevano rivolto un accorato appello al sindaco Maffei per l'interramento degli elettrodotti, ricordando i tanti eventi dolorosi che hanno colpito nel tempo i loro cari. Il primo cittadino aveva rassicurato la platea scandendo le tempistiche dell'iter che porterà entro il 2012 all'eliminazione dei tralicci. Una domanda sorge spontanea: cosa farà l'attuale e il prossimo governo municipale che uscirà dalla tornata elettorale del 15-16 maggio, per impedire che i ripetitori attualmente in installazione su viale Ippocrate possano mietere altri eventi luttuosi anche per i condomini di Via Pietro Mascagni?
La storia è stata raccontata, in una serata climaticamente avversa, da Renato Russo, saggista, storico ed editore. Russo ha ripercorso tutti gli accadimenti a partire dal giugno 1943 – momento in cui il territorio di Barletta fu dichiarato zona di operazioni belliche – fino alla ripartenza dei tedeschi da Barletta nel tardo settembre 1943 dopo 15 giorni di terribile e luttuosa occupazione militare. culminati con i tragici fatti dell'11-12 settembre. Partendo dal quesito se i riconoscimenti alla Città di Barletta per la resistenza militare e civile ai nazifascisti siano giustamente meritati o frutto di pressioni politiche (quesito che l'editore da subito ha risolto parlando di riconoscimenti obiettivamente ottenuti), Russo ha sottolineato il contributo e il sacrificio – in particolare quelli dei ragazzi trucidati come la dodicenne Rosaria Cannito – dei 71 civili uccisi durante quell'occupazione militare, «ancora poco ricordati dalla storiografia locale». L'editore non ha glissato su alcuni «aspetti di carattere cronachistico» di quei giorni di battaglia a Barletta (raccontati negli scritti di monsignor D'Amato), che nel dopoguerra eclissarono per troppi decenni a venire l'alto valore della Resistenza di Barletta al nazifascismo, ma Russo ha precisato che spetta agli storici contestualizzare e storicizzare quei fatti.
Il futuro si è detto. Un plauso infinito ai bambini del coro del 4° Circolo Didattico "San Domenico Savio" – già vincitori del Delfino d'argento all'undicesima edizione del Festival internazionale della Musica scolastica svoltosi lo scorso anno al teatro Ariston di Sanremo –, che hanno intonato cori di pace e di amor patrio davvero emozionanti e coinvolgenti sotto la discreta e attenta guida della maestra Maria Teresa Nesta. L'entusiasmo di questi bambini ha davvero riscaldato la serata. Il coro avrà la possibilità di mostrare valore e bravura alla prossima Giornata Nazionale di Musica Popolare, che si svolgerà all'Altare della Patria a Roma il prossimo 14 maggio, rappresentando la Città della Disfida e l'intero Mezzogiorno d'Italia.
Il presente infine. Nel corso del primo appuntamento del 16 marzo scorso i condomini di via Mascagni 1 avevano rivolto un accorato appello al sindaco Maffei per l'interramento degli elettrodotti, ricordando i tanti eventi dolorosi che hanno colpito nel tempo i loro cari. Il primo cittadino aveva rassicurato la platea scandendo le tempistiche dell'iter che porterà entro il 2012 all'eliminazione dei tralicci. Una domanda sorge spontanea: cosa farà l'attuale e il prossimo governo municipale che uscirà dalla tornata elettorale del 15-16 maggio, per impedire che i ripetitori attualmente in installazione su viale Ippocrate possano mietere altri eventi luttuosi anche per i condomini di Via Pietro Mascagni?