Servizi sociali
A Barletta cerimonia di apertura del centro per persone con disabilità “Angioletto”
Dopo dieci anni dalla sua inaugurazione
Barletta - giovedì 28 gennaio 2021
16.04 Comunicato Stampa
Si sono finalmente aperte, dopo dieci anni, le porte del Centro sociale polivalente per diversamente abili "Angioletto", realizzando uno fra gli obiettivi più importanti per l'Amministrazione comunale e del sindaco Cosimo Cannito.
Inaugurato nel 2011, dopo un gravoso e oneroso intervento di ristrutturazione e rifunzionalizzazione, era rimasto chiuso e vandalizzato, fino a questa mattina. Sul posto, fra gli altri, c'erano il primo cittadino e l'assessore ai Servizi sociali Maria Anna Salvemini, la dirigente Caterina Navach, i consiglieri comunali Riccardo Memeo e Giuseppe Losappio, rispettivamente presidente e componente della Commissione affari socio sanitari e, ovviamente, il responsabile della società cooperativa, la "Horizon Service" di Sulmona, Gennariano Settevendemie, che gestirà il centro.
La struttura è accreditata alla regione Puglia quale luogo di aggregazione e socializzazione per persone con disabilità lievi, autonome e con lieve compromissione dell'autonomia, di età compresa fra i 18 e i 65 anni che non necessitano di assistenza sanitaria continuativa. In questo luogo, queste persone e le loro famiglie troveranno una serie articolata di prestazioni volte a promuove la socialità, l'integrazione e l'autonomia degli utenti anche attraverso percorsi educativi personalizzati, con l'attivazione di laboratori creativi e ludici, attività psicomotorie, a cura di personale idoneo, educatori, terapisti, operatori dell'assistenza, un assistente sociale, la cui presenza sarà programmata, e con il coinvolgimento delle famiglie. Il centro garantirà l'apertura per almeno 36 ore settimanali e organizzerà turni che prevedranno la compresenza massima di 30 utenti che saranno individuati dai Servizi sociali.
Per quanto riguarda i costi, essendo una struttura accreditata, lavorerà con i buoni servizio regionali, una sorta di voucher del valore di circa 28 euro per 8 ore di frequenza e, per chi dovesse usare il centro non in convenzione, i costi sarebbero gli stessi, quindi calmierati, e ciascuno può scegliere il tipo di attività, la frequenza e gli orari.
«Da oggi siamo qui – ha sottolineato il responsabile di Horizon – e sarà operativo uno sportello, aperto il lunedì dalle 17 alle 19 e il venerdì dalle 10 alle 12, per fornire informazioni e formalizzare le iscrizioni per poter partire con le attività».
Non è mancato l'interesse palese del quartiere che, nonostante le restrizioni legate al Covid, ha voluto partecipare e fare sentire il calore e la soddisfazione per l'apertura di questo luogo. Così, la signora Marianna Lonigro, ha voluto donare al centro, affidandolo al primo cittadino, un dipinto, che ella stessa ha realizzato, di un angioletto, come buon auspicio per l'attività che lì dentro si svolgerà.
«Avviare questo centro in momento così delicato – hanno detto il sindaco Cannito e l'assessore Salvemini - è un bel segnale alla cittadinanza che, ora più che mai, deve sentirsi partecipe di azioni come queste e sapere che si lavora al servizio delle persone e dei loro bisogni. La persone più fragili – hanno aggiunto – sono quelle a cui dobbiamo prestare più attenzione, soprattutto nell'età adulta, quando sono fuori dai percorsi scolastici e rischiano l'emarginazione e la solitudine e grazie a questo luogo questo ciò non accadrà».
Inaugurato nel 2011, dopo un gravoso e oneroso intervento di ristrutturazione e rifunzionalizzazione, era rimasto chiuso e vandalizzato, fino a questa mattina. Sul posto, fra gli altri, c'erano il primo cittadino e l'assessore ai Servizi sociali Maria Anna Salvemini, la dirigente Caterina Navach, i consiglieri comunali Riccardo Memeo e Giuseppe Losappio, rispettivamente presidente e componente della Commissione affari socio sanitari e, ovviamente, il responsabile della società cooperativa, la "Horizon Service" di Sulmona, Gennariano Settevendemie, che gestirà il centro.
La struttura è accreditata alla regione Puglia quale luogo di aggregazione e socializzazione per persone con disabilità lievi, autonome e con lieve compromissione dell'autonomia, di età compresa fra i 18 e i 65 anni che non necessitano di assistenza sanitaria continuativa. In questo luogo, queste persone e le loro famiglie troveranno una serie articolata di prestazioni volte a promuove la socialità, l'integrazione e l'autonomia degli utenti anche attraverso percorsi educativi personalizzati, con l'attivazione di laboratori creativi e ludici, attività psicomotorie, a cura di personale idoneo, educatori, terapisti, operatori dell'assistenza, un assistente sociale, la cui presenza sarà programmata, e con il coinvolgimento delle famiglie. Il centro garantirà l'apertura per almeno 36 ore settimanali e organizzerà turni che prevedranno la compresenza massima di 30 utenti che saranno individuati dai Servizi sociali.
Per quanto riguarda i costi, essendo una struttura accreditata, lavorerà con i buoni servizio regionali, una sorta di voucher del valore di circa 28 euro per 8 ore di frequenza e, per chi dovesse usare il centro non in convenzione, i costi sarebbero gli stessi, quindi calmierati, e ciascuno può scegliere il tipo di attività, la frequenza e gli orari.
«Da oggi siamo qui – ha sottolineato il responsabile di Horizon – e sarà operativo uno sportello, aperto il lunedì dalle 17 alle 19 e il venerdì dalle 10 alle 12, per fornire informazioni e formalizzare le iscrizioni per poter partire con le attività».
Non è mancato l'interesse palese del quartiere che, nonostante le restrizioni legate al Covid, ha voluto partecipare e fare sentire il calore e la soddisfazione per l'apertura di questo luogo. Così, la signora Marianna Lonigro, ha voluto donare al centro, affidandolo al primo cittadino, un dipinto, che ella stessa ha realizzato, di un angioletto, come buon auspicio per l'attività che lì dentro si svolgerà.
«Avviare questo centro in momento così delicato – hanno detto il sindaco Cannito e l'assessore Salvemini - è un bel segnale alla cittadinanza che, ora più che mai, deve sentirsi partecipe di azioni come queste e sapere che si lavora al servizio delle persone e dei loro bisogni. La persone più fragili – hanno aggiunto – sono quelle a cui dobbiamo prestare più attenzione, soprattutto nell'età adulta, quando sono fuori dai percorsi scolastici e rischiano l'emarginazione e la solitudine e grazie a questo luogo questo ciò non accadrà».