Cronaca
A Barletta 10 anni dal crollo di via Roma, la Cgil Bat riflette sulle morti bianche
Biagio D’Alberto: «Una strage quotidiana su tutto il territorio nazionale. Nella Bat manca ancora l’ispettorato del lavoro»
Barletta - domenica 3 ottobre 2021
«In 10 anni non sono stati fatti passi in avanti, anzi forse in alcune situazioni è stato fatto addirittura qualche passo indietro. Non è più il tempo degli appelli, domani sottolineeremo il fatto che in questo momento non vediamo nessuna prospettiva. E ciò rischia solo di creare ulteriori lutti». Lo dice il segretario generale della Cgil Bat, Biagio D'Alberto, alla vigilia della cerimonia commemorativa organizzata per il decimo anniversario del crollo della palazzina in via Roma a Barletta, a causa del quale persero la vita quattro operaie che lavoravano in un opificio al piano terra e la figlia 14enne del loro datore di lavoro, Maria Cinquepalmi.
«Stiamo proprio in questi giorni assistendo ad un bollettino quotidiano di morti bianche, in meno di una settimana 14 in Italia. Due delle quali avvenute anche in Puglia. Una recrudescenza della mortalità che per certi versi suona come uno schiaffo soprattutto in giornate dedicate alla commemorazione. Gli infortuni e i decessi, invece di diminuire, crescono. Un allarme che questi giorni è stato accolto anche dal presidente del Consiglio che, a fronte della situazione, ha riproposto la necessità di attivare misure più stringenti sia sul versante della prevenzione che sul quello sanzionatorio.
La necessità che si palesa è sicuramente quella del contrasto all'insicurezza sui luoghi di lavoro ma anche quella di garantire un processo ispettivo. Lo diciamo registrando in questo territorio la carenza di controlli che, purtroppo, determina l'incapacità arginare possibili situazioni di rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Nella Bat, bisogna considerare anche che la maggior parte delle aziende è di media-piccola dimensione, sotto i 15 dipendenti, dove spesso anche il sindacato non è presente.
E poi c'è il tema della mancanza di un ispettorato provinciale del lavoro in questo territorio ed è proprio da qui che riparte la nostra rivendicazione, visto che il Premier Draghi, come annunciato, si sta muovendo per l'assunzione di 2309 nuovi ispettori. È necessario ce ne arrivino anche qui ed è necessario dotare la nostra provincia anche di questo presidio, solo così i controlli potranno essere capillari».
«Stiamo proprio in questi giorni assistendo ad un bollettino quotidiano di morti bianche, in meno di una settimana 14 in Italia. Due delle quali avvenute anche in Puglia. Una recrudescenza della mortalità che per certi versi suona come uno schiaffo soprattutto in giornate dedicate alla commemorazione. Gli infortuni e i decessi, invece di diminuire, crescono. Un allarme che questi giorni è stato accolto anche dal presidente del Consiglio che, a fronte della situazione, ha riproposto la necessità di attivare misure più stringenti sia sul versante della prevenzione che sul quello sanzionatorio.
La necessità che si palesa è sicuramente quella del contrasto all'insicurezza sui luoghi di lavoro ma anche quella di garantire un processo ispettivo. Lo diciamo registrando in questo territorio la carenza di controlli che, purtroppo, determina l'incapacità arginare possibili situazioni di rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Nella Bat, bisogna considerare anche che la maggior parte delle aziende è di media-piccola dimensione, sotto i 15 dipendenti, dove spesso anche il sindacato non è presente.
E poi c'è il tema della mancanza di un ispettorato provinciale del lavoro in questo territorio ed è proprio da qui che riparte la nostra rivendicazione, visto che il Premier Draghi, come annunciato, si sta muovendo per l'assunzione di 2309 nuovi ispettori. È necessario ce ne arrivino anche qui ed è necessario dotare la nostra provincia anche di questo presidio, solo così i controlli potranno essere capillari».