Servizi sociali
A Barletta e nella Bat mancano vaccini, Delvecchio scrive a Lopalco
Intanto la Regione annuncia azioni per recuperare le dosi ordinate e non consegnate da un'azienda farmaceutica
Barletta - lunedì 30 novembre 2020
Comunicato Stampa
«Mancanza del vaccino anti influenzale negli studi medici della provincia di Barletta-Andria-Trani e pressanti richieste da parte dei cittadini nei confronti dei medici che, loro malgrado, non possono offrire risposte esaustive». A tal proposito «in un'ottica di collaborazione e interesse nei confronti dei pazienti» il dottor Benedetto Delvecchio, presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta-Andria-Trani, ha scritto all'assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco.
«Caro assessore Lopalco, mi permetta di segnalare che l'assenza di vaccino anti influenzale sta creando una incresciosa tensione sociale. Capisco bene che vi siano ancora i tempi per eseguirlo ma tali evidenze tecniche sfuggono alla comprensione dei comuni cittadini e la situazione si fa sempre più insostenibile. Ciò che ritengo non differibile è una comunicazione chiara a noi medici a ai cittadini tutti. Si avverte il bisogno di informazioni certe su tempi e modalità di distribuzione.
Tale mia richiesta è dettata dalle continue segnalazioni che mi giungono da parte dei medici che mi onoro di rappresentare precisando che sono preoccupati per i loro pazienti fragili che chiedono di essere vaccinati. Se a questo si aggiunge una distribuzione non equa del primo lotto di vaccini aggiungiamo il danno alla beffa in quanto i medici sprovvisti di vaccino vengono indicati quali responsabili di mancata assistenza.
In tal senso in un'ottica di collaborazione al fine di chiarire quello che sta accadendo - conclude Delvecchio - le chiedo un suo autorevole intervento chiarificatore».
A stretto giro di posta è intervenuto il direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro. «La Puglia - spiega - è stata fra le prime regioni italiane ad avviare la gara d'acquisto dei vaccini anti influenzali già dalla scorsa primavera, acquistando 2.100.000 dosi per la stagione 2020-21. Un quantitativo rilevante se si pensa che negli anni passati venivano somministrati circa 6-700mila vaccini complessivamente. Ad oggi 1.050.000 dosi sono state già consegnate e somministrate dai medici ai loro assistiti.
Manca la restante parte, perché una delle società farmaceutiche che doveva fornirci questi vaccini, la società Sanofi, non ha ancora consegnato 890.000 dosi, rispetto al quantitativo di 1.500.000 dosi aggiudicate. La suddetta società ha comunicato che per la Regione Puglia potrà reperire solo 37.000 dosi che auspicano di riuscire a consegnare entro il mese di dicembre.
Un quantitativo assolutamente risibile rispetto a quello pattuito.
Per questa ragione ho chiesto ad Innovapuglia Spa, in qualità di Soggetto Aggregatore della Regione sulla gara per la fornitura di vaccini antinfluenzali, di intraprendere con urgenza ogni azione formale e legale utile al rispetto dei termini contrattuali a tutela degli interessi della Regione Puglia e del Servizio Sanitario regionale, nonché a risarcimento dei danni diretti o indiretti che potrebbero derivare.
Inoltre ho invitato Innovapuglia a intraprendere ogni azione per la ricerca di disponibilità delle dosi mancanti di vaccino antinfluenzale quadrivalente sia sul mercato nazionale e internazionale, sia interpellando l'altro fornitore aggiudicatario, operando in entrambe le ipotesi in danno del fornitore inadempiente».
«Caro assessore Lopalco, mi permetta di segnalare che l'assenza di vaccino anti influenzale sta creando una incresciosa tensione sociale. Capisco bene che vi siano ancora i tempi per eseguirlo ma tali evidenze tecniche sfuggono alla comprensione dei comuni cittadini e la situazione si fa sempre più insostenibile. Ciò che ritengo non differibile è una comunicazione chiara a noi medici a ai cittadini tutti. Si avverte il bisogno di informazioni certe su tempi e modalità di distribuzione.
Tale mia richiesta è dettata dalle continue segnalazioni che mi giungono da parte dei medici che mi onoro di rappresentare precisando che sono preoccupati per i loro pazienti fragili che chiedono di essere vaccinati. Se a questo si aggiunge una distribuzione non equa del primo lotto di vaccini aggiungiamo il danno alla beffa in quanto i medici sprovvisti di vaccino vengono indicati quali responsabili di mancata assistenza.
In tal senso in un'ottica di collaborazione al fine di chiarire quello che sta accadendo - conclude Delvecchio - le chiedo un suo autorevole intervento chiarificatore».
A stretto giro di posta è intervenuto il direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro. «La Puglia - spiega - è stata fra le prime regioni italiane ad avviare la gara d'acquisto dei vaccini anti influenzali già dalla scorsa primavera, acquistando 2.100.000 dosi per la stagione 2020-21. Un quantitativo rilevante se si pensa che negli anni passati venivano somministrati circa 6-700mila vaccini complessivamente. Ad oggi 1.050.000 dosi sono state già consegnate e somministrate dai medici ai loro assistiti.
Manca la restante parte, perché una delle società farmaceutiche che doveva fornirci questi vaccini, la società Sanofi, non ha ancora consegnato 890.000 dosi, rispetto al quantitativo di 1.500.000 dosi aggiudicate. La suddetta società ha comunicato che per la Regione Puglia potrà reperire solo 37.000 dosi che auspicano di riuscire a consegnare entro il mese di dicembre.
Un quantitativo assolutamente risibile rispetto a quello pattuito.
Per questa ragione ho chiesto ad Innovapuglia Spa, in qualità di Soggetto Aggregatore della Regione sulla gara per la fornitura di vaccini antinfluenzali, di intraprendere con urgenza ogni azione formale e legale utile al rispetto dei termini contrattuali a tutela degli interessi della Regione Puglia e del Servizio Sanitario regionale, nonché a risarcimento dei danni diretti o indiretti che potrebbero derivare.
Inoltre ho invitato Innovapuglia a intraprendere ogni azione per la ricerca di disponibilità delle dosi mancanti di vaccino antinfluenzale quadrivalente sia sul mercato nazionale e internazionale, sia interpellando l'altro fornitore aggiudicatario, operando in entrambe le ipotesi in danno del fornitore inadempiente».