Vietato l'accesso ai disabili: la cultura non è per tutti
Un genitore racconta i disagi vissuti dal figlio in visita al Castello di Barletta
martedì 15 novembre 2016
17.32
iReport
«A Barletta la cultura non è per tutti. Sono Tommaso Centaro, vivo a Barletta e convivo con tutti i suoi problemi. Mi ritrovo a scrivere alle SS.VV. (al sindaco, agli assessori e ai dirigenti del Comune di Barletta, ndr) di quello che è accaduto venerdì 11/11/2016, quando mio figlio Lorenzo, bambino tetraplegico di nove anni, costretto in carrozzina, si è recato con tutta la sua classe, compresi insegnati, presso la mostra dedicata ad Annibale, nei locali del Castello Svevo della nostra città.
Premetto che il team insegnanti ha provveduto ad avvisare con qualche giorno di preavviso l'ufficio che si occupa della movimentazione del montascale per far sì che anche Lorenzo potesse vivere questa giornata di cultura con i suoi compagni di classe. Arrivati sul posto, purtroppo l'amara sorpresa, il montascale non è funzionante. Si potrebbe pensare che il disagio sia stato generato da un momento sfortunato e che può anche succedere che una macchina elettrica si possa rompere. Invece non è proprio così, tutto questo è già successo altre volte, a discapito di mio figlio e di altri disabili e sta ancora succedendo, perché ad oggi non è stato ripristinato il sevizio.
Fortunatamente, Lorenzo ha potuto visitare con i suoi compagni di classe la mostra, grazie ai suoi fantastici insegnanti che lo hanno sollevato di peso e portato in braccio (con questo capiamo bene in che condizioni lavorano gli insegnanti), senza negare che il piccolo ha manifestato tutto il suo disappunto per quello che gli accade costantemente in questa città e vi posso assicurare che vedere il proprio figlio di nove anni arrabbiato ha provocato in me un senso di frustrazione.
Spero che a questo tipo di segnalazioni non si arrivi all'assuefazione perché in questa città ormai sembra che una categoria di cittadini come i disabili a cui ora si nega anche la cultura e la conoscenza della storia del proprio territorio, non esista. Basterebbe fare un giro per le strade del centro cittadino e vedere che gli scivoli presenti ai bordi dei marciapiedi sono inutili perché dal lato opposto non c'è l'altra rampa per l'accesso o se c'è ha un bel gradino, molte volte superiore ai 10 cm di altezza rendendo questa città ulteriormente invivibile. Prego le Autorità competenti di prendere in considerazione di rivedere oltre al funzionamento del montascale anche il percorso della mostra stessa che non è proprio fruibile per una carrozzina o comunque per chi ha gravi problemi di deambulazione e di ricordare che a Barletta ci sono delle persone che hanno fame di cultura e che vogliono girare per la propria città in piena libertà».
Tommaso Centaro
Premetto che il team insegnanti ha provveduto ad avvisare con qualche giorno di preavviso l'ufficio che si occupa della movimentazione del montascale per far sì che anche Lorenzo potesse vivere questa giornata di cultura con i suoi compagni di classe. Arrivati sul posto, purtroppo l'amara sorpresa, il montascale non è funzionante. Si potrebbe pensare che il disagio sia stato generato da un momento sfortunato e che può anche succedere che una macchina elettrica si possa rompere. Invece non è proprio così, tutto questo è già successo altre volte, a discapito di mio figlio e di altri disabili e sta ancora succedendo, perché ad oggi non è stato ripristinato il sevizio.
Fortunatamente, Lorenzo ha potuto visitare con i suoi compagni di classe la mostra, grazie ai suoi fantastici insegnanti che lo hanno sollevato di peso e portato in braccio (con questo capiamo bene in che condizioni lavorano gli insegnanti), senza negare che il piccolo ha manifestato tutto il suo disappunto per quello che gli accade costantemente in questa città e vi posso assicurare che vedere il proprio figlio di nove anni arrabbiato ha provocato in me un senso di frustrazione.
Spero che a questo tipo di segnalazioni non si arrivi all'assuefazione perché in questa città ormai sembra che una categoria di cittadini come i disabili a cui ora si nega anche la cultura e la conoscenza della storia del proprio territorio, non esista. Basterebbe fare un giro per le strade del centro cittadino e vedere che gli scivoli presenti ai bordi dei marciapiedi sono inutili perché dal lato opposto non c'è l'altra rampa per l'accesso o se c'è ha un bel gradino, molte volte superiore ai 10 cm di altezza rendendo questa città ulteriormente invivibile. Prego le Autorità competenti di prendere in considerazione di rivedere oltre al funzionamento del montascale anche il percorso della mostra stessa che non è proprio fruibile per una carrozzina o comunque per chi ha gravi problemi di deambulazione e di ricordare che a Barletta ci sono delle persone che hanno fame di cultura e che vogliono girare per la propria città in piena libertà».
Tommaso Centaro