Francesco Lotoro con Paolo Orsolino, figlio di Federico
Francesco Lotoro con Paolo Orsolino, figlio di Federico
La città

A Barletta i manoscritti musicali per chitarra a 7 corde creati in prigionia da Federico Orsolino

Il grande chitarrista e compositore genovese le ha scritte durante l'internamento militare. Oggi sono conservate e tutelate a Barletta, in attesa della Cittadella Musica Concentrazionaria

Il patrimonio della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria (ILMC) si arricchisce di una preziosa donazione di manoscritti musicali scritti in cattività durante la Seconda Guerra Mondiale. Trattasi dei manoscritti delle opere per chitarra a 7 corde scritte dal chitarrista e compositore genovese Federico Orsolino (1918 - 1993) durante l'internamento militare nei Lager aperti dal Terzo Reich durante la Seconda Guerra Mondiale.

Tra i più importanti musicisti del panorama chitarristico italiano, da ottobre 1942 a maggio 1943 Federico Orsolino fu ufficiale della Divisione Pasubio durante la disastrosa spedizione dell'ARMIR in Unione Sovietica, si salvò miracolosamente durante la ritirata; a partire da luglio 1943 fu trasferito in servizio a Verona ma all'indomani dell'armistizio dell'8 settembre 1943 fu fatto prigioniero dalle truppe tedesche e internato a Muhlberg, Przemysl, Kustrin, Sandbostel e infine a Wietzendorf. Nel corso dell'ultimo periodo di internamento Orsolino riuscì a procurarsi una chitarra che gli consentì di riprendere lo studio ed eseguire altresì piccoli concerti nei Lager; durante la prigionia scrisse diverse opere per chitarra eptacorde tra le quali Preghiera, Notturno e sogno e altro ancora. Orsolino è stato il più autorevole promotore della chitarra eptacorde con l'aggiunta di una settima corda al basso, differente dalla chitarra eptacorde utilizzata in Russia e accordata a terze.

Dopo la guerra Orsolino proseguì gli studi, scrisse diverse opere e arrangiamenti per chitarra eptacorde e scrisse articoli su riviste specializzate; all'attività di promozione affiancò quella didattica (anche in collaborazione con la chitarrista Elisabetta Tagore) e propedeutica, scrivendo un primo Metodo per chitarra in 12 lezioni e 'Le prime 48 lezioni di chitarra' pubblicate nel 1962 dalla casa editrice Farfisa.

Nel 1968 intraprese una intensa attività concertistica con il liuto in duo con la cantante Lisina Casalone Brezzi presentando musiche rinascimentali per canto e liuto o per liuto solo; da segnalare tra le sue opere la Sonata per chitarra (opera magistrale più volte eseguita in concerto), Capriccio napoletano, Toccata, Ricercare e Fantasia. Paolo Orsolino insieme alla sorella Elisabetta, figli del chitarrista e compositore genovese, hanno fatto dono alla Fondazione ILMC dei manoscritti, i quali sono stati catalogati e saranno allocati nel patrimonio museale della Cittadella della Musica Concentrazionaria di Barletta.

Il presidente della Fondazione ILMC Francesco Lotoro ha dichiarato: "conosco da anni il carissimo amico Paolo Orsolino e sapevo del certosino lavoro da lui compiuto per diffondere il prezioso lavoro chitarristico creato da suo padre Federico Orsolino durante e dopo la tragica esperienza della spedizione in Unione Sovietica e come Internato Militare Italiano. A Genova si svolge annualmente un prestigioso Concorso Chitarristico dedicato a Federico Orsolino e Paolo è tra i più autorevoli promotori. Faremo tutto per essere all'altezza della donazione e promuovere a livello internazionale la grande letteratura chitarristica eptacorde di Orsolino. Da mesi la Fondazione ILMC ha fondato una Casa editrice (ILMC Edizioni) e questo ci ha resi ancor più motivati a pubblicare le opere della Letteratura musicale concentrazionaria e, a maggior ragione, le bellissime pagine per chitarra e chitarra eptacorde create da questo grande compositore italiano".
  • Cittadella della Musica Concentrazionaria
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