Cronaca
25 fermi fra Andria e Barletta per le violenze durante le proteste dei Forconi
Operazione della Polizia di Stato, otto persone in manette in città
Barletta - venerdì 17 gennaio 2014
10.05
E' in corso un'operazione della Polizia di Stato, nei comuni di Andria e Barletta, in relazione alle manifestazioni di violenza, verificatesi dal 9 al 11 dicembre, che hanno generato disagi, disservizi e timori nei cittadini della provincia di Barletta-Andria-Trani. Personale dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Andria e Barletta e della Digos, in queste ore, stanno eseguendo 25 ordinanze di applicazione delle misure cautelari degli arresti domiciliari e dell'obbligo di dimora (17 ad Andria, 8 a Barletta).
In particolare, la misura cautelare nei confronti di 8 soggetti, in concorso tra loro, è stata disposta in relazione ai reati di violenza privata e minacce gravi, per gli episodi verificatisi il 9 dicembre, presso il centro commerciale "Mongolfiera" di Andria, dove i commercianti sono stati violentemente costretti a chiudere i loro esercizi commerciali. Ad un solo soggetto, è stato altresì contestato il reato di "Oltraggio a pubblico ufficiale", per aver offeso l'onore ed il prestigio di personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Andria.
La medesima misura è stata altresì disposta nei confronti di altri 8 soggetti che si sono resi responsabili degli stessi reati, in ordine ai gravi episodi verificatisi presso la Banca Credem di Andria, allorquando gli stessi hanno indotto il direttore dell'Istituto a chiudere lo sportello bancario, inveendo con violenza all'indirizzo degli impiegati e dei clienti presenti. Nell'ambito dello stesso episodio, sei soggetti si sono resi anche responsabili del reato di Resistenza a Pubblico Ufficiale, in concorso tra loro, nei confronti di personale appartenente al Commissariato di P.S. di Andria, ed altri due del reato di Oltraggio a Pubblico Ufficiale. Per loro è stata disposta anche la misura degli arresti domiciliari.
A carico di altro soggetto, è stata disposta l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, per avere, nella giornata del 11 dicembre 2013, in una via del centro di Andria, in concorso con altre persone: rivolto gravi minacce all'indirizzo dei commercianti, inducendoli a chiudere i loro esercizi commerciali, offeso l'onore ed il prestigio di Pubblici Ufficiali appartenenti al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Andria, opposto viva resistenza agli agenti operanti, con manovre fulmine e a bordo del suo ciclomotore lungo le vie cittadine, mettendo così a repentaglio l'incolumità fisica dei passanti e degli operatori di Polizia.
Per gli eventi delittuosi occorsi in Barletta nella giornata del 11 dicembre 2013, è stata disposta l'applicazione della misura cautelare a carico di 8 soggetti che, in concorso tra loro, con minacce di gravi e ingiusti danni, hanno indotto gli automobilisti in transito su una pubblica piazza ad arrestare la marcia, arrivando anche a colpire con calci e pugni quanti si opponevano al blocco della circolazione imposto con la forza. Le ordinanze sono state emesse dal gip della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Messina, su richiesta del Sostituto Procuratore Dottor Luigi Scimè, attesi i gravi indizi in ordine ai fatti contestati a carico di soggetti con precedenti di Polizia ed appartenenti a frange estremiste della tifoseria che, infiltratisi tra i manifestanti del Comitato 9 Dicembre, hanno turbato il pacifico svolgimento della manifestazione.
In particolare, la misura cautelare nei confronti di 8 soggetti, in concorso tra loro, è stata disposta in relazione ai reati di violenza privata e minacce gravi, per gli episodi verificatisi il 9 dicembre, presso il centro commerciale "Mongolfiera" di Andria, dove i commercianti sono stati violentemente costretti a chiudere i loro esercizi commerciali. Ad un solo soggetto, è stato altresì contestato il reato di "Oltraggio a pubblico ufficiale", per aver offeso l'onore ed il prestigio di personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Andria.
La medesima misura è stata altresì disposta nei confronti di altri 8 soggetti che si sono resi responsabili degli stessi reati, in ordine ai gravi episodi verificatisi presso la Banca Credem di Andria, allorquando gli stessi hanno indotto il direttore dell'Istituto a chiudere lo sportello bancario, inveendo con violenza all'indirizzo degli impiegati e dei clienti presenti. Nell'ambito dello stesso episodio, sei soggetti si sono resi anche responsabili del reato di Resistenza a Pubblico Ufficiale, in concorso tra loro, nei confronti di personale appartenente al Commissariato di P.S. di Andria, ed altri due del reato di Oltraggio a Pubblico Ufficiale. Per loro è stata disposta anche la misura degli arresti domiciliari.
A carico di altro soggetto, è stata disposta l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, per avere, nella giornata del 11 dicembre 2013, in una via del centro di Andria, in concorso con altre persone: rivolto gravi minacce all'indirizzo dei commercianti, inducendoli a chiudere i loro esercizi commerciali, offeso l'onore ed il prestigio di Pubblici Ufficiali appartenenti al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Andria, opposto viva resistenza agli agenti operanti, con manovre fulmine e a bordo del suo ciclomotore lungo le vie cittadine, mettendo così a repentaglio l'incolumità fisica dei passanti e degli operatori di Polizia.
Per gli eventi delittuosi occorsi in Barletta nella giornata del 11 dicembre 2013, è stata disposta l'applicazione della misura cautelare a carico di 8 soggetti che, in concorso tra loro, con minacce di gravi e ingiusti danni, hanno indotto gli automobilisti in transito su una pubblica piazza ad arrestare la marcia, arrivando anche a colpire con calci e pugni quanti si opponevano al blocco della circolazione imposto con la forza. Le ordinanze sono state emesse dal gip della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Messina, su richiesta del Sostituto Procuratore Dottor Luigi Scimè, attesi i gravi indizi in ordine ai fatti contestati a carico di soggetti con precedenti di Polizia ed appartenenti a frange estremiste della tifoseria che, infiltratisi tra i manifestanti del Comitato 9 Dicembre, hanno turbato il pacifico svolgimento della manifestazione.