Eventi
20 sigarette: Barlettalife e Controstile intervistano la bellissima Crescentini
Stupenda Carolina ai nostri microfoni, lasciamoci affascinare dai suoi occhi. Il film ha ricevuto a Venezia il premio Controcampo
Barletta - sabato 18 settembre 2010
21.43
Bellissima e affascinante, la principale interprete di "20 sigarette", il coraggioso film di Aureliano Amadei, l'unico film italiano non in concorso premiato alla 67ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, ricevendo con voto unanime della giuria il Premio Controcampo.
La diva (diva perchè lo merita e perchè non è assolutamente snob; i suoi sorrisi e suoi sguardi ci hanno comunicato tanta simpatia e ben poco divismo, complimenti Carolina ndr) ha parlato ai microfoni di Barlettalife e Controstile per raccontarci del film e dei suoi progetti. L'abbiamo intervistato proprio qui a Barletta, nella presentazione ufficiale della pellicola. Ci crederete? Dopo tanti colleghi, dopo tante interviste che avrebbero reso poco affabile anche un seguace zen, la nostra Crescentini aveva un sorriso dolcissimo e non si è sottratta a nulla.
Ai nostri microfoni anche Aureliano Amadei, regista della pellicola e protagonista della storia, che con affabilità si confessa davanti alla telecamera, rievocando le ferite di Nassirya e l'entusiasmo di una pellicola a metà fra la commedia e il racconto bellico, che dopo il successo a Venezia attende solo la consacrazione del grande pubblico.
La diva (diva perchè lo merita e perchè non è assolutamente snob; i suoi sorrisi e suoi sguardi ci hanno comunicato tanta simpatia e ben poco divismo, complimenti Carolina ndr) ha parlato ai microfoni di Barlettalife e Controstile per raccontarci del film e dei suoi progetti. L'abbiamo intervistato proprio qui a Barletta, nella presentazione ufficiale della pellicola. Ci crederete? Dopo tanti colleghi, dopo tante interviste che avrebbero reso poco affabile anche un seguace zen, la nostra Crescentini aveva un sorriso dolcissimo e non si è sottratta a nulla.
Ai nostri microfoni anche Aureliano Amadei, regista della pellicola e protagonista della storia, che con affabilità si confessa davanti alla telecamera, rievocando le ferite di Nassirya e l'entusiasmo di una pellicola a metà fra la commedia e il racconto bellico, che dopo il successo a Venezia attende solo la consacrazione del grande pubblico.