Urbanistica, «che fine hanno fatto ospedale e Canne della Battaglia?»
Una lettera del perito agrario Dargenio
sabato 9 gennaio 2016
21.55
iReport
«Gradirei svolgere una puntuale analisi su un' avvenimento che ritengo non abbia avuto l'attenzione che avrebbe meritato. In particolare i Comitati Culturali cittadini non hanno forse ben focalizzato ciò che è successo il 21/12/2015 (se non sbaglio) a Palazzo di Città. In premessa riassumo, intanto alcune mie idee ed osservazioni assolutamente logiche e, forse per questo, irritanti per alcuni. In campo urbanistico, a titolo esemplificativo, cito il misconosciuto comparto urbano F/01 per lo più lasciato ad immondezzaio proprio ai piedi del Nuovo Ospedale Dimiccoli, nonostante la prossima realizzazione in loco di una stazione ferroviaria ( fermata di metropolitana leggera Nuovo Ospedale – Areoporto di Bari). In campo turistico cito, sempre a titolo esemplificativo, le mie liberissime opinioni sugli inutili "rattoppi" e "rattoppini " a Canne della Battaglia, dove non si prende mai in considerazione un normalissimo MASTER PLAN per tutta la Zona Archeologica e la contestuale ricerca di imprese specializzate (anche non Pugliesi) che operino a monte e a valle di un correlato processo realizzativo locale prima ancora che sovracomunale. A Canne in particolare le imprese esecutive a fronte di un razionale sfruttamento economico se ne potrebbero accollare, contrattualmente, i relativi oneri manutentivi del museo ; aree a parco; masserie e nuove ecocompatibili strutture collaterali, anche a seguito di esproprio con la innovativa moneta urbanistica e con indispensabile protocollo di intesa con gli enti pubblici sovraordinati.
E proprio a proposito di protocollo succede che il 21/12/2015 presso il Comune di Barletta si firma un importante ed utile protocollo sia per riqualificare alcune aree produttive (zona industriale di Via Trani) sia per riqualificare il fronte mare (Ponente e Levante) dove, per pura coincidenza , vi sono molti terreni di noti costruttori edili. Viene spontaneo pensare: giacchè si trovavano , sempre attorno a quel prestigioso tavolo della firma, sia il Sig. Sindaco che Confindustria – BAT insieme ad Ance Bari e BAT (in queste organizzazioni vi sono anche settori specifici per il turismo) tanto valeva che, unitamente ai distratti Comitati Culturali, firmavano un altro importante protocollo per altre due zone rilevanti del nostro territorio; ovvero per la Zona Ospedaliera F/01 ( in cui riviene dal passato un enorme "papocchio" urbanistico mai sanato) e per Canne della Battaglia.
Per inciso: ove gli interessi privati indirettamente, legittimamente e compatibilmente, in qualsiasi zona promuovano il bene sociale e collettivo sono assolutamente da accogliere, quindi bene qualsiasi protocollo per promuovere e velocizzare lo sviluppo a beneficio di tutti. Ora, se non ho capito male e al netto della distrazione dei Comitati Culturali, Canne della Battaglia ed i suoli ospedalieri ricompresi nel perimetro urbano, sono rimasti all' asciutto di un bel protocollo. Forse che Canne ed il comparto del Nuovo Ospedale sono meno importanti del fronte mare e della Zona Industriale di Via Trani? Pensavo fossero un unicum territoriale; turistico l' uno (fronte mare e Canne), produttivo l' altro ( Zona Industriale e Zona Ospedaliera). Probabilmente nella Zona Ospedaliera non vi sono terreni degni di nota o dovutamente sponsorizzati da costruttori edili non bene informati dell' importante potenzialità di questa zona.
Rimane, comunque, il mistero del "silenziatore" attorno al documento di intesa o protocollo del 21/12/2015 firmato in Comune per le due zone " esclusive" Fronte mare e Via Trani dove è evidente che vi è un concreto interesse operativo e realizzativo finalizzato ad un legittimo profitto economico, ma sicuramente limitato e circoscritto; ….. e di Canne che ne facciamo? Ce la giochiamo con le figurine Panini? E della Zona Ospedaliera con le sue potenzialità per Laboratori, Cliniche, Istituti di Ricerca, Alberghi, Case di Riposo e strutture per la Riabilitazione, Corsi Professionali e Sportivi? Qualche Comitato Culturale con correlato politico al seguito potrebbe dire qualcosa di serio a riguardo attraverso i mass media, grazie».
[Giuseppe Dargenio, perito agrario]
E proprio a proposito di protocollo succede che il 21/12/2015 presso il Comune di Barletta si firma un importante ed utile protocollo sia per riqualificare alcune aree produttive (zona industriale di Via Trani) sia per riqualificare il fronte mare (Ponente e Levante) dove, per pura coincidenza , vi sono molti terreni di noti costruttori edili. Viene spontaneo pensare: giacchè si trovavano , sempre attorno a quel prestigioso tavolo della firma, sia il Sig. Sindaco che Confindustria – BAT insieme ad Ance Bari e BAT (in queste organizzazioni vi sono anche settori specifici per il turismo) tanto valeva che, unitamente ai distratti Comitati Culturali, firmavano un altro importante protocollo per altre due zone rilevanti del nostro territorio; ovvero per la Zona Ospedaliera F/01 ( in cui riviene dal passato un enorme "papocchio" urbanistico mai sanato) e per Canne della Battaglia.
Per inciso: ove gli interessi privati indirettamente, legittimamente e compatibilmente, in qualsiasi zona promuovano il bene sociale e collettivo sono assolutamente da accogliere, quindi bene qualsiasi protocollo per promuovere e velocizzare lo sviluppo a beneficio di tutti. Ora, se non ho capito male e al netto della distrazione dei Comitati Culturali, Canne della Battaglia ed i suoli ospedalieri ricompresi nel perimetro urbano, sono rimasti all' asciutto di un bel protocollo. Forse che Canne ed il comparto del Nuovo Ospedale sono meno importanti del fronte mare e della Zona Industriale di Via Trani? Pensavo fossero un unicum territoriale; turistico l' uno (fronte mare e Canne), produttivo l' altro ( Zona Industriale e Zona Ospedaliera). Probabilmente nella Zona Ospedaliera non vi sono terreni degni di nota o dovutamente sponsorizzati da costruttori edili non bene informati dell' importante potenzialità di questa zona.
Rimane, comunque, il mistero del "silenziatore" attorno al documento di intesa o protocollo del 21/12/2015 firmato in Comune per le due zone " esclusive" Fronte mare e Via Trani dove è evidente che vi è un concreto interesse operativo e realizzativo finalizzato ad un legittimo profitto economico, ma sicuramente limitato e circoscritto; ….. e di Canne che ne facciamo? Ce la giochiamo con le figurine Panini? E della Zona Ospedaliera con le sue potenzialità per Laboratori, Cliniche, Istituti di Ricerca, Alberghi, Case di Riposo e strutture per la Riabilitazione, Corsi Professionali e Sportivi? Qualche Comitato Culturale con correlato politico al seguito potrebbe dire qualcosa di serio a riguardo attraverso i mass media, grazie».
[Giuseppe Dargenio, perito agrario]