«Se vuoi il mio posto prendi il mio handicap»
La proposta provocatoria da estendere a Barletta
lunedì 29 febbraio 2016
iReport
«L'occupazione abusiva dei posti riservati ai disabili è un fenomeno deprecabile ed è certamente uno degli indici di quel gravissimo dissesto sociale e culturale dei nostri tempi, dissesto da cui Barletta, purtroppo, non è esente. Il problema non verrebbe certamente risolto, è infatti necessaria una lunga opera di rieducazione civile delle nostre comunità, ma l'adozione di questi pannelli stradali integrativi, che già sono installati in tantissimi Comuni d'Italia, potrebbe certamente essere di aiuto, unitamente a dei seri controlli da parte della Polizia Municipale finalizzati sia alla punizione dei parcheggiatori abusivi che delle deprecabili contraffazioni dei relativi tagliandi.
L'adozione di questi pannelli stradali integrativi, che già sono installati in tantissimi Comuni d'Italia, potrebbe certamente essere di aiuto, unitamente a dei seri controlli da parte della Polizia Municipale finalizzati sia alla punizione dei parcheggiatori abusivi che delle deprecabili contraffazioni dei relativi tagliandi. La battaglia contro l'egoismo delle persone soprattutto in tema di disabilità è certamente una delle più ardue, ma va combattuta lo stesso e non arrendiamoci mai, non abituiamoci mai, ma scriviamo e denunciamo.
"Se vuoi il mio posto prendi il mio handicap", sì, oppure lasciameli entrambi e cerchiamo insieme, tutti insieme, di impegnarci per una comunità più solidale e civile, e che affronti e risolva i problemi innanzitutto delle persone più in difficoltà».
[Cosimo D. Matteucci]
L'adozione di questi pannelli stradali integrativi, che già sono installati in tantissimi Comuni d'Italia, potrebbe certamente essere di aiuto, unitamente a dei seri controlli da parte della Polizia Municipale finalizzati sia alla punizione dei parcheggiatori abusivi che delle deprecabili contraffazioni dei relativi tagliandi. La battaglia contro l'egoismo delle persone soprattutto in tema di disabilità è certamente una delle più ardue, ma va combattuta lo stesso e non arrendiamoci mai, non abituiamoci mai, ma scriviamo e denunciamo.
"Se vuoi il mio posto prendi il mio handicap", sì, oppure lasciameli entrambi e cerchiamo insieme, tutti insieme, di impegnarci per una comunità più solidale e civile, e che affronti e risolva i problemi innanzitutto delle persone più in difficoltà».
[Cosimo D. Matteucci]