Viva
2 giugno paragonabile alla Festa della Liberazione?
Festa della Repubblica tra l’oggi e il passato. Festa che unisce o che divide gli animi italiani?
Barletta - giovedì 3 giugno 2010
In occasione del 25 aprile, più o meno ogni anno, si riapre l'interessantissimo dibattito intorno al tema: La Festa della Liberazione è di parte? Si tratta di una Festa da abolire in quanto non più sentita? Da oggi le medesime domande potranno essere poste anche in proposito della Festa della Repubblica, a quanto pare svoltasi ieri. È vero che molti si ricordano di essere italiani oggi , durante i mondiali e il 25 aprile?
La Festa della Repubblica Italiana viene celebrata il 2 giugno a ricordo della nascita della Repubblica. Con lo stesso sentimento viene festeggiato il 14 luglio francese (anniversario della Presa della Bastiglia) e il 4 luglio statunitense (giorno in cui nel 1776 venne firmata la dichiarazione d'indipendenza).
Ma cosa avvenne il 2 giugno? Per chi è ancora una scoperta, il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne il referendum istituzionale indetto a suffragio universale con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85 anni di regno, con 12.718.641 voti contro 10.718.502 l'Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati. Ma al di la di questa vera e propria rivoluzione che vide come protagonista la nostra Patria, oggi giorno non si riesce ad intravedere l'unità che forse c'era un giorno. È come se un velo di ipocrisia velasse gli occhi su belle parole come: democrazia, libertà, eguaglianza, giustizia, che seppur valori da difendere su ogni altro, in Italia sembrano rimanere solo concetti.
Inutile polemizzare verso l'attuale Governo oppure fare semplice retorica, ma è giusto e doveroso constatare quel che pensa la gente e quelli che pur essendo italiani, non si sentono più tali, un sol popolo, un solo cuore. Forse perché questa mentalità in Italia non c'è mai stata, vista la costrizione all'unità a cui si è dovuta chinare,basti vedere gli innumerevoli dialetti che dividono lo Stivale.
Insomma tanti i dubbi su una Festa tanto bella quanto argomento di una discussione su cui si dibatterà ogni anno.
La Festa della Repubblica Italiana viene celebrata il 2 giugno a ricordo della nascita della Repubblica. Con lo stesso sentimento viene festeggiato il 14 luglio francese (anniversario della Presa della Bastiglia) e il 4 luglio statunitense (giorno in cui nel 1776 venne firmata la dichiarazione d'indipendenza).
Ma cosa avvenne il 2 giugno? Per chi è ancora una scoperta, il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne il referendum istituzionale indetto a suffragio universale con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85 anni di regno, con 12.718.641 voti contro 10.718.502 l'Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati. Ma al di la di questa vera e propria rivoluzione che vide come protagonista la nostra Patria, oggi giorno non si riesce ad intravedere l'unità che forse c'era un giorno. È come se un velo di ipocrisia velasse gli occhi su belle parole come: democrazia, libertà, eguaglianza, giustizia, che seppur valori da difendere su ogni altro, in Italia sembrano rimanere solo concetti.
Inutile polemizzare verso l'attuale Governo oppure fare semplice retorica, ma è giusto e doveroso constatare quel che pensa la gente e quelli che pur essendo italiani, non si sentono più tali, un sol popolo, un solo cuore. Forse perché questa mentalità in Italia non c'è mai stata, vista la costrizione all'unità a cui si è dovuta chinare,basti vedere gli innumerevoli dialetti che dividono lo Stivale.
Insomma tanti i dubbi su una Festa tanto bella quanto argomento di una discussione su cui si dibatterà ogni anno.